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    “ZIDANE? DEL SUO FUTURO ME NE FOTTO, SE MI TELEFONA NEMMENO GLI RISPONDO” – LE PAROLE AL FIELE DEL PRESIDENTE DELLA FEDERCALCIO FRANCESE LE GRAET SCATENANO LA BUFERA – MBAPPÉ E I QUOTIDIANI PRINCIPALI DIFENDONO “ZIZOU” CHE SPERAVA DI DIVENTARE CT DELLA FRANCIA. MA LE GRAET HA CEDUTO ALLE RICHIESTA DI DESCHAMPS CHE RESTERA’ CT FINO AL 2026. ATTENZIONE! LO SCANDALO SESSUALE IN CUI E’ INCAPPATO IL PRESIDENTE FEDERALE TRANSALPINO PUO’ RIAPRIRE I GIOCHI. IN CASO DI DIMISSIONI DI LE GRAET, ZIDANE TORNA IN BALLO…


     
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    Estratto dell’articolo di Paolo Condò per “la Repubblica”

     

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    La pesante intervista concessa ieri all'Équipe da Sonia Souid, la procuratrice che ha descritto il presidente federale Noël Le Graët come un predatore sessuale, stringe ulteriormente il cerchio attorno al massimo dirigente del calcio transalpino.

    Ieri mattina Radio France ha aggiunto che altre donne, fra le quali una dipendente federale, l'hanno accusato di comportamenti inappropriati in un'audizione davanti agli ispettori governativi.

     

    Nel pomeriggio il comitato etico della federazione ha sollecitato le sue dimissioni, e Le Graët ha convocato per oggi il consiglio direttivo. La guerra col ministro dello sport Amélie Oudéa-Castéra è ormai deflagrata e l'appuntamento molto reclamizzato fra lei e Michel Platini del 10 febbraio suona come un avviso di trasloco. Fino a ieri Le Graët poteva contare sull'appoggio di Emmanuel Macron, tanto che le immagini della loro intesa alla finale mondiale del 18 dicembre venivano discretamente diffuse ai media amici. Ora però il possibile coinvolgimento del dirigente in reati odiosi come quelli a sfondo sessuale consiglia al presidente di mantenere le distanze, e il suo sostegno al ministro viene descritto come assoluto.

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    Dentro al grande scenario c'è anche la questione ct. Antefatto: in carica dal 2012, Didier Deschamps si è appena accordato per proseguire fino al 2026, contratto lungo che in Francia ha destato molte perplessità visto che in ogni caso Le Graët chiuderà nel 2024. Non a caso anche lui riteneva che l'Europeo 2024 fosse la scadenza più opportuna: ma DD non si è mosso dalla sua richiesta quadriennale, e alla fine il suo cursus honorum con i Bleus ha prevalso. Un ct che ha vinto un Mondiale e una Nations, aggiungendo un altro Mondiale e un Europeo persi in finale, ha un potere contrattuale elevato.

     

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    Il grande sconfitto dell'affaire è Zinedine Zidane, che un anno e mezzo fa aveva lasciato il Real Madrid ponendosi in esplicita attesa dell'incarico di ct ("ma quel posto non è libero" ha puntualizzato più volte Didier, capace di resistere all'unico flop del suo lungo mandato, Euro 2021). Una storia dal retrogusto sgradevole, fra antichi compagni di squadra e di successi, che Le Graët domenica ha provato a chiudere trattando Zizou senza alcun rispetto ("del suo futuro me ne fotto", "se mi telefona nemmeno gli rispondo" e altre piacevolezze simili) in un'intervista a Radio Montecarlo . La Francia avrà mille difetti, ma sa proteggere le sue icone: la levata di scudi contro il presidente federale è stata unanime, guidata addirittura da Kylian Mbappé, che ha un conto aperto con Le Graët sia per la scarsa sensibilità al tema del razzismo, sia per una questione di premi.

     

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    Zidane, che aveva scopertamente scommesso su un flop della nazionale in Qatar per farsi chiamare a furor di popolo, per ora non si muove. Il contratto di Deschamps è ormai firmato, ma se il presidente fosse costretto alle dimissioni la sua posizione diverrebbe scomoda. È probabile che Zizou resti alla finestra un altro po' per questo motivo, ma il suo attendismo condiziona l'intero panorama delle panchine mondiali, perché non c'è dubbio che il suo sia il profilo più nobile fra quello degli allenatori disoccupati, e chiunque abbia necessità di un tecnico pensa subito a lui. O, più realisticamente, lo sogna.

     

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