• Dagospia

    L’AV-VENTURA INIZIA MALE: LA FRANCIA VINCE 3-1 - SCONCERTI: “L’ITALIA DI VENTURA, COME QUELLA DI CONTE, E’ MODESTA. E' ORA CHE LA NAZIONALE CAMBI DAVVERO” - MURA: “SE SI GIOCASSE CONTRO ISRAELE TRA 3 SETTIMANE SAREI PIU’ TRANQUILLO” - BUFFON “PARA” I FISCHI ALLA MARSIGLIESE - VIDEO


     
    Guarda la fotogallery

    1. E’ ARRIVATO IL MOMENTO IN CUI SI DEVE CAMBIARE DAVVERO

    Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

     

    ITALIA - FRANCIA 4 ITALIA - FRANCIA 4

    Qualcosa si è visto, anche se non molto, nella prima Italia di Ventura. Finché c' è stato spazio e il risultato era in equilibrio abbiamo tenuto il campo e avuto modo di giocare buon calcio.
     

    Quando la Francia ha segnato il secondo gol la partita è andata sul grigio. Non siamo squadra che può impostare, manca la qualità dei centrocampisti, aggravata dall' assenza di Bonucci dietro a tutti. È mancata anche l' importanza del risultato e la vecchia rabbia di Conte. Ventura ha gestito da vecchio maestro una partita quasi solo emotiva, non c' era niente in palio.

     

    Ha cercato equilibri, non ha portato spasimi. E senza una grande ragione la sua Italia, come quella di Conte, è abbastanza modesta. Direi che con la Francia si è chiuso il biennio precedente, quello che ci ha portato a un Europeo onorevole, non molto di più. Vedremo adesso le vere idee di Ventura e la qualità di ricambio del nostro calcio.

     

    VENTURA VENTURA

    L' impressione è che i vecchi si stiano annoiando senza che i giovani sappiano ancora divertirsi. Però è ora che la Nazionale cambi davvero, che cerchi una sua nuova strada. Non per vincere tutto, ma quasi solo per sopravvivere al suo nome. Un futuro c' è, stanno crescendo giocatori nuovi, penso a Verratti, Belotti, Pavoletti, Rugani, Romagnoli, forse Sensi, certamente Berardi, El Shaarawy, Pellegrini, Benassi.
     

    Vanno integrati e portati a una responsabilità internazionale prima che si pretenda troppo da una formazione che Conte ha letteralmente inventato sul suo esclusivo talento. Ventura è un buon maestro, sa parlare con i giocatori. Serve soprattutto questo in un momento non più di transizione ma di vera cesura tra vecchi e giovani. È il tempo più difficile per una squadra perché ognuno è costretto a difendere se stesso. Al di là delle buone parole, è quasi impossibile fare gruppo.

     

    Nel primo tempo Ventura ha cercato più il gioco in avanti che la forza della difesa, più manovra che contropiede. Uscito De Rossi è mancato l' unico riferimento di personalità, la Francia non ci ha più fatto giocare.

     

    ITALIA FRANCIA - 3 ITALIA FRANCIA - 3

    Senza centrocampo sono scomparsi anche Eder, Pellè e Candreva, è stato sempre tutto uguale. Sono rimasti almeno il buon debutto di Rugani e quello di Donnarumma macchiato dalla valutazione sbagliata di un tiro scambiato per cross. Nel Milan non commette errori simili. La Nazionale non può ammetterli. Ma almeno in questo c' è tempo.

     

    2. SE SI POTESSE GIOCARE FRA TRE SETTIMANE

    Gianni Mura per “la Repubblica”

     

    Hanno vinto gli azzurri. Peccato fossero i francesi. Non si chiedeva molto a questa Nazionale, che riparte con due novità obbligate rispetto a quella di Conte: Astori per Bonucci e Bonaventura per Giaccherini. Entrambi, ma Astori ben più di Bonaventura, hanno fatto rimpiangere gli assenti.

     

    È una sconfitta che non fa male e può pure essere utile, se suona la sveglia: lunedì a Haifa sarà partita vera e importante. Quella di Bari serviva a Ventura per esordire in uno stadio amico e rendersi conto della condizione della truppa. Non esaltante, ma basta guardare il calendario per dire quasi sempre è andata così, per il calcio italiano. Non sarà, comunque, un caso se in casa l’Italia non batte la Francia dal 1962: era un’amichevole premondiale (Cile) il 2-1 venne da una doppietta di Altafini.

     

    ITALIA FRANCIA ITALIA FRANCIA

    Nella Francia, prima e ultima apparizione in campo di Michel Hidalgo, l’uomo del calcio-champagne. Che ieri non s’è visto, o quasi. Forse infastiditi dalla raffica di fischi che ha salutato le prime note della Marsigliese, fischi poi sovrastati dagli applausi, i francesi hanno preso l’amichevole con fare brusco: già ammonito Sidibé dopo 4’ per entrataccia su De Rossi, non altrettanto Matuidi al 22’ su Parolo. Poi Kuipers ha portato pace.

     

    L’Italia non ha perso per mancanza di grinta, anche se la carica agonistica dei migliori momenti contiani non è entrata al San Nicola. Dopo il 3-1, forse un po’ casuale di Kurzawa, Ventura s’è messo a passeggiare a testa bassa sotto la pioggia: l’immagine della solitudine, o della delusione.

     

    La verità è che la Francia è più in condizione, s’è difesa con molto ordine, concedendo un gran gol a Pellé su passaggio di Eder (la cosa migliore della nostra partita affannosa), un bel destro da fuori a Montolivo e poco altro. Non ha segnato Griezmann, il più temuto, sì i suoi compari d’attacco Martial e Giroud. Pesante non solo dietro l’assenza di Bonucci, perché sono mancati i lanci lunghi della gestione-Conte e la manovra poco ha concesso alla libidine e al pallone frullante. Bene Candreva e Parolo, la tenaglia di destra.

     

    Meno bene, sull’altro lato, Bonaventura e De Sciglio. Gli ultimi 20’ sembrano lunghissimi all’Italia, sulle gambe, a corto di fiato. Pogba fa accademia, senza affondare i colpi, Belotti abbatte Sissoko e per fortuna finisce la poco amichevole di Bari. Niente di grave, ma se la partita di Haifa si giocasse fra tre settimane e non fra tre giorni mi sentirei più tranquillo.

    ITALIA FRANCIA - 1 ITALIA FRANCIA - 1

     

     

     

    3. ITALIA-FRANCIA, BUFFON PARA I FISCHI E SALVA LA MARSIGLIESE

    Da “gazzetta.it”

     

    Già amatissimo dai francesi, Gigi Buffon è da oggi una superstar oltralpe, dopo aver "salvato la Marsigliese", come titola il quotidiano parigino Le Parisien, ieri sera a Bari. "Un capo è in grado di imporre la sua autorità in un secondo - scrive il quotidiano -.

     

    Al momento degli inni, e un po' fra la sorpresa generale, dei fischi si sono levati dal vetusto stadio San Nicola alle prime note della Marsigliese. Passato qualche secondo di stupore, l'immenso capitano della squadra azzurra ha deciso di lavare l'offesa".

    BUFFON 1 BUFFON 1

     

    "Un'incarnazione della classe - è il commento della tv all news Bfm - oltre ad essere uno dei più grandi portieri della storia, Gianluigi Buffon, con il suo carisma, allunga la sua influenza ben al di là del terreno di gioco. Risuonano gli inni di Italia-Francia al San Nicola di Bari.

     

    Alle prime note della Marsigliese, salgono dei fischi dalle gradinate. Reazione immediata del capitano degli azzurri, seguito dai suoi compagni, che alzano le braccia per incoraggiare il pubblico ad applaudire. I fischi si trasformano in applausi. Nuovo miracolo firmato Buffon. Qualche minuto dopo, il capitano italiano prenderà il microfono per qualche parola di omaggio alle 291 vittime del sisma che ha colpito l'Italia. A 38 anni, Buffon conferma di essere molto di più di un calciatore".

     

    INFANTINO — L'Equipe si limita a notare, sulla sua edizione online, l'omaggio del presidente della Fifa, Gianni Infantino, che ha "ringraziato Buffon per aver fatto tacere i fischi". "Ieri sono rimasto molto impressionato dal fatto che, quando alcuni idioti hanno cominciato a fischiare al momento degli inni, Buffon ha iniziato ad applaudire, la squadra lo ha seguito e poi tutto lo stadio ha applaudito l'inno francese. È stata un bellissima vittoria della cultura e della civiltà sull'ignoranza, vorrei complimentarmi con Buffon, un esempio per tutti".

    VENTURA BUFFON VENTURA BUFFON

    ITALIA FRANCIA ITALIA FRANCIA

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport