1. PERCHÉ ABBIAMO BISOGNO DEL SUO MESSAGGIO D' AMORE
Dacia Maraini per il “Corriere della Sera”
L' ultimo messaggio vocale lasciato alla sua redazione da Letizia Leviti, la giornalista di Sky Tg24 morta sabato, ha una forza che ci riguarda tutti. Vi invito ad andarlo a sentire. Ascoltandolo mi è venuta spontanea la voglia di abbracciarla, ma non potendolo fare, le scrivo una lettera-abbraccio che spero la raggiunga da qualche parte.
LEVITI
Cara Letizia, ma allora è vero quello che dicevano i romani: muore giovane chi è caro agli dei! Hanno bisogno, quelle creature imperfette troppo simili a noi, di trovarsi vicino delle persone generose, rette e coraggiose come te. Chissà se in questo momento ti stanno offrendo un buon bicchiere di vino addolcito dal miele.
Io non ti ho mai conosciuta, ma ascoltando la tua voce umile, gentile e pensosa mi è sembrato di averti accanto. Sarei rimasta ore a riflettere sulle tue parole che sono serene e dispensano serenità in un momento così drammatico in cui la morte ti sta portando via, come si portano via, senza nessuno scrupolo, tanti giovani innocenti. Il mondo sarebbe decisamente migliore se tutti coloro che sono vicini alla fine si comportassero con la tua grazia.
So bene che la malattia è una cosa e la scelta della morte propria e altrui per rancori sepolti e rabbia contro il mondo è ben altra cosa. Ma se in questi giorni di innamoramento della morte, tu avessi potuto parlare a chi sta male, a chi vuole morire e uccidere nello stesso tempo, sono sicura che avresti potuto fermarlo.
Perché è l' esempio che galoppa, l' emulazione che prende alla gola.
MARAINI 1
Il tuo razionale e modesto addio assomiglia, nella sua purezza e determinazione, all' addio di Olimpia De Gouge che andò docile alla ghigliottina sapendo che la carta dei diritti delle donne che aveva redatto era la cosa giusta da fare.
Anche tu dici che bisogna dire la verità a chi legge, non ingannarlo mai.
Il lavoro, ripeti, è ricerca della verità, quindi dubbio, fatica, riflessione, senso della responsabilità. Ed è straordinario che non si avverta nessun rancore, nessuna rabbia, nessun ricatto sotteso nella tua bella voce che si commiata.
«Vi lascio qualcosa di me», dici sorridente, «non ho tanta voglia di andarmene, ma devo farlo, la vita non la decidiamo noi, però non vi lascio del tutto, ruzzolerò da qualche pagina di giornale, vedrete e vi ricorderete di me».
Sta a noi infatti farti vivere e tenerti qui in terrazzo, anche se il tuo corpo è volato via.
Perché abbiamo tanto bisogno di esempi di umiltà, saggezza e coraggio. Ma soprattutto abbiamo bisogno di amore per il mondo, per gli altri, per le cose, come dici tu, Letizia che sei morta ieri lasciandoci tutti più soli.
Grazie di cuore per averci consegnato questo esempio di ferrea e dolcissima serenità.
LETIZIA LEVITI 2
2. VARETTO: UNA LEONESSA, CI HA CHIESTO LEI DI CONGEDARSI CON LA SUA VOCE
Mariolina Iossa per il “Corriere della Sera”
«Ha combattuto come una leonessa, in questi due anni, la nostra Letizia. Poi, la telefonata a mezzanotte: i colleghi e amici che le erano più vicini mi hanno avvisata. E io ho deciso di mandare in onda il suo audio, quello che lei aveva registrato e che voleva diffondessi». È molto provata il direttore di Sky Tg24 Sarah Varetto, quando racconta della morte dolorosissima di una collega così giovane e spiega la sua scelta di diffondere l' audio.
Direttore, l' ha vista pochi giorni fa?
«No, l' ultima volta l' ho vista in primavera, abbiamo chiacchierato, parlava di un progetto, scrivere un libro con le lettere per i figli, era ancora fiduciosa e nello stesso tempo sapeva. Non è riuscita a completare questo progetto, proveremo noi a realizzare il suo desiderio».
L' ha quindi sentita al telefono? È stato allora che le ha chiesto di mandare sul web la sua registrazione?
«Sì, l' ho poi sentita al telefono più volte. Ma dell' audio mi parlò già quando venne a trovarmi in redazione, in primavera. Mi disse: "Voglio essere io, con la mia voce, a salutare colleghi e telespettatori, non voglio un ricordo formale, tradizionale"».
SARAH VARETTO
Le ultime parole della registrazione sono particolarmente toccanti: non ho tanta voglia di andar via, dice, allora forse ruzzolerò sul web, in qualche notizia, non vi lascio.
«Letizia era una donna in gamba, molto apprezzata dal punto di vista professionale, ha fatto una lunga gavetta, ha condotto trasmissioni, lavorato agli esteri, fatto anche l' inviato di guerra. Al suo lavoro teneva tantissimo e lo dice nell' audio, parla di necessità di raccontare la verità, di onestà intellettuale di noi giornalisti. No, non ci lascerà».
Eppure non ha trascurato la famiglia. Ha avuto tre figli.
«Assolutamente. Il marito la adorava e la sosteneva. Ma Letizia, pur lavorando molto, ha sempre saputo dare grande importanza agli affetti».
La voce, quasi un sussurro, fa pensare che sia stata registrata forse pochi giorni fa.
«Non lo so. La voce è flebile, il nostro dolore è grande, ma ritengo sia giusto aver diffuso l' audio, lo voleva lei, me l' aveva chiesto».
LETIZIA LEVITI