Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”
FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
[…] Il Pd prepara le barricate per stoppare la norma «ad personam» contro l’ad della Rai, Carlo Fuortes.
«Il ministro Sangiuliano ha rimosso una criticità che provocava una disparità di trattamento tra sovrintendenti italiani e stranieri. Non capisco la strana connessione che viene fatta con Fuortes e il San Carlo».
Non è vero che il decreto è stato pensato per silurare Fuortes, liberando per lui il teatro San Carlo di Napoli?
«No, aspetti. Fuortes, che è persona autorevole, può decidere se accettare o meno l’opportunità di guidare il San Carlo, nel caso si presentasse. È una sua valutazione. La malignità è nella testa di chi mette in connessione questa possibilità con il decreto sui soprintendenti».
carlo fuortes foto di bacco (2)
Ma scusi, se è così Fuortes può decidere di restarsene un altro anno in Rai?
«A me risulta che nessuno lo abbia costretto ad andarsene e credo che la legge gli consenta di restare. Nessuno ha fatto una norma per commissariare la Rai, non c’è una azione diretta del governo».
Vuol dire che la lottizzazione o «melonizzazione» della Rai può attendere?
«Fuortes in teoria ha ancora un anno in Rai. È una persona in gamba e se volesse andare in un altro posto credo sia libero di farlo. Se invece si dovesse arrivare a una ricomposizione del cda, si farà con le regole e gli equilibri garantiti a ogni governo. Lo sa qual è l’unico atto grave mai rilevato in Rai?».
Lo dica lei.
«Nella scorsa legislatura, per la prima volta, l’opposizione è stata esclusa dal cda della Rai, l’unico atto di occupazione sistematica da parte di una maggioranza».
gennaro sangiuliano
È ora di riequilibrare, occupando la Rai?
«Non mi risulta che FdI abbia mai avuto interesse per le lottizzazioni. Ci siamo sempre chiamati fuori da ogni spartizione di poltrone».
La rimozione di tutti i manager voluti da Conte, ultimi quelli di Inail e Inps, non è spartizione di poltrone?
«Perché? La riorganizzazione di alcune aziende dello Stato si è fatta tante volte nella storia moderna della Repubblica, per rendere più efficiente l’azione del governo come la legge prevede». […]
carlo fuortes