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Alberto Dandolo per Dagospia
C'è estasi ed "extasi". Che poi sono la stessa cosa. Ebbene si! Mentre questo sabato notte migliaia di ragazzi italiani e stranieri affollavano, invasati dalle gioie dello spirito, le mejo vie e le mejo chiese di Roma con sacchi a pelo, tende e chitarre in attesa della santificazione dei famosi Papi, a qualche centinaio di kilometri di distanza, nella meno monumentale Torre del Lago, si è tenuto il raduno più carnale della migliore froceria de' noantri.
Complici i ponti di queste varie e avariate festività , si sono riversati nel paesotto più porcino della regione di Pittibimbo migliaia tra gay, lesbiche e trans per le aperture dei mejo locali omo della costa toscana. Un "esercito del sacrosanto piacere dei sensi" proveniente da mezza Italia (e non solo) che se ne è sbattuto della crisi e dei Papi e ha avuto come unico obiettivo quello di innalzare lo spirito attraverso le gioie della materia.
Erano ragazzi e ragazze non meno perbene di quelli che pregavano a San Pietro nelle stesse ore. In fondo ognuno ha le proprie vie e i propri mezzi per essere felice. E questa "folla di anime" a Torre del Lago e dintorni era semplicemente alla ricerca dell'orgasmo di breve durata.
L'evento più gettonato è stato l'apertura estiva del mitologico "Mamamia", locale cult delle estati gay italiane e anche simbolo di nobili battaglie contro l'omofobia e a favore del riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. Il locale, dove ogni estate si elegge Mister Gay Italia e Miss Trans Italia, è un luogo che i benpensanti e i moralisti definiscono di perdizione e di vizio sfrenato.
Ma se qualche "vizio" si è davvero consumato l'altra sera non è stato tanto nel locale quanto nella pineta antistante, che a una certa ora si è trasformata in una dark room a cielo aperto. Si sa, il mondo gayo spesso vive la sessualità in modo bulimico.
Promiscuo nel senso di "immediato", "non -mediato". Tra l'istinto ad accoppiarsi e la scelta di farlo a volte non c'è alcuno scarto di tempo. Essere gay è spesso e volentieri viversi, per scelta o per necessità , qualche orgasmo al buio di una pineta e senza manco la memoria del volto o dei volti con cui quel piacere si è condiviso. Non è una regola, ovvio. Ma certo è che nel mondo omo (soprattutto tra uomini) la fedeltà e la monogamia sono tanto frequenti quanto l'insorgere naturale di rughe sul volto di Alba Parietti.
E se nella Pineta del âMamamia' si sono fatte le ore piccole, a pochi kilometri di distanza, a Lucca si teneva al mitico HUB un big party ispirato alle notti di Ibiza. Ad accoglierci due padrone di casa d'eccezione: le drag Lalique Chouette e Kriss Malavakka. Apparecchiate come nelle migliori occasioni le nostre regine della notte hanno dato vita ad uno show dal vago sapore sadomaso.
Ma la vera notizia è che lo spettacolo dai toni trucidi e provocatori era dedicato a una ministra (per mancanza di prove) loro corregionale: Maria Elena Boschi. Tra la mejo gioventù dell'HUB "Elenuccia occhi belli" non è molto amata. Anzi è una icona "anti-gay", è quanto di più lontano un frocio possa amare. E a lei, che dalle pagine di Vanity Fair ha annunciato baldanzosa che si batterà per le coppie gay (sì vabbé!) e che è alla ricerca di un compagno, il mondo della notte toscana (vedi foto) le ha risposto facendosi fotografare con il dito medio alzato in bella vista.
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