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    LUXOTTICA MACINA PROFITTI MA PURE I MANAGER: DAL RITORNO AL COMANDO DI DEL VECCHIO SONO USCITI VENTI DIRIGENTI DI PESO - DOPO GUERRA E ADIL MEHBOOB KHAN, PURE ANDREA DORIGO E ALTRE FIGURE CHIAVE HANNO LASCIATO IL GRUPPO - ANCORA IN DUBBIO LA GOVERNANCE: C'È CHI DICE CHE I RAPPORTI DEL PATRON CON VIAN E BRANDOLESE NON SIANO PIÙ IDILLIACI


     
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    Sara Bennewitz per “la Repubblica

     

    leonardo del vecchio leonardo del vecchio

    Da quando Leonardo Del Vecchio è tornato ad avere un ruolo operativo nella sua Luxottica, l' azienda continua a generare importanti profitti. Ma perde uno dopo l' altro i manager. Già una ventina hanno lasciato il gruppo, sostituiti prevalentemente da risorse interne.

     

    Dopo i recenti cambi al vertice, Del Vecchio per la futura gestione del colosso di Agordo avrebbe in mente una governance fatta da un presidente non esecutivo e da un ad forte, da coltivare all' interno, che però non sarebbe stato ancora individuato. Anzi fonti finanziarie riferiscono che con i due candidati ideali, vale a dire Massimo Vian da una parte e Nicola Brandolese dall' altra, i rapporti del presidente non sarebbero più idilliaci. Fonti ufficiali in Luxottica, precisano invece che Vian resta saldamente al comando.

     

    Massimo Vian Massimo Vian

    Fatto sta che gli unici due top manager assunti di recente, vale a dire Adil Mehboob Khan (ad fino marzo 2016) e Andrea Dorigo (ad di Oakley fino a agosto 2016), nel frattempo hanno già rassegnato le dimissioni. In particolare Dorigo se ne era andato a inizio 2014 per alcune divergenze con l' ex ad Guerra, per raggiungere Claudio Del Vecchio alla guida di Brooks Brothers. Ai tempi della diarchia Vian-Khan, Dorigo era stato richiamato in Luxottica - si dice con la prospettiva di diventare un giorno ad del gruppo- come ceo della controllata Oakley. Ma anche Dorigo è andato via per diventare presidente e ad di Pirch.

     

    Oltre a Guerra (Eataly), Enrico Cavatorta (Ynap), Khan e Dorigo un' altra dozzina di manager ha lasciato Luxottica per andare a ricoprire ruoli apicali altrove.

    ADIL MEHBOOB KHAN ADIL MEHBOOB KHAN

     

    Tra questi, in ordine alfabetico Chris Beer (ceo del' Asia, ora ad George & Matilda), Paolo Ciarlariello (ex capo della Cina, in Coty), Fabio D' Angelantonio (ex Sunglass Hut, ad di Loro Piana), Luca Lisandroni (ex capo del Brasile, co-ceo Cucinelli), Luca Lo Curzio (marketing, ora in Zegna), Alessandro Nespoli (ex internal audit, ora a Prysmian), Cristina Parenti (marketing e comunicazione, ora in Edison), Carlo Privitera (ex coo Usa, ora Investindustrial Usa), Holly Rush (wholesale Usa, ora ad di Costa del Mar), Gianluca Tagliabue (ex cfo Oakley, ora in Zegna), Nicola Pelà (ex capo delle risorse umane ora in Walgreens Boots).

     

    Il ciclone si è abbattuto anche tra le seconde linee: Francesca Geretto (amministrazione) e Nicoletta Russo (investor relation) sono state da poco assunte in Ferrari. Perfino Claudio Francavilla, figlio del vice presidente e storico collaboratore di Del Vecchio Luigi Francavilla ha lasciato Luxottica per mettersi in proprio.

     

    andrea guerra andrea guerra

    Chi invece da sempre lavora in proprio, e ha una collaborazione sempre più stretta con Luxottica è Francesco Milleri. Il 26 aprile, e quindi tre giorni prima dell' assemblea che ratificava la sua nomina a vice presidente, Milleri ha siglato un contratto biennale con Luxottica per «circa 20 milioni ».- Inoltre nel primo semestre 2016 ha percepito «7,1 milioni per l' implementazione della piattaforma It» contratti che, data l' entità, non erano subordinati all' esame delle parti correlate.

     

    «La direzione - si legge poi nella semestrale - ritiene che i termini e le condizioni dei contratti siano equi». Da quando Milleri è entrato in cda con l' incarico di vice presidente, i rapporti sono passati tra quelli con parti correlate.

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