Marco Iaria per “la Gazzetta dello Sport”
MILAN BERLUSCONI
Il Milan sarà cinese. Su questo sembrano essere caduti tutti i dubbi. Resta l' incertezza su quelli che saranno effettivamente i nuovi proprietari rossoneri. Tecnicamente il 99,93% del club verrà acquisito dalla Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, cioè la società-veicolo dentro cui confluiscono una pluralità di investitori. Il comunicato di Fininvest ne cita solo due: Haixia Capital, fondo di Stato cinese per lo sviluppo e gli investimenti, e Yonghong Li, chairman della stessa società-veicolo e tra i promotori del gruppo con cui la holding berlusconiana ha trattato a lungo prima del preliminare di ieri.
MILAN BERLUSCONI
Vero che il Milan non è stato ancora ceduto in via definitiva e che il closing si materializzerà entro la fine dell' anno ma prima o poi andrà fatta chiarezza sul nuovo assetto azionario della società, considerato che non si tratta di un'azienda come le altre ma di una squadra di calcio che ha a che fare con «stakeholder» speciali, dalle istituzioni calcistiche ai tifosi.
AFFARE DI STATO
HAN LI - BERLUSCONI - Yonghong Li
Nel frattempo, accontentiamoci delle informazioni scarne a disposizione. A differenza dell' Inter, tanto per fare un esempio, non si tratta di un' entità singola e riconoscibile ma di un pool di diversi soggetti, privati e pubblici. Sull' altra sponda del Naviglio si è insediata Suning, azienda familiare guidata dal self made man Zhang Jindong e colosso del commercio e non solo da oltre 40 miliardi di euro di fatturato; qui invece si è scelta la forma della società-veicolo proprio perché vi è un mix di azionisti.
L'elemento chiave, che probabilmente ha dato l'impulso decisivo alla chiusura della trattativa, è la presenza diretta del governo «comunista» (la vendita di Berlusconi pare proprio una nemesi…) attraverso Haixia Capital, che dovrebbe detenere una quota del 15% del gruppo.
XI JINPING GIOCA A CALCIO
Il fondo statale è stato creato nel 2010 con una dotazione di 4,5 miliardi di euro, ha base a Fuzhou, nella provincia del Fujian, e finora si è focalizzata negli investimenti in infrastrutture e costruzioni spingendosi anche nell' acquisizione in Francia di aziende di coltivazione e allevamento di polli. L'anno scorso i crolli della Borsa cinese hanno giocato un brutto scherzo a Haixia Capital, che si è dovuta liberare della sua partecipazione in Haitong, società di brokeraggio, con uno sconto del 20% e una perdita complessiva di 400 milioni di euro.
IDENTIKIT
L'uomo forte della cordata cinese è Yonghong Li, presidente della Sino-Europe Sports Investment Management Changxing e azionista futuro del Milan (al 15%?). Al tavolo con Fininvest ha recitato un ruolo da protagonista, è in predicato di investire personalmente sul club, eppure si sa poco di lui. Yonghong Li è titolare della finanziaria Jie Ande, non compare nelle classifiche di Forbes e nemmeno nei principali motori di ricerca finanziari.
Per quel nome spunta, semmai, una connessione con i Panama Papers, cioè quei documenti confidenziali su società off-shore svelati dai media. Tale Yonghong Li risulta azionista della Alkimiaconst, di base a Panama, ma potrebbe trattarsi di un caso di omonimia.
xi jinping gioca a calcio
Fininvest fa sapere che fanno parte del gruppo altri investitori, alcuni dei quali a controllo statale, e tra loro società attive nel campo finanziario e altre impegnate in settori industriali. Una complicata matassa che va ancora dipanata, considerato anche gli avvicendamenti delle ultime settimane. Alcuni soggetti sono usciti, altri sono entrati, le intese sulla governance e sugli impegni finanziari non sono state facili da raggiungere dovendo mettere d' accordo tutti quanti, sono pure stati sostituiti in corsa gli advisor Galatioto e Gancikoff e, negli ultimi giorni, ci si è affidati per la parte finanziaria a Rothschild & Co., con la consulenza legale curata dallo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners.
POLITICA E AFFARI
xi jinping gioca a calcio
La nota ufficiale di Fininvest precisa che il contratto verrà perfezionato entro fine 2016, «una volta ottenute le autorizzazioni previste in questi casi dalle autorità italiane e cinesi». La presenza di un fondo statale nella cordata conferma, comunque, l' interesse del governo cinese sul business del calcio: la Cina mira a diventare una potenza del football globale, su input del tifoso-presidente Xi Jinping, che conosce bene gli effetti benefici di questo sport in termini di geopolitica e costruzione del consenso popolare. Il Milan è un brand che tira tanto e dà prestigio: con questa operazione è destinato a essere il fiore all' occhiello della campagna calcistica del governo di Pechino.