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    MANCINI, CHE SENSO HANNO ANCORA VERRATTI E JORGINHO? – GARLANDO (GAZZETTA) ARCHIVIA IL DOPPIO PLAY DEGLI AZZURRI: "SONO STATI PROTAGONISTI EROICI A EURO ’21, MA IN QUESTE CONDIZIONI ATLETICHE NON POSSONO PIÙ GOVERNARE IL CENTROCAMPO. L’ITALIA HA CAMBIATO PASSO QUANDO SONO ENTRATI CRISTANTE E TONALI - MATEO RETEGUI NON È STATO IL BATISTUTA ANNUNCIATO, MA HA FATTO GOL ALLA PRIMA E UNICA PALLA BUONA…"


     
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    Estratto dell’articolo di Luigi Garlando per la Gazzetta dello Sport

     

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    JORGINHO VERRATTI 3 JORGINHO VERRATTI 3

    L’Inghilterra, che non ci batteva mai, ha vinto meritatamente, per la netta superiorità espressa nel primo tempo. Bella la reazione azzurra nella ripresa, l’Italia ha chiuso in attacco, forte di un uomo in più, ma non dimentichiamo che il pessimo Grealish si è divorato il 3-0 e che comunque il gol del debuttante Retegui è stato l’unico tiro in porta in 90’. Il pubblico del Maradona, viziato da una squadra che zampilla gioco e gol, ha dovuto tifare con imbarazzo per una Nazionale incapace di costruire e di trovare la porta. Il buon secondo tempo azzurro non è arrivato tanto da una reazione di nervi, quanto dai giocatori entrati. Su questo deve riflettere Roberto Mancini.

     

    E’ arrivato il tempo di strambare con decisione, di abbandonare la scia della nostalgia e cercare mare nuovo. Verratti e Jorginho sono stati protagonisti eroici a Euro ’21, ma in queste condizioni atletiche non possono più governare un centrocampo fragile e poco protetto.

    mancini retegui mancini retegui

     

    L’Italia ha cambiato passo quando sono entrati Cristante e Tonali, dal quale oggi è difficile prescindere. La sensazione è che una mediana giovane, energica, dinamica debba essere la prima ipotesi di lavoro.

     

    Largo a lottatori come Barella, Locatelli, Tonali… Il rischio, altrimenti, è di fare come i nobili decaduti che pranzano con posate d’argento e i piatti vuoti. Se non possiamo più permetterci il doppio play e il possesso di sangue blu, non vergogniamoci di provare a vincere con altre armi, più umili. Se gli altri sono più bravi e hanno i talenti che a noi mancano, dobbiamo compensare in qualche modo. Intanto, abbiamo trovato un centravanti.

    ROBERTO MANCINI ROBERTO MANCINI

     

    Mateo Retegui non è stato il Batistuta annunciato, ma sopravvivere alle difficoltà del match senza avvilirsi e aver fatto gol alla prima e unica palla buona, non è stato banale. El Chapita ha dimostrato personalità, controllo delle emozioni, inesorabilità da cobra d’area. Ci servirà.

    ROBERTO MANCINI NAZIONALE ITALIANA ROBERTO MANCINI NAZIONALE ITALIANA

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