Laura Bandinelli per “la Stampa”
THOHIR
E adesso l’Inter torna a fare paura, perché il colpo Kondogbia non è soltanto da catalogare come il «giocatore soffiato ai cugini» (Milan), ma il soggetto ideale per innescare un interessante effetto domino.
La mente, ovvero Roberto Mancini, ha capito che l’unica strada per tornare competitivi è quella che porta ad aprire il portafoglio. Il braccio, ovvero la coppia dei dirigenti interisti Fassone e Ausilio, ha viaggiato per tutta Europa per avviare in incognito una serie di trattative.
Sistemata la difesa (con Murillo e Miranda su cui aveva messo gli occhi l’ad rossonero Adriano Galliani nel viaggio a Madrid per Ancelotti) l’Inter ha pensato a rafforzare il centrocampo. Kondogbia ha dato il via allo spettacolo pirotecnico e chi sta vicino a Erick Thohir assicura che se ne vedranno ancora delle belle.
MANCINI
Segnale forte
C’era bisogno di un segnale forte da dare al movimento calcistico che involontariamente o no aveva assorbito le maldicenze e alcune dichiarazioni spericolate sulla solidità economica dell’indonesiano. Mancini, a questo proposito è stato determinante con le sue telefonate, una specie di carta di credito dal valore illimitato da spendere nel momento di necessità.
La scelta interista di Kondogbia adesso è una cambiale da spendere per attrarre grandi campioni. Ed è anche il manifesto di come Milano possa tornare a essere protagonista in campionato grazie a un cambiamento di strategia: risparmiare sul valore tecnico della squadra come è accaduto in questi ultimi anni, infatti, non porta risultati.
KONDOGBIA
Mancini - non a caso - ha chiesto un altro centrocampista e due attaccanti, a scapito di Kovacic che ha la valigia pronta. Adesso il direttore sportivo Ausilio dovrà concentrarsi sulle cessioni e il croato oltre che del Barcellona è un pallino anche del Liverpool. Il popolo interista che già aveva scomodato gli hashtag per trattenere il giovane centrocampista ha un motivo in più per digerire l’addio.
Entusiasmo alle stelle
Kondogbia, salvo colpi di scena, oggi si sottoporrà alle visite mediche e farà un bagno di folla come compete ai grandi giocatori. Che abbia barcollato nella scelta è noto, ma come in tutte le storie conta il finale e sull’argomento i retroscena non mancano, perché pare che abbia influito pure la notizia di Jackson Martinez all’Atletico Madrid, arrivata poche ore dopo un corteggiamento rossonero fatto di cifre astronomiche (40 milioni) e progetti da fantamercato («Tra un anno giocherai con Neymar»). L
’Inter ha reagito in modo aggressivo: il sacrificio economico sostenuto da Thohir per strapparlo ai rossoneri modificherà il piano di prendere anche Imbula, con il quale c’era un accordo stipulato mercoledì scorso a Parigi.
SALAH
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Il club di Thohir, quindi, cambierà rotta e si concentrerà su obiettivi come Felipe Melo in vantaggio su Thiago Motta. In attacco e sull’esterno, i nomi indicati da Mancini sono Salah (Chelsea) e Ivan Perisic (Wolfsburg). L’entusiasmo è alle stelle: Icardi non vede l’ora di iniziare. Mancini, invece, continuerà a fare le vacanze al telefono per orientare il mercato, senza minacciare le dimissioni. Ormai ha sposato il progetto e ha più certezze di aver fatto la scelta giusta.