DAGONOTA
ROBERTO MANCINI
Le trattative tra Roberto Mancini e il fondo sovrano saudita PIF erano già in corso da tempo ma il sospetto tra gli “addetti ai livori” è che l’ex Ct non trovasse il pretesto per rompere con la Figc e abbracciare la proposta di Riad. Prima ha chiesto, minacciando le dimissioni, il ruolo di coordinatore di tutte le nazionali maschili e gli è stato concesso. A quel punto, probabilmente - dovendo trovare un altro pretesto – la moglie-avvocato del “Mancio” ha evocato la cancellazione della clausola, prevista dal contratto in essere con la Figc, dell’esonero automatico in caso di mancata qualificazione al prossimo Europeo.
roberto mancini silvia fortini
Una trovata piuttosto paracula: chiedere la modifica di un contratto federale alla vigilia di due partite decisive per la qualificazione (il 9 settembre contro la Macedonia e il 12 contro l’Ucraina). Una richiesta esagerata nei confronti della Federcalcio che a Mancini ha dato supporto e fiducia anche dopo la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar.
MANCINI, L'ARABIA OFFRE 60 MILIONI: LE PRESSIONI DELLO STAFF PER ACCETTARE
Carlos Passerini per www.corriere.it
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Se alla fine era soprattutto una questione di soldi, lo sapremo presto. Anzi prestissimo, assicurano dall’Arabia Saudita, dove danno per imminente l’accordo fra l’ormai ex c.t. azzurro Roberto Mancini e la Federcalcio di Riad, che sogna in grande non solo per il campionato ma anche per la Nazionale, oggi tristemente 54esima nel ranking Fifa.
Sul tavolo un ingaggio choc da oltre 60 milioni di euro in tre stagioni, una follia rispetto ai 4,5 milioni l’anno più premi fino al 2026 che gli dava la Figc. Risulta che a spingere per la soluzione mediorientale sia anche il clan dei fedelissimi del Mancio, che laggiù vedrebbero accrescere proporzionalmente i proprio stipendi […]
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Ma c’è di più: la scelta araba consentirebbe a Mancini di ricomporre subito il suo cerchio magico, andato in pezzi dopo il recente rimpasto federale che evidentemente non ha mai davvero condiviso. […]
La verità è che Fausto Salsano, Chicco Evani, Attilio Lombardo e Giulio Nuciari sono per lui molto più che collaboratori storici: sono amici fraterni, fidati. Come lo era Vialli. «Non ha mai veramente superato la morte di Gianluca» ha ammesso al Quotidiano Nazionale la mamma di Mancini, la signora Marianna.
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Già svuotato dal fallimento della mancata qualificazione al Mondiale, i malesseri dell’ex c.t. sono peggiorati proprio dopo il riassetto degli organici, col solo Salsano rimasto al suo fianco: Lombardo è finito all’Under 20, il preparatore dei portieri Nuciari è stato retrocesso a osservatore, Evani è rimasto addirittura fuori dopo il no alla Nazionale donne.
Per ora chi è rimasto nei quadri federali (appunto Salsano e Lombardo) non ha annunciato dimissioni, ma è probabile che si dimetteranno non appena il caposquadra troverà un nuovo incarico.
roberto mancini gabriele gravina e roberto mancini ROBERTO MANCINI