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    BERLUSCONI PREPARA IL "NAZARENO BIS": DOPO REFERENDUM, I CAPIGRUPPO BRUNETTA E ROMANI SARANNO SOSTITUITI DA CARFAGNA E BERNINI - PER DIALOGARE SUL PROSSIMO GOVERNO, E' INDISPENSABILE RIMUOVERE RENATO, NEMICO GIURATO DI MATTEUCCIO


     
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    Giuseppe Alberto Falci per “la Stampa”

     

    paolo romani renato brunetta deborah bergamini paolo romani renato brunetta deborah bergamini

    «Dopo il 4 dicembre prenderò con calma la decisione se continuare o tirarmi fuori dalla politica. Il mio senso di responsabilità nei confronti dei cittadini mi fanno sentire necessaria una mia presenza». Al minuto diciotto dell' intervista con Bianca Berlinguer, ospite di "Carta Bianca", Silvio Berlusconi pronuncia queste parole. Una dichiarazione choc perché l' ex premier questa volta prende in considerazione un passo di lato definitivo.

     

    Tornerà in campo o si ritirerà? Con il presidente del Milan tutto è possibile. Di certo, come ripete da giorni, «se vincerà il No è indispensabile sedersi al tavolo per fare una nuova riforma e una legge elettorale». Per agevolare questa nuova stagione Berlusconi avrebbe deciso di rivedere i vertici di Camera e Senato. Sostituendo con una mossa Renato Brunetta e Paolo Romani.

    Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse

     

    «Dal 5 dicembre voglio vedere volti nuovi, che possano trattare con Renzi senza sfigurare. Chissà magari due donne», è stato il pensiero dell' ex Cavaliere in un recente vertice a Villa Gernetto. Il processo all' ex ministro Brunetta, capogruppo di Fi dall' inizio della legislatura, va avanti da mesi. La maggioranza del gruppo parlamentare di Montecitorio non ne apprezza i toni troppo spesso accesi. Esattamente un anno fa partì una raccolta firme fra i deputati azzurri per sostituirlo in corsa con Elio Vito. Ma l' operazione fallì e il Cavaliere continuò a dargli fiducia.

    DENIS VERDINI ANNA MARIA BERNINI DENIS VERDINI ANNA MARIA BERNINI

     

    In queste ore, però, lo scenario non sembra mutato. «Brunetta - è il refrain da un capannello all' altro del Transatlantico - non lo sopporta più nessuno». Romani invece gode della stima della maggioranza del gruppo parlamentare. Eppure potrebbe non essere sufficiente a conservare la carica. Dunque, dalla notte del 4 dicembre il leader di Fi vuole cambiare schema. Puntando le fiches su due donne, «brave e belle».

    mara carfagna (2) mara carfagna (2)

     

    Lo schema riporta alle due azzurre che in questo momento si stanno maggiormente facendo notare. A Montecitorio Mara Carfagna. A Palazzo Madama Anna Maria Bernini. Non è un caso che in questa campagna referendaria a guidare il fronte del No e presenziare alle tribune politiche siano proprio Carfagna e Bernini. Berlusconi avrebbe detto: «Non posso certo mandare Brunetta da Mattarella per formare un possibile governo di unità nazionale». Da qui la scelta di schierare il duo Carfagna-Bernini, per negoziare con il centrosinistra e stemperare così il clima.

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