DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
1. DUELLO MELONI-COLLE SU LITIGI E POST-FITTO BELLONI O TERZI ALL’UE
Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”
sergio mattarella giorgia meloni
Un pranzo, riservato, nel giorno più buio per il governo. Mercoledì, dopo che al Senato l’esecutivo era stato battuto due volte sul canone Rai e sulla sanità calabrese, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è salita al Quirinale per un incontro privato chiesto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
[…] A chiedere l’incontro è stato il Colle dopo il rientro di Mattarella dalla Cina e della premier dal G20 in Brasile. Quindi, è la tesi, il pranzo era fissato da tempo e non è legato alle fibrillazioni nella maggioranza di governo. Difficile però che i due non abbiano parlato anche di questo.
raffaele fitto giorgia meloni - foto lapresse
I rapporti tra Mattarella e Meloni sono freddi da mesi tant’è che la premier avrebbe proprio parlato di questo per provare a mettere a tacere i propri alleati litigiosi: “Ho troppi fronti aperti con il Quirinale, non potete farlo anche voi...”, ha detto mercoledì al suo vice forzista Antonio Tajani proprio pochi minuti prima di salire al Quirinale.
L’entourage della premier vede Mattarella come il leader dell’opposizione, soprattutto dopo gli ultimi interventi del Quirinale per bloccare l’aumento del finanziamento pubblico ai partiti, le modifiche chieste al ddl Sicurezza e l’uscita contro Musk che aveva attaccato i giudici italiani.
elisabetta belloni foto di bacco (4)
La premier, durante il faccia a faccia al Colle, avrebbe mostrato un certo fastidio nei confronti degli uffici del Quirinale “che ci bloccano tutto, non fanno passare niente in Parlamento”, è stata la tesi della presidente del Consiglio.
Mattarella ritiene che l’intervento sul finanziamento pubblico ai partiti sia stato dovuto […] e che il suo intervento, come quello su Fitto in Europa, abbia scontentato anche il Pd. Il presidente della Repubblica ha replicato con una sorta di richiamo generale alla premier: va bene la dialettica politica ma serve abbassare i toni dello scontro soprattutto evitando i litigi sulle questioni fondamentali.
SERGIO MATTARELLA E GIORGIA MELONI - MIGRANTI - VIGNETTA ELLEKAPPA
In primis la politica estera (vedi lo scontro tra Salvini e Tajani sulla sentenza della Cpi su Netanyahu), le banche (l’operazione Unicredit-Bpm) e la magistratura. Durante l’incontro si è parlato anche di legge di Bilancio, della nuova maggioranza in Europa e del nome per sostituire Raffaele Fitto che da oggi non sarà più ministro del governo Meloni e diventerà a tutti gli effetti vicepresidente della Commissione europea.
Il Colle è particolarmente interessato a quale sarà il successore del ministro meloniano e durante il faccia a faccia la premier avrebbe rassicurato che per il momento le deleghe al Pnrr […] resterà a Palazzo Chigi, nelle mani del sottosegretario Alfredo Mantovano.
giulio terzi di santagata foto di bacco
Il Quirinale non ha grosse obiezioni anche perché Mantovano è un uomo di raccordo col Colle pure se c’è qualche dubbio sulla mole di lavoro del fedelissimo della premier, che ha anche delega ai Servizi segreti. Per gli Affari europei il primo nome di Meloni è la sherpa del G7 e capo del Dis, Elisabetta Belloni, ma la diplomatica sconta la ritrosia di Tajani e anche i dubbi del Quirinale. Belloni era il nome in pectore proprio per sostituire Mattarell nel 2022.
Se non sarà lei la nuova ministra, il nome potrebbe essere quello di Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro degli Esteri del governo Monti e che garantirebbe un profilo atlantista, rassicurante dopo la vittoria di Trump negli Stati Uniti. […]
alfredo mantovano giorgia meloni
2. MATTARELLA A MELONI: EVITARE SPACCATURE E AL PRANZO SI PARLA DEL DOPO-FITTO
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/politica/2024/11/29/news/meloni_mattarella_pranzo_tajani-423760266/
[…] quando varca il portone del Quirinale, la premier è furiosa. Si è appena sfogata contro Antonio Tajani. Quelle tensioni tra alleati non possono svanire come d’incanto davanti al Capo dello Stato. La presidente del Consiglio si lamenta dunque dei duelli tra i suoi vicepremier, pur assicurando che non ci saranno conseguenze sulla stabilità dell’esecutivo. Sergio Mattarella ascolta. Prende atto.
SERGIO MATTARELLA CON ALFREDO MANTOVANO IN VATICANO
[…] L’auspicio del Capo dello Stato non può che essere quello di abbassare i toni, per il bene del Paese. E questo vale anche per la giustizia, o meglio: nel rapporto tra l’esecutivo e la magistratura. È uno dei passaggi più sensibili di un pranzo a suo modo complesso. Certo, dal Quirinale si farà sapere: è andata bene. È anche vero, però, che da settimane Meloni si lamenta con diversi interlocutori politici dell’attenzione riservata dagli uffici del Colle agli emendamenti e alla lettera dei testi del governo, giudicata eccessiva o troppo puntigliosa. Una moral suasion che ha cassato diversi progetti, ma che ha alimentato i sospetti di Palazzo Chigi verso l’operato del Colle.
sergio mattarella e giorgia meloni
[…] Per gestire il Recovery, si apprende, ipotizza due possibili nomi: il più forte — e da sempre apprezzato al Colle — è quello del sottosegretario alla Presidenza con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano (anche se non è tramontata la tentazione di lanciare Giovanbattista Fazzolari, però in rapporti meno fluidi con il Quirinale). L’altro profilo è il capo di gabinetto di Fitto. Ermenegilda Siniscalchi: per lei, però, è più probabile la riconferma alla guida della struttura, in modo da garantire continuità.
GIORGIA MELONI - LAURA E SERGIO MATTARELLA
Su Mantovano esiste solo un’obiezione di natura pratica: può gestire assieme Pnrr e intelligence? Per Mattarella, comunque, anche gli Affari europei sono un ministero di peso e da valorizzare. Al cui vertice promuovere, se possibile, una figura politica. Non sarebbe la prima opzione di Meloni, che continua a tenere in piedi l’opzione del capo del Dis Elisabetta Belloni. L’alternativa, pare non sgradita, è quella di Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro e ambasciatore. Con un dettaglio che potrebbe incidere: per formazione, è assai più atlantista che europeista.
raffaele fitto giorgia meloni - foto lapresse
Che quest’ultimo elemento possa favorire o meno Terzi dipende dalle priorità di Meloni. Certo è che il nodo del rapporto con la prossima amministrazione di Donald Trump — e l’enorme rischio sui dazi — viene discusso da Mattarella e Meloni durante il pranzo. […]
RAFFAELE FITTO - SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI - IGNAZIO LA RUSSA - SERGIO MATTARELLA
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