Mattia Feltri per “la Stampa”
SILVIO BERLUSCONI SORRETTO IN SENATO
A me Silvio Berlusconi è sempre stato simpatico, e ora mi fa tenerezza. Mi fa tenerezza vederlo malfermo, di colpo smarrito nei riti ampollosi del voto nel catafalco, imbronciato mentre si scopre irrilevante e sconfitto e manda grillescamente a quel paese Ignazio La Russa. Mi fa un po' di rabbia vederlo scortato, al solito e fino all'ultimo, da una compagnia parassitaria - i liberali! - capace di nulla se non di raccattare gli spiccioli che ancora gli cadono dalle tasche.
SILVIO BERLUSCONI AL SENATO
Siccome anche Berlusconi ha fatto qualcosa di buono, e molto più di quanto gli venga riconosciuto, per esempio ha costituzionalizzato una forza secessionista e una postfascista inducendole al federalismo e a una destra repubblicana, e la sinistra non gliel'ha riconosciuto perché faceva più comodo l'ostensione di antifascismo, mi fa un po' male vedere gli eredi, le Meloni e i Salvini, metterlo nel sacco intanto che spostano la destra un po' più in là.
silvio berlusconi ignazio la russa
Mi fa male vederlo nell'illusione di una potenza ormai sfumata, e il poco rimasto lo spende molto malamente per eventuali ministre e ministri di caratura rionale. E mi fa male pensare che in fondo è giusto così, nella vita è meglio di no, ma in politica si ammazzano i padri, e tanto più se il padre da una vita basa i suoi rapporti politici sulla fedeltà, e in politica i fedeli di oggi sono gli infedeli di domani, è una regola scolpita nel marmo, e soltanto lui che non si è mai sentito un leader ma un benefattore ha potuto cascarci e ricascarci. Mi scappa però un sorriso a scoprire che in trent' anni alla vecchia sinistra non è riuscito quello che alla nuova destra è riuscito in tre minuti: abbatterlo.
SILVIO BERLUSCONI AL SENATO