panzeri
Mazzette e regali dal Qatar per influenzare le decisioni del Parlamento europeo e della più importante federazione sindacale del mondo, la Confederazione sindacale internazionale (Ituc). È quanto emerge da un’inchiesta svolta dalle autorità belghe e citata da un articolo pubblicato dal quotidiano Le Soir e dal settimanale Knack, secondo cui tra i vertici di quella che i media definiscono una “organizzazione criminale infiltrata nel cuore del Parlamento” c’erano due personaggi italiani di spicco a Bruxelles:
l’ex deputato dei Socialisti per Articolo 1, Antonio Panzeri, al quale sono stati anche trovati 500mila euro in contanti all’interno della residenza brussellese, e Luca Visentini, segretario generale di Ituc che rappresenta più di 200 milioni di lavoratori. Entrambi risultano essere stati fermati nel blitz delle forze dell’ordine belghe che hanno svolto 14 perquisizioni. I vertici dei Socialisti&Democratici, di cui Panzeri ha fatto parte fino ad alcuni anni fa, si riuniranno d’urgenza nelle prossime ore.
luca visentini
Quella iniziata a luglio 2022 dalle autorità belghe e coordinata dalla procura federale è un’inchiesta che potrebbe provocare un terremoto senza precedenti all’interno dei palazzi delle istituzioni europee. Un caso di corruzione e riciclaggio di denaro che, se venissero dimostrati legami ben più ramificati con altri esponenti politici seduti tra gli scranni dell’Eurocamera, rischierebbe di minare la credibilità delle istituzioni stesse. Secondo quanto si legge, “la polizia giudiziaria federale ha effettuato 14 perquisizioni in diversi comuni di Bruxelles. In particolare a Ixelles, Schaerbeek, Crainhem, Forest e Brussels-City. Queste perquisizioni sono state effettuate nell’ambito di un’ampia indagine con le accuse di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro”.
Gli inquirenti “sospettano che un Paese del Golfo stia cercando di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo pagando ingenti somme di denaro o offrendo doni significativi a terzi che rivestono una posizione politica e/o strategica significativa all’interno del Parlamento europeo. L’accusa, precisano i giornali, non menziona il Qatar, ma diverse fonti ben informate hanno riferito che a pagare le mazzette sia stata proprio Doha. Il loro obiettivo, mentre sono ancora in corso le partite della Coppa del Mondo, sarebbe stato proprio quello di difendere la legittimità della competizione dalle accuse di violazione di diritti umani e dei diritti dei lavoratori, sottolineando i presunti progressi della monarchia qatariota.
luca visentini
Tra gli arrestati, oltre a Panzeri e Visentini, i media riferiscono esserci anche il direttore di una ong e un assistente parlamentare, anch’essi di origine italiana. Si tratta di personalità molto attive nelle associazioni per i diritti umani. Panzeri è anche presidente di Fight Impunity che promuove “la lotta all’impunità per gravi violazioni dei diritti umani” e la giustizia internazionale. Tra le sedi perquisite ci sarebbe infatti anche quella dell’associazione.
Maggiori informazioni sull’architettura dell’organizzazione potrebbero emergere dalle analisi delle apparecchiature informatiche e dei telefoni sequestrati dagli inquirenti nel corso dei blitz che hanno riguardato soprattutto gli assistenti parlamentari legati al gruppo Socialisti e Democratici e, in un caso, al Partito Popolare Europeo.
Antonio Panzeri ANTONIO PANZERI