
LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA…
Da http://www.thedailybeast.com
tredicesimo anniversario 11 settembre 53
Il processo di Khalid Sheikh Mohammed, riconosciuto “il principale architetto degli attacchi dell'11 settembre”, e di altri cinque imputati, è stato ulteriormente rimandato.
Da tre anni le procedure delle commissioni militari sono impantanate in una fase istruttoria.
Un anno fa il generale Mark Martins, procuratore della Military Commissions, aveva previsto la conclusione del processo per gennaio 2015. Ma, a un mese dalla data attesa, decide di essere realistico e non stima più una scadenza.
tredicesimo anniversario 11 settembre 54
La caccia all’uomo per Khalid Mohammed e i suoi presunti cospiratori fu lunga e tortuosa. Dopo la cattura nel 2003, fu detenuto e torturato dalla CIA nelle prigioni segrete per tre anni. Nel 2006 fu rinchiuso a Guantanamo. Iniziò qui il processo gestito da commissioni militari, ma nel 2009 l’amministrazione Obama tentò di trasferirlo alla corte di New York. Invertirono la rotta nel 2011, in seguito alle accese reazioni politiche e fu annunciato il rinvio del processo alla commissione militare.
11/9 - Il collasso della torre sud
I ritardi sono stati in parte anche causati dalle lente indagini e inchieste sulla difesa degli imputati. Il recente rilascio da parte di una commissione del Senato del rapporto sulle torture della CIA potrebbe far rallentare o accelerare le procedure.
Secondo David Nevin, l'avvocato di KSM: "Finalmente sono state rese disponibili molte più informazioni".
11/9 - L'impatto del secondo Boeing contro la torre nord
Mark Martins ritiene che il rapporto del Senato favorirà la rapidità del processo, grazie al materiale reso ora disponibile.
11/9 - Il fumo e i detriti sul World Trade Center dopo il collasso delle torri
I continui ritardi sono uno scandalo per le famiglie delle vittime. "Le commissioni militari istituite per gestire il caso hanno poca esperienza di processi simili e sarebbe stato meglio non sceglierle,” sostiene Rita Lasar, membro del comitato “September 11th Families for Peaceful Tomorrows”. Suo fratello morì nell’attentato al World Trade Center. "I detenuti dovrebbero essere processati dalla New York Supreme Court e non da una commissione militare”.
Gordon Haberman, la cui figlia fu uccisa l’11 settembre: “Mi sento frustrato per gli interminabili ritardi di un processo che sembra impantanato da anni. Vorrei che le procedure accelerassero. E intanto attendo il verdetto finale”.
11/9 - Inferno di fumo su Manhattan
"Sono consapevole dell’impazienza e della frustrazione delle famiglie coinvolte. Ma continueremo a impiegare tutto il tempo necessario per risolvere al meglio un processo di tale importanza", ha affermato il procuratore Martins.
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