DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
A cura di Andrea Andrei per Dagospia
(Twitter: @andreaandrei_ )
1 - IMPOSSIBILE ABBATTERE MOUNTAIN VIEW: GOOGLE ESCE QUASI ILLESA DA UN'ALTRA CONTROVERSIA LEGALE IN GERMANIA. E INTANTO MICROSOFT PUNTA SUL RISPETTO DELLA PRIVACY
Da "Reuters.com" (http://reut.rs/14J6tEC), e "Techcrunch.com" (http://tcrn.ch/11DHmM9 e http://tcrn.ch/11eCNZu)
Gli si può dare fastidio, questo sì. Ma nonostante i ripetuti attacchi legali da ogni parte del globo, mettere in difficoltà Google sembra impossibile.
Mentre il presidente dell'azienda di Mountain View Eric Schmidt ci tiene a difendersi e a rispondere colpo su colpo alle accuse (apparentemente fondate) di evasione fiscale nel Regno Unito, dalla Germania arriva l'ennesima conferma che la società del motore di ricerca, pur avendo torto, riesce miracolosamente a cadere sempre in piedi.
Le autorità tedesche per la privacy hanno dichiarato Google colpevole di "una delle più grandi violazioni della riservatezza dei dati personali" per aver rubato e-mail e documenti tramite alcuni dispositivi montati sulle sue automobili munite di fotocamera utilizzate per offrire il servizio "Street View". Risultato? Una multa da 145 mila euro. In pratica, una cifra ridicola, spiccioli a tutti gli effetti per un gigante della stazza di Google.
Non c'erano infatti i presupposti, secondo la legge tedesca, di sforare il tetto massimo di 150 mila euro di multa che le autorità della Germania possono infliggere a chi viola la privacy senza fini criminali. Fini che evidentemente i regolatori non hanno riscontrato nell'operato di Google. Quest'ultima ha infatti affermato di aver rubato i dati in maniera inconsapevole. "A sua insaputa", diremmo oggi.
E così Mountain View tira un sospiro di sollievo ed evita per l'ennesima volta una multa milionaria. Ci sono ancora diversi procedimenti aperti in tutta Europa, ma se questi sono i presupposti, c'è da pensare che non avranno un esito molto diverso.
La concorrenza però insiste su quello che al momento è probabilmente il vero punto debole del motore di ricerca, e cioè proprio la privacy. Microsoft, che aveva già avviato una campagna spietata al grido di "Don't get Scroogled", adesso continua sulla stessa linea, anche se ammorbidisce molto i toni. Se prima infatti l'azienda di Bill Gates attaccava frontalmente l'avversario di Mountain View, ora lo fa indirettamente.
I suoi spot sono incentrati sull'importanza che l'azienda dà alla tutela della privacy, sottolineando come la nuova versione del suo browser Internet Explorer 10 abbia una funzione, di default, per la navigazione in incognito. Niente di nuovo in realtà , ma Microsoft tiene molto alla percezione e alla fiducia che i consumatori ripongono nell'azienda e perciò continua a puntare su questo aspetto.
2 - ITALIANS DO IT BETTER: UN GRUPPO DI STUDENTI RAPPRESENTERÃ L'ITALIA ALLE FINALI DI MICROSOFT IMAGINE CUP 2013 CON L'APP "SAFESEX"
Se gli italiani sono famosi nel mondo anche per le loro capacità amatorie, non desta particolare sorpresa il fatto che a rappresentare il nostro Paese a San Pietroburgo per le finali di Microsoft Imagine Cup 2013, un concorso che premia le migliori idee di studenti provenienti da tutto il mondo, sarà l'app "SafeSex".
L'applicazione per Microsoft Phone e Windows 8, sviluppata da ATS Team (gruppo formato da quattro ragazzi provenienti da Lazio e Campania) è in realtà molto seria. Si tratta infatti di un portale che permette di avere a disposizione in qualsiasi momento consulenti medici, informazioni sulle malattie veneree e consigli su tematiche varie, nonché di potere accedere in tempo reale a database in grado di fornire la posizione di ospedali con pronto soccorso, farmacie di turno e distributori di anticoncezionali.
Il progetto di ATS Team ha avuto la meglio su altri 300 partecipanti.
GOOGLE MULTA MICROSOFT PRIVACYATS TEAM VINCITORI ITALIANI IMAGINE CUP
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