AHI! TECH - SFI-GATES: BILL SI SFOGA CONTRO LA CONCORRENZA DEI TABLET

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A cura di Andrea Andrei per Dagospia
(Twitter: @andreaandrei_ )

1 - SFI-GATES: BILL SI SFOGA CONTRO LA CONCORRENZA DEI TABLET, "SONO FRUSTRANTI"

Da "Guardian.co.uk"
http://bit.ly/16QXgKa

Microsoft ha annunciato proprio nelle ultime ore di aver venduto 100 milioni di licenze del suo nuovo Windows 8. Un risultato che in molti definirebbero importante, ma che per la grande azienda informatica non vuol dire per forza un successo. Non fosse altro che, dopo le lamentele di molti utenti, Microsoft ha dovuto promettere di rimettere le mani sul software per renderlo più "user friendly".

La verità è che con la vasta espansione dei dispositivi mobili e la conseguente regressione del pc, l'azienda ha perso molti clienti. Microsoft ha provato a lanciare i suoi ibridi fra tablet e pc, Surface e Surface Pro, ma le vendite non sono decollate.

Che l'azienda sia sotto pressione lo dimostra il fatto che addirittura Bill Gates, il fondatore e capo supremo, ha voluto dire la sua, cosa che ultimamente non fa spesso. E lo ha fatto senza usare mezzi termini.

Gates ha definito "frustrati" gli utenti di tablet e iPad, perché «non hanno tastiera, non possono creare documenti (ovviamente Office, ndr). Non c'è niente che abbia l'iPad e che mi faccia dire: "Vorrei che anche Microsoft l'avesse"».

Insomma, un attacco frontale in piena regola che Gates ha concluso tessendo le lodi del suo software Windows 8 e dei suoi dispositivi, in grado di coniugare la comodità dei tablet con le funzionalità del pc.

Il mercato però finora non sembra avergli dato ascolto, e anzi questa esternazione potrebbe essere letta dai detrattori proprio come la dimostrazione delle difficoltà e della tensione che si respira in casa Microsoft negli ultimi tempi.


2 - GOOGLE-BAN: GLI STATI UNITI GIÀ SI RIBELLANO AI GOOGLE GLASS

Dal "New York Times"
http://nyti.ms/16QFmax

Su questo sito parlavamo la settimana scorsa di come i Google Glass siano già stati presi di mira tanto dai (soliti) detrattori della rete quanto (questione ben più seria) dagli esperti e della privacy.

Negli Stati Uniti, anche se all'uscita nei negozi del dispositivo manca ancora parecchio tempo, addirittura già si pensa a porre dei limiti all'utilizzo degli occhiali intelligenti.
Un bar di Seattle li ha già vietati (bella trovata pubblicitaria!), nella maggior parte dei locali di Las Vegas non saranno ben accetti. In West Virginia addirittura si pensa di fare una legge che ne vieti l'utilizzo alla guida, mentre i difensori della privacy già promettono battaglia.

L'aspetto che più preoccupa degli smart-glasses è la possibilità di scattare foto o girare dei video soltanto facendo l'occhiolino. In pratica, vuol dire che chiunque può essere spiato in qualsiasi momento, e le sue immagini possono, altrettanto facilmente, finire in rete nel giro di pochi secondi.

Un bel problema per Google, che cerca di rassicurare tutti dicendo che il dispositivo è ancora da mettere a punto e ricordando che per ora ne sono in possesso solo alcuni selezionati sviluppatori.

Insomma, la risposta della comunità a quella che doveva essere la più grande innovazione degli ultimi anni sembra essere tutt'altro che positiva. E non aiuta sicuramente la fama che l'azienda di Mountain View si è costruita riguardo il rispetto del diritto alla riservatezza.

Quel che è sicuro è che l'uscita dei Google Glass scatenerà, nella migliore delle ipotesi, un vero e proprio putiferio, cambiando, forse una volta per tutte, il nostro concetto di privacy. Anche perché è probabile che, presto o tardi, arriveremo al limite in cui saremo posti dinanzi a una scelta: o il progresso tecnologico, la facilità e il superamento definitivo delle barriere, o la salvaguardia della nostra riservatezza.

Abbatteremo tutti i muri restando completamente scoperti o ne lasceremo su qualcuno rinunciando a una vita più semplice?

 

BILL GATES MICROSOFTGOOGLE GLASS VIETATISERGEY BRIN CON I GOOGLE GLASS