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AHIA, AIEA! A CAPO DELL’AGENZIA INTERNAZIONALE DELL'ONU PER L’ENERGIA ATOMICA C'E' UN CRIMINALE IN DOPPIOPETTO CHE GIOCA SULLA PELLE DELLE PERSONE – L'ATTACCO DI NETANYAHU CONTRO L'IRAN HA TROVATO LA SUA GIUSTIFICAZIONE SULLA BASE DEL RAPPORTO DEL DIPLOMATICO ARGENTINO RAFAEL GROSSI, NUMERO UNO DELL'AIEA, SECONDO CUI TEHERAN ERA GIUNTA A UN PASSO DALLA COSTRUZIONE DELLA BOMBA ATOMICA, AVENDO RAGGIUNTO IL 60% DI URANIO ARRICCHITO - INIZIATA LA GUERRA, IL VOLTO A DUE CHIAPPE DI GROSSI HA FATTO DIETROFRONT: BOMBA? QUALE BOMBA ATOMICA? ORA PARLA DI “ELEMENTI INESISTENTI” E PROVA A CONVINCERE IL MONDO CHE IL SUO RAPPORTO NON DOVEVA IMPEDIRE UNA GESTIONE DIPLOMATICA DELLA SITUAZIONE IN MEDIO ORIENTE! – LA FURIA DELL’IRAN CONTRO L'AIEA: “SONO PARTNER DELL’AGGRESSIONE ISRAELIANA” – IL PRECEDENTE DEGLI STATI UNITI E DELLA FINTA PROVETTA PER DIMOSTRARE CHE L'IRAQ DI SADDAM POSSEDEVA ARMI CHIMICHE...
BUFERA SULL'AIEA, L'IRAN ACCUSA: «GROSSI È PARTNER DI ISRAELE»
Estratto dell’articolo da www.avvenire.it
L'Iran ha accusato l'Agenzia Internazionale per l'energia atomica (Aiea) di essere un "partner" dell'aggressione israeliana. Il tutto all'indomani dell'ammissione, da parete del numero uno dell'agenzia Onu, dell'inesistenza di elementi per ritenere che Teheran fosse a un passo dalla creazione della bomba atomica.
"Avete tradito il regime di non proliferazione; avete reso l'Aiea un partner di questa ingiusta guerra di aggressione", ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, in un post indirizzato al capo dell'agenzia, Rafael Grossi.
Grossi "ha tradito il Trattato di Non Proliferazione Nucleare e trasformato l'Aiea in un complice di una guerra ingiusta e violenta da parte di Israele". Il rappresentante di Teheran ha avvertito che "le narrazioni fuorvianti hanno conseguenze negative". "Ha trasformato l'Aiea in uno strumento di comodo per gli Stati non membri del Tnp per privare i suoi membri dei loro diritti fondamentali", ha sostenuto Baghaei, rivolgendosi a Grossi.
(...) al quinto giorno di guerra, dopo il primo attacco "preventivo" di Tel Aviv, il dietrofront di Grossi era stato quasi imbarazzante. "Siamo giunti alla conclusione che non possiamo affermare che al momento in Iran ci sia uno sforzo sistematico per produrre un'arma nucleare, ha detto il direttore dell'Aiea, Rafael Grossi (...)
Il rapporto dell'Aiea, ampiamente citato da Israele per motivare il primo bombardamento su Teheran, ha rilevato che l'Iran sta arricchendo il 60% di uranio, l'unico Paese al mondo a farlo. Quindi "c'erano elementi di preoccupazione", ha spiegato Grossi aggiungendo: "Ma dire che stanno costruendo e fabbricando un'arma nucleare, no, non l'abbiamo detto".
(…)
AIEA, IL CERINO ACCESO E IL TARDIVO DIETROFRONT
Andrea Capocci per il Manifesto - Estratti
Anche con il Tg1 il capo della Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi scandisce bene le parole perché stavolta vuole farsi capire bene. «Serve un ritorno alla diplomazia».
Risponde alle accuse di scarsa imparzialità dell’Iran, mosse contro la risoluzione del 12 giugno che ha condannato il suo programma nucleare e fornito il pretesto per i missili israeliani. «Dire che un report dell’agenzia è un segnale di alleanza o di co-cospirazione con altri paesi è assolutamente assurdo». Ma ribadisce i termini esatti della risoluzione, che non parla di bomba: «l’Iran non ha dato riposte credibili a tante domande tecniche che abbiamo chiesto».
Lo aveva già detto varie volte nelle ultime ore, a partire dall’intervista con la Cnn: «Non avevamo alcuna prova di un tentativo sistematico di realizzare una bomba atomica da parte dell’Iran».
Il diplomatico argentino si è reso conto di averla fatta grossa. La risoluzione del 12 giugno ha fornito un indubbio assist a Israele e adesso Grossi tenta di togliersi d’impaccio, provando a convincere il mondo che quella risoluzione non doveva impedire una gestione diplomatica della situazione.
il discorso di ali khamenei dal bunker 2
In effetti, l’Aiea non ha menzionato l’arma nucleare. L’agenzia ha censurato la repubblica islamica per non aver saputo spiegare la presenza di uranio in siti non legalmente dichiarati ai sensi del Trattato di non proliferazione sottoscritto dagli Ayatollah (ma non da Israele, che in questo modo pone il suo programma nucleare segreto al riparo ogni ispezione). La risoluzione ha anche registrato l’anomalia di uno stato che ha accumulato, secondo i report, oltre quattro quintali di uranio arricchito al 60%, insufficienti per una bomba ma inutili anche ai fini di un uso civile dell’energia nucleare.
danni all centro di arricchimento dell uranio di natanz, in iran , dopo l attacco israeliano
I dubbi sull’Iran sono più che fondati, ma l’Aiea aspetta queste risposte da sei anni. Non ci voleva uno stratega per capire che con questa scelta dei tempi la risoluzione avrebbe fornito una legittimazione politica – ma non di diritto internazionale – per l’attacco a lungo rinviato di Tel Aviv.
Ma è inverosimile che il conflitto tra Israele e Iran possa dipendere dalle parole di una risoluzione o di un diplomatico, per quanto di alto livello come Grossi. L’Aiea non è infatti un centro studi indipendente. L’agenzia che risponde all’assemblea generale dell’Onu ed è governata da un consiglio nominato da 35 stati membri a rotazione. La risoluzione del 12 giugno non è dunque un’imprudenza di Grossi.
impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran
(...)
Considerazioni ormai tardive, come l’incontro chiesto per oggi a Ginevra tra i rappresentanti diplomatici iraniani e i ministri degli esteri di Francia, Regno unito e Germania che avendo creato il casus belli vorrebbero rimettere insieme i cocci. L’incontro è stato in dubbio fino a ieri sera.
Poi, è stato il Financial Times a confermare che anche gli Usa benedicevano il meeting tra il formato europeo denominato «E3» – che esclude l’Italia da ogni ruolo – e l’alto rappresentante iraniano Abbas Araghchi.
IRAN - SITI DI ARRICCHIMENTO DELL URANIO
L’«Iran non può ottenere un’arma nucleare» ha detto la portavoce della Casa Bianca Katherine Leavitt. «Il presidente si aspetta quindi che l’Europa trasmetta direttamente questo messaggio agli iraniani». Non è una chiusura totale.
COLIN POWELL MOSTRA ALL'ONU LE (FINTE) ARMI CHIMICHE DI SADDAM
il discorso di ali khamenei dal bunker
vladimir putin rafael grossi
volodymyr zelensky rafael grossi
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IMPICCAGIONE DI SADDAM HUSSEIN
john nixon cattura saddam
uranio iran 1
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