1. AMORI SAFFICI, SESSO SFRENATO E COCA A TUTTO SPIANO: GLI ANNI ’80? NO, GLI ANNI ’20! 2. UN LIBRO RACCONTA LE VITE DI SEI DONNE PALLUTE CHE BAZ LUHRMANN HA CERCATO DI REINVENTARE NEL SUO “GRANDE GATSBY” CHE STA PER DEBUTTARE AL FESTIVAL DI CANNES 3. C’È ZELDA, LA SVAMPITA MOGLIE DI SCOTT FITZGERALD; LA BOMBASTICA BALLERINA JOSEPHINE BAKER E L’ATTRICE SUCCHIADONNE TALLULAH BANKHEAD; L’ARTISTA POLACCA TAMARA DE LEMPICKA; E LE NOBILDONNE INGLESI DIANA COOPER E NANCY CUNARD 4. TUTTE ANORESSICHE E UN PO’ SQUILIBRATE, FEMMINISTE EDONISTE, VIVEVANO SECONDO QUESTO MOTTO: “MIO PADRE MI AVEVA AVVERTITO DI STARE ATTENTA AGLI UOMINI E ALL’ALCOL. MA NON MI HA MAI DETTO NULLA SULLE DONNE E SULLA COCAINA…”

Dagoreport dal "Daily Mail"

Amori saffici, sesso tutta la notte e cocaina sniffata da cucchiaini d'argento: il libro "Flappers: Six Women Of A Dangerous Generation" di Judith Mackrell racconta le vite di un gruppo di donne che hanno vissuto alla grande le loro generazione, che Baz Luhrmann ha cercato di ricreare nel suo "Grande Gatsby" che sta per aprire il festival di Cannes (e ha già incassato più di 50 milioni al botteghino americano).

C'è Zelda, la caciarona moglie americana del padre di Gatsby, Scott Fitzgerald; la ballerina Josephine Baker e l'attrice Tallulah Bankhead; l'artista polacca Tamara de Lempicka, regina di Parigi; e le nobildonne inglesi Diana Cooper e Nancy Cunard. A ognuna è dedicato un capitolo. Le sei donne hanno vissuto in un fiume di soldi e jazz, dove fino ad allora si tuffavano solo gli uomini. Abbandonano quello che era considerato "appropriato" e si lanciano in feste, gonne corte, edonismo e liberazione sociale.

Venivano chiamate "flappers" (come uccelli che sbattono le ali) e rappresentavano un inedito tipo di donna: capelli corti, trucco pesante, e una predilezione per il fumo, l'acol e il Charleston.

Il libro racconta i dettagli intimi delle varie esperienze lesbiche di Tallulah, che amava le sue giovani ammiratrici così come le donne più mature. E descrive come fosse difficile sentirsi in colpa nell'uso della cocaina per "sollevare lo spirito" quando la polverina era così facile da trovare.

Tutte anoressiche e un po' squilibrate, vivevano secondo questo motto: "Mio padre mi aveva avvertito di stare attenta agli uomini e all'alcol. Ma non mi ha mai detto nulla sulle donne e sulla cocaina".

Tamara de Lempicka la sniffava dai cucchiaini d'argento per passare la notte sveglia a dipingere e fare sesso con donne e uomini.

Come spesso accade, molte di loro avevano dei lati oscuri e oscillavano continuamente tra l'eccitazione più sfrenata e la depressione più profonda, e Zelda Fitzgerald ha più volte avuto seri problemi con l'alcolismo e la morfina.

Ma erano le prime donne a usare i loro talenti in pubblico, senza vergognarsene, senza nascondersi dietro pseudonimi maschili, e senza (troppa) riprovazione sociale. Non era solo una questione di ballare con chi gli pareva o vestirsi alla moda. Volevano diventare le eroine del loro tempo, facendo esperienze che nessuna prima di loro aveva mai fatto, sfasciando le vecchie certezze senza sapere bene cosa ci fosse dall'altra parte del muro.

 

 

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