SE VA AVANTI DI QUESTO SHARE VIANELLO PUÒ INTONARE, PER LA SUA POLTRONA A RAITRE, LA CANZONE DELLO ZIO: “GUARDA COME DONDOLO, GUARDA COME DONDOLO….”

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DAGOREPORT

"Sia-amo i Watussi, sia-amo i Watussi, altissimi negriii"... ma bassissimi ascoltiii! Male, male questa RaiTre di Andrea Vianello, giornalista vedro'ide (nel senso corrente Letta jr) nipote del cantante anni '60 Edoardo. Il direttore gubitoso di RaiTre sta infilando una serie di flop dietro l'altro, in prima serata e non. Idee confuse, conduttori sbagliati, format sformati, e lo share ti saluta.

Flop ‘Neri Poppins', con Neri Marcorè, tra il 2% e picchi (si fa per dire) del 4% di share, sempre meglio di "Uno di quei giorni che...", altra invenzione di Vianello, che ha debuttato con un mestissimo 3,4%. E che dire dell'imbarazzante "Celi mio marito", incomprensibile mono-show pseudoironico della signora Lia Celi che però più che ridere fa piangere la Sipra con gli ascolti sempre sotto il 4%.

Aldone Grasso, sul Corsera, ne ha già scritto l'orazione funebre: «Celi, mio marito» ha deluso. Per una ragione molto semplice, che va al di là delle persone: il programma non esiste". Amen.

Si barcamena ‘'Viaggio in Italia'' di Pippo Baudo, un copione scontato, luoghi già visti e rivisti, incontri con i soliti personaggi, un viaggio, sì, nella noia, che ha regalato (si fa per dire) alla RaiTre di Vianello un 6% di share. E pensare che un anno fa Baudo diceva: "Se sto sotto il 10% chiudo". E invece resta sul camper, che la Dea Fortuna gli sorrida, a lui e a Vianello.

A cui è andato malissimo anche l'esperimento con l'aiutorompipalle della Zanzara, David Parenzo. La sua "Guerra dei mondi" su Rai Tre il venerdì, nella prima puntata ha totalizzato un ridicolo 4.84%. Anche lì è arrivata la pietra tombale del perfido Grasso: "Cresciuto professionalmente nei palinsesti di Telelombardia, Parenzo sta provando a raccogliere l'eredità televisiva di Gianfranco Funari La vera domanda da farsi è se esiste ancora un'audience per questo modello di tv, soprattutto sulle reti generaliste e in prima serata. Chi è ancora disposto a resistere fino alla fine di quasi due ore di discussione animosa, che difficilmente porta a segnare dei punti fermi? E per rifare «Aboccaperta» si invitano Battista e Daverio?". Ri-Amen.

E che ti inventa Vianello per risollevare (si fa per dire) lo share della sua RaiTre? Rifà il ‘'processo del Lunedì'' ma lo fa condurre al giornalista ormai tuttologo (suo ultimo libro sulla crisi dei padri...) Antonio Polito, ex rottamatore del Riformista, ex senatore di Rutelli, editorialista caro a Flebuccio de Bortoli, notoriamente della stessa area politica, centrosinistra bazoliana.

MA che ci azzecca Polito con le partite di calcio? Boh, si vedrà se sarà flop pure lì. Altro colpaccio (agli stinchi nostri) del watusso Vianello è Conciata De Gregorio, che prende la sedia di Augias nel programma in daytime sui libri. Un bel premio dopo l'intervista in ginocchio alla Idem su Repubblica e dopo le pessime esperienze da direttore dell'ex veltronina Conciata. Idea brillante o riciclo differenziato di prezzemolini tv de sinistra? Una cosa è certa. Se va avanti di questo share Vianello può intonare, per la sua poltrona a RaiTre, la canzone dello zio: "Guarda come dondolo, guarda come dondolo...."

 

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