AL POSTO DEI MORTI VIVENTI DEL “GRANDE FRATELLO”, FACCIAMO QUATTRO ZOMBIE! - ARRIVA IL REALITY AUSTRALIANO CON GLI ZOMBIE, ISPIRATO ALLA SERIE “THE WALKING DEAD”: VINCE CHI NON SI FA MANGIARE

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Claudia Casiraghi per "Libero quotidiano"

Come dovremmo reagire, se un domani ci svegliassimo e trovassimo la nostra città distrutta e l'umanità sterminata dagli zombie? A rispondere con un po' di ironia ci hanno pensato i giovani talenti della Feds Production, la piccola casa di produzione australiana ormai considerata simbolo del futuro. Cavalcando entusiasti l'onda del successo di The Walking Dead, hanno abbozzato la prima struttura di un reality show dal titolo tragicomico Zombie Boot Camp (in italiano,«campo di addestramento Zombie»).

Sedici persone dovranno dividersi in due squadre e provare ad emulare le gesta eroiche di Rick Grimes, lo sceriffo protagonista della serie nata dal genio di Frank Darabont e dal fumetto di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard.Tuttavia, al termine del reality, non ci saranno premi da spartirsi: solo uno dei sedici concorrenti potrà uscire dalla competizione stringendo in una mano lo scettro insanguinato del vincitore, nell'altra la testa mozzata di qualche zombie un po' troppo aggressivo.

I giovani cervelli australiani, infatti, hanno progettato il tutto di modo che ad ogni sfida corrisponda una scrematura, un'eliminazione decisa unicamente dalle abilità dei concorrenti, stressati e provati dal gioco imperniato alla lotta per la sopravvivenza. Fatte le squadre e comunicato loro il tema della prova, i sedici verranno lasciati liberi di vagare per le strade dell'Australia cercando il modo migliore per salvare la propria pelle.

Dalla copertura del cranio alla creazione di proiettili improvvisati, ogni operazione delle due squadre verrà sottoposta a giudizio critico e solo una potrà aggiudicarsi la tanto agognata immunità:quella più abile, adatta a sopravvivere alla potenziale Apocalisse Zombie grazie alle proprie capacità di improvvisazione.

L'altra, la perdente, dovrà sacrificare tre dei suoi membri più deboli che verranno dati in pasto ai famelici morti viventi. Chiaramente però non saranno tre gli eliminati per puntata. Delle vittime sacrificali della squadra perdente, solo una sarà costretta ad abbandonare la competizione: quella che non riuscirà a sfuggire agli zombie raggiungendo la botola della salvezza.

Di eliminazione in eliminazione a fronteggiarsi in un testa a testa di fuoco rimarranno così solo due aspiranti zombie-busters, costretti per il gran finale a combattere contro un esercito di 200 walkers, tra cui figureranno anche gli ex compagni di squadra ormai ridotti a carne per vermi dai morti viventi.

Chi tra i due avrà la meglio nella più grande battaglia mai combattuta tra morti e vivi sarà eletto primo moderno Noè e preposto a guidare l'umanità attraverso la futura Apocalisse Zombie. Il progetto di format si è conquistato domenica il premio di 25mila euro assegnato dalla Warner Bros. durante il MIP Formats International Pitch in corso a Cannes.

Le aspettative per la realizzazione del reality sono alte, altissime, e le parole pronunciate da Andrew Zein, uno dei pezzi grossi della Warner, a margine della premiazione fanno ben sperare. «Zombie BootCamp è un'idea unica e noi non vediamo l'ora di lavorare con la FedsProduction per realizzare il loro progetto e indirizzarlo poi ai mercati internazionali».

Così internazionali che anche l'Italia è già in fermento. Sono bastate 24 ore, quelle successive all'assegnazione del premio Warner,per creare un'atmosfera di trepidante attesa, ingannata soltanto dal sondaggio di Tvblog che al suo pubblico ha chiesto su quale emittente vorrebbe vedere la versione italiana di questo potenziale tormentone. E, ça va sans dire, la risposta è stata: Italia 1.

 

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