DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Jill Filipovic per “Cosmopolitan”
Esiste il disturbo del desiderio sessuale ipoattivo, malattia riconosciuta ufficialmente e caratterizzata da assenza di desiderio sessuale con conseguente disagio e difficoltà nei rapporti. La nuova soluzione si chiama “flibanserin”, una specie di viagra femminile che non agisce sul corpo ma sulla mente.
Spiega il dottor Kingsberg della “Case Western Reserve University”: “ll “flibanserin” lavora sui neurotrasmettitori, aumenta la dopamina che è connessa al desiderio sessuale e diminuisce la serotonina. Diversamente, il “viagra” aumenta il flusso di sangue nei genitali ma non crea l’urgenza mentale di fare sesso. Per usare il “viagra”, gli uomini devono essere già eccitati. Se prendono la pillola e si siedono a conteggiare le tasse da pagare, non hanno erezione. A meno che le tasse non li eccitino».
Per molte donne il problema non è fisico ma psicologico. “ll “flibanserin” è stato testato su 11.000 donne con risultati notevoli ma è già stato bocciato due volte dalla “FDA”, ora si sottopone all’approvazione per la terza volta. Le motivazioni del rigetto sono che gli esiti non risultano abbastanza chiari, soprattutto quando si parla di “soddisfazione sessuale”. Il
dottor Kingsberg obietta che il farmaco non garantisce “soddisfazione” sessuale ma “desiderio” sessuale, cioè ha il compito di far rinascere la voglia e l’eccitazione, non di soddisfarla.
Come al solito si riconosce l’importanza di una cura per le disfunzioni erettili maschili, e non si tiene conto delle esigenze femminili. Per questo è partita la campagna
“Even the score” che unisce tante associazioni femminili (e femministe) e mira ad ottenere parità di trattamento a livello di salute sessuale.
La domanda centrale è: la mancanza di desiderio è un problema medico o un problema di relazione personale? Alcuni pensano sia un problema di coppia e suggeriscono una terapia sessuale invece del farmaco. Altri considerano l’assenza di desiderio un problema biologico, non legato al rapporto di coppia. La mancanza di libido spesso è solo il risultato di un fisico esausto e stressato per vari motivi. A questo terzo giro, molti sono cautamente ottimisti sulle nuove valutazioni della “FDA”. Le sostenitrici di “flibanserin” ci sperano, anche perché un ennesimo no potrebbe scoraggiare il quarto tentativo o la ricerca di trattamenti simili.
Amanda Marcotte per “Alternet”
La “Sprout Pharmaceuticals” è sul piede di guerra. Per la terza volta tenta di farsi autorizzare la vendita del “flibanserin” e ci dice che l’eventuale rifiuto della “FDA“ sarebbe un altro esempio di conservatori che bloccano le nuove tecnologie che aiutano le donne a realizzare il proprio potenziale sessuale. Ci siamo già passate, con gli attacchi all’aborto legale e le leggi che vietano l’uso dei vibratori alle donne. Ci sono sicuramente molti ostacoli sociali da superare prima che le donne si godano davvero la propria sessualità ma in questo caso la situazione è più complicata di quanto sembra.
Soffre di disturbo del desiderio sessuale ipoattivo un numero che va dal 10 al 30% di donne in età riproduttiva. “Il flibanserin” si suppone aiuti a convincere donne riluttanti a fare di nuovo sesso e la chiave sta in quel “di nuovo”. La diagnosi infatti spesso colpisce donne monogame impegnate in una relazione a lungo termine. All’inizio la coppia non ha problemi di sesso, col tempo la donna perde interesse. Se fosse un problema di noia invece che di libido?
Il problema ha radici nel modo in cui definiamo la sessualità. La nostra cultura dà agli uomini più strumenti per continuare ad essere interessati a fare sesso per anni con la stessa donna. La sessualità maschile riguarda ciò che un uomo vuole dal sesso. La sessualità femminile pure riguarda ciò che un uomo vuole dal sesso. Le donne sono sin da piccole incoraggiate a concentrarsi su ciò che le rende desiderabili agli uomini invece che sui propri desideri sessuali.
Basta guardare le riviste: su quelle maschili ci sono immagini erotizzate di donne, su quelle femminili lo stesso. Basta guardare un video porno: le fantasie sessuali in offerta sono per gli uomini, il massimo a cui una donna può aspirare sono posizioni sessuali che non siano troppo dolorose.
Le donne passano una vita a truccarsi e a vestirsi in modo sexy, ricorrono a interventi chirurgici per continuare ad essere desiderabili. Anche loro avrebbero bisogno di benzina da mettere sul fuoco. Forse, se le cose cambiano, scopriremo che le disfunzioni sessuali femminili sono solo il prevedibile risultato di un sistema che non pensa mai a stimolare le donne.
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