azzurra noemi barbuto terroni

“SONO STATA MINACCIATA DI MORTE PER L'ARTICOLO IN CUI HO SCRITTO CHE ORA COMANDANO I TERRONI. HO PAURA, NON VOLEVO OFFENDERE LA GENTE DEL SUD, IO SONO CALABRESE...” - AZZURRA NOEMI BARBUTO, FIRMA DI “LIBERO”, RACCONTA GLI INSULTI PER IL SUO PEZZO: “MAI MI SAREI PERMESSA DI OFFENDERE LE MIE RADICI. PER FORTUNA OGGI HO PRANZATO CON IL DIRETTORE FELTRI E CON SUA MOGLIE. MI HANNO TRANQUILLIZZATA E INVITATO A RIDERCI SU” - IL VIDEO SFOGO DEL NAPOLETANO CONTRO “LIBERO” E VITTORIO FELTRI: “FATE SCHIFO - L'ORDINE DEI GIORNALISTI HA AVVIATO UNA SEGNALAZIONE DISCIPLINARE PER IL TITOLO...

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1 - AZZURRA NOEMI BARBUTO (LIBERO) A RAI RADIO2: "MINACCIATA DI MORTE PER L'ARTICOLO IN CUI HO SCRITTO CHE ORA COMANDANO I TERRONI. HO PAURA, NON VOLEVO OFFENDERE LA GENTE DEL SUD, IO SONO DI REGGIO CALABRIA E AMO LA MIA TERRA. IL DIRETTORE FELTRI? ECCO COSA MI HA DETTO".

Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici

 

AZZURRA NOEMI BARBUTO

Azzurra Noemi Barbuto, giornalista di Libero, è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte.

 

Azzurra Noemi Barbuto ha parlato delle minacce e degli insulti ricevuti per aver scritto un pezzo su Libero 'Comandano i terroni': "Il titolo è stato estrapolato dall'articolo. Non volevo insultare i terroni, io sono terrona, anzi terronissima, di Reggio Calabria, mi sono trasferita a Milano a 30 anni. Sono molto legata alla mia terra, alla gente, mai mi sarei permessa di offendere le mie radici, il mio sangue e la mia anima. Non so come sia potuto svilupparsi un odio simile nei miei confronti. Continuano ad arrivarmi insulti e minacce, c'è chi mi augura malattie rare, chi spera che ci sia una strage nella mia famiglia, chi mi minaccia di morte.

 

IL TITOLO DI LIBERO - COMANDANO I TERRONI

E' distruttivo essere odiati così, sono distrutta, ho passato due giorni davvero pesanti. Sarebbe stato sufficiente leggere l'articolo per capire che in me non c'era intenzione di offendere nessuno. Ho semplicemente scritto che dopo decenni di primato dei polentoni, così li chiamo, gli uomini del sud, terroni, per utilizzare linguaggio e termini colloquiali che non intendono offendere nessuno, hanno preso il sopravvento. Volevo scherzare su questa divisione nord-sud, che comunque ormai è superata. E celebrare scherzando il fatto che noi terroni ormai occupiamo le posizioni di maggiore prestigio, a partire da Mattarella, che io adoro e ho sempre difeso".

 

Azzurra Noemi Barbuto è davvero scossa: "Mi attaccano senza aver letto l'articolo, si fermano al titolo, questo è sconvolgente. Sono davvero provata, non sporgerò denuncia nei confronti di nessuno, quelli che mi minacciano di morte e violenze di ogni tipo sono dei codardi, dei vigliacchi. I classici odiatori frustrati che sfogano su internet il proprio malcontento.

 

AZZURRA NOEMI BARBUTO

Hanno una rabbia agghiacciante, che fa paura. Io sono una persona coraggiosa, ma quest'odio così amplificato fa spavento. Ho paura. Per fortuna oggi ho pranzato con il direttore Feltri e con sua moglie. Mi hanno tranquillizzata e invitato a riderci su. Vedevo tutto pesantemente, poi loro riusciti a farmi sorridere. Anche se quando ti scrivono che vogliono vederti morta, che augurano alla tua famiglia di scomparire e altre cose così, non è facile".

 

2 - LO SFOGO DEL NAPOLETANO CONTRO LIBERO E VITTORIO FELTRI: “FATE SCHIFO”. POI AI MERIDIONALI CHE VOTANO LEGA: “VERGOGNATEVI”

Da https://www.ilfattoquotidiano.it

 

Video https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/12/lo-sfogo-del-napoletano-contro-libero-e-vittorio-feltri-fate-schifo-poi-ai-meridionali-che-votano-lega-vergognatevi/4892834/

 

Dopo l’apertura del quotidiano Libero, che ieri ha titolato “Comandano i terroni”, un napoletano, attivista di Ischia, Gigi Lista, si è sfogato contro il direttore Vittorio Feltri e la giornalista che ha firmato l’articolo: “Fate schifo, l’Italia l’abbiamo inventata noi del Sud”. Il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook Ischia Press.

 

3 - L'ORDINE DEI GIORNALISTI HA AVVIATO UNA SEGNALAZIONE DISCIPLINARE PER IL TITOLO DI LIBERO

Da https://www.agi.it

AZZURRA NOEMI BARBUTO

 

"Per il titolo di #Libero di oggi avviata segnalazione disciplinare". Lo scrive sul suo profilo Twitter l'Ordine nazionale dei giornalisti, che riporta una nota del suo presidente Carlo Verna. Il riferimento è al titolo del quotidiano diretto da Vittorio Feltri che oggi in edicola ha dedicato la sua apertura al fatto che le principali cariche istituzionali siano occupati da politici del Sud, chiamando in causa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, siciliano, il premier Conte, pugliese e i campani Lugi Di Maio (vicepremier) e Roberto Fico (presidente della Camera). Ma, prosegue il tweet "è inaccettabile la strumentalizzazione nel commento del vicepremier Di Maio, La nota del presidente dell'Ordine dei #Giornalisti".

AZZURRA NOEMI BARBUTO

 

Il riferimento al vicepremier è perché in mattinata Di Maio era partito all'attacco del quotidiano via Twitter, definendolo il "giornale finanziato con soldi pubblici, anche quelli dei terroni". "Ecco - prosegue il vicepremier e capo politico M5s - la preziosa informazione da tutelare con i vostri soldi! Tranquilli abbiamo già iniziato a togliergliene da quest'anno e nel giro di 3 anni arriveranno a zero", assicura. "P.S. - aggiunge - l'Odg rimarrà di nuovo in silenzio?". Odg che stavolta non è rimasto in silenzio.

 

"Il titolo odierno di apertura del quotidiano Libero, dedicato ai "terroni" ai vertici delle istituzioni, non può essere considerato una provocazione e neanche un divertissement. Senza voler invadere le competenze dell'Ordine dei giornalisti in materia deontologica, è semplicemente inaccettabile perché in contrasto con l'articolo 3 della Costituzione e anche con i principi della Carta di Roma, alla quale la Federazione nazionale della Stampa italiana ha aderito".

azzurra noemi barbuto e laura feltri

 

Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana), che definiscono però "altrettanto inaccettabile l'esultanza del vicepremier Luigi Di Maio per il taglio del fondo per l'editoria, che non colpira' soltanto Libero, ma anche tante altre testate, assestando un colpo mortale al pluralismo dell'informazione e al mercato del lavoro.