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Francesco Tortora per Corriere.it
In meno di tre giorni ha raccolto oltre 20.000 fan ed è diventato uno dei fenomeni web più seguiti nelle università britanniche. Tuttavia la pagina Facebook "Rate your shag" (giudica la tua prestazione sessuale), ha creato grande imbarazzo ai più importanti atenei del Regno Unito e le minacce legali che ne sono seguiti hanno costretto i gestori del più famoso social network a cancellarla dalla blogosfera.
L'IDEA
Ideata da alcuni allievi della Nottingham Trent University, "Rate your shag" è una sorta di pagella interattiva nella quale gli studenti valutano con tanto di voto le capacità amatorie dei partner universitari con cui sono andati a letto. L'idea ha rapidamente conquistato anche gli altri campus britannici. In poche ore sono sorte decide di pagine Facebook sulla stessa falsariga e centinaia di studenti di svariate università britannica hanno visto i loro nomi associati a valutazioni sulle proprie prestazioni sessuali
NOMI E COGNOMI
Nel solo ateneo di Newcastle ben 8.000 studenti si sono iscritti alla pagina Facebook per ricevere gli aggiornamenti sulla vita sessuale dei loro compagni di università . "Rate your shag" esorta gli studenti a «identificare il proprio partner sessuale e a bocciare o magari esaltare le loro performance erotiche».
Di solito i post sono divertenti (in uno si legge «Gridare sono bravissimo, mentre lo stai facendo, non ti ha aiutato molto. Sono sforzi effimeri. Tuttavia la location mi è piaciuta. Andrà meglio la prossima volta. Per adesso il mio voto è 2») ma molto spesso riguardano persone che sono del tutte ignare di essere presenti con il loro nome e il loro cognome sulla pagina Facebook.
à proprio questo che più sconcerta i critici di questa iniziativa: chi pubblica la "valutazione sessuale" del proprio partner sul sito resta anonimo, mentre colui o colei che è sottoposto al giudizio appare con nome e cognome.
POSSIBILITA' DI AZIONI LEGALI
Molti osservatori hanno fatto notare che accostare l'identità di studenti a prestazioni sessuali viola la loro privacy e ciò può scatenare azioni legali non solo contro gli autori dei post, ma anche contro il social network che li pubblica: «I tribunali hanno più volte ribadito che le informazione sulla vita sessuale di una persona sono estremamente private e per questo Facebook deve stare molto attento», ha dichiarato all'Independent l'avvocato Isabel Martorell.
Dello stesso avviso Liam Burns, Presidente dell'Unione nazionale degli studenti che rincara la dose: «Immaginate che su quelle pagine ci fosse il nome di un vostro parente, del vostro partner o di un amico. Non è affatto divertente. Equivale a un atto di bullismo». Immediatamente Facebook è corso ai ripari e la scorsa notte ha cancellato decine di pagine collegate a "Rate your shag". Poi attraverso un portavoce ha fatto sapere: «Noi non tolleriamo bullismo e molestie. Permettiamo ai nostri utenti di parlare di fatti di interesse pubblico, ma agiamo prontamente quando si lede la privacy di altri individui».
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