
DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E…
DAGOREPORT
Dal "Daily Mail"
http://bit.ly/10u05bV
Della vita quotidiana in Russia nella seconda metà del Novecento non esistono molte testimonianze. O almeno, non ne esistono molte che siano uscite indenni dal filtro spietato della censura del regime comunista.
Se Stalin nel 1932 impose uno stretto controllo sulle forme d'arte tanto da spedire, nel dopoguerra, molti studenti che proponevano opere d'avanguardia nei campi di lavoro in Siberia, negli anni successivi alla destalinizzazione le cose migliorarono, anche se gli artisti più alternativi, fino agli anni '90, dovettero sempre stare attenti a non esporsi troppo. Spesso erano costretti a organizzare mostre in maniera quasi clandestina.
Adesso finalmente quelle opere possono uscire alla luce del sole e anzi, a distanza di tanto tempo sono diventate delle testimonianze molto preziose. Una collezione di circa 800 fotografie sarà infatti venduta dalla casa d'aste londinese Sotheby il prossimo 5 giugno. Dall'intera raccolta ci si aspetta di incassare almeno 891.600 sterline.
Le foto, alcune delle quali si possono ammirare in questa fotogallery, offrono uno spaccato della vita quotidiana nell'ex Unione Sovietica senza precedenti. La forza espressiva delle immagini è tale da creare un vero e proprio corto circuito rispetto a quelle istantanee di vita "ordinata" che il regime ha sempre proposto e imposto. Il risultato è interessante e, a tratti, decisamente spassoso.
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