BPEM: “SAMORÌ MAI STATO E NON È MEMBRO DEL CDA DELLA BANCA POPOLARE DELL'EMILIA ROMAGNA” - GIULIANA PAOLETTI: “NON SONO L’ANIMATRICE MEDIATICA DELLE SERATE DI SERRA” - ENASARCO: “LA NOSTRA FONDAZIONE NON È NEL MIRINO DELLA CORTE DEI CONTI” – CALDEROLI E FEMEN - ISABELLA FERRARI ENTRA DI DIRITTO NEL ‘’TOP OF THE TOPA"…

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Gentile Dago,
le scriviamo per segnalarle un'imprecisione nell'articolo presente nell'articolo in queste ore in home page di dagospia.com al punto 3, dove si legge che "Nonostante questi giudizi l'imprenditore candidato premier è entrato nel Consiglio di amministrazione della Banca Popolare dell'Emilia Romagna..."

In realtà l'Avv. Gianpiero Samorì non è (e non è mai stato prima) membro del Consiglio di amministrazione della Banca popolare dell'Emilia Romagna come può verificare, anche, dal sito bper.it nella sezione dedicata:
http://www.bper.it/wps/bper/banca/bper_istzbper_content/sitoit/homepage/governance/organi-sociali/cda/
Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti, ringraziamo per l'attenzione e porgiamo cordiali saluti.
Rocco Savino
Relazioni esterne Banca Popolare Emilia Romagna

Lettera 2
Caro Dago,
come comunicato all'ottimo Marcello Zacchè, vorrei sottolineare anche a te che ne riporti l'articolo, che non sono in nessun modo l'animatrice mediatica delle serate di Serra a Milano...Chi mi conosce bene sa che non amo prendermi meriti che non ho. Quindi lo ringrazio l'attenzione che ha voluto dedicarmi , ma l'evento non è stato organizzato da me, e per di più non era, come ormai noto e per questo anche parecchio criticato, mediatico. Aggiungo che non mi ritrovo nella definizione di ..."animatrice".
Grazie per la pubblicazione di questa mia
Giuliana Paoletti.

Lettera 3
Caro Dago,
ci teniamo ad assicurare che la Fondazione Enasarco non è nel mirino della Corte dei Conti, a cui comunque, in quanto Autorità di controllo, forniamo volentieri risposta ogni volta che ci viene fatta richiesta. Non ci è arrivata nessuna richiesta né per quanto riguarda Algebris né in generale su altri temi.

E' necessario anche chiarire che Enasarco ha fatto, tra marzo e settembre 2011, un investimento prima di 30 milioni poi di successivi 20 in tale Fondo. L'investimento, precedente e del tutto estraneo a qualsiasi futuro endorsment politico del gestore, si è rivelato peraltro ottimo, garantendo dividendi decisamente superiori alla media di mercato.
Con i più cordiali saluti
Fondazione Enasarco

Lettera 4
Nessuno che chieda a questi "poveri": pensionati ( tutti al minimo quelli che intervistano ), perchè lei ha cosi poco di pensione,? come mai non ha versato contributi?, Ha lavorato in nero? Ha fatto il commerciante o l'artigiano non è riuscito a farsi una sua pensione? Eccccc.... eppure abbiamo passato gli ultimi 50 con la disoccupazione ( si fà per dire ) al minimo.
lo stregone di Suviana

Lettera 5
Caro Dago,
perché se Calderoli sparge piscio di maiale sul prato dove dovrebbero costruire una moschea è uno zotico provocatore, mentre una decina di bonazze che irrompono ad una manifestazione di cattolici integralisti vestite da suore e con le tette fuori stanno invece inscenando una "protesta pacifica e ironica"?
AUVERNO

Lettera 6
Gentile redazione di Dagospia,
leggo sull'edizione on-line del "corriere della sera" di oggi che il direttore dell'Agenzia Entrate ha dichiarato che ci sono circa un milione di famiglie italiane "incoerenti": esse dichiarano zero reddito e, nonostante ciò, spendono.
Il messaggio è chiaro: questa situazione sarebbe prodotta e spiegata in massima parte dall'evasione fiscale.
Faccio alcune osservazioni:

1) il direttore dovrebbe sapere che esistono redditi che sono "tassati alla fonte" e che perciò non devono essere dichiarati nel Modello Unico.
2) tali redditi sono, ad esempio, quelli di capitale (dividendi da azioni, interessi obbligazionari e così via...);
3) il milione di famiglie giudicate fiscalmente "incoerenti" potrebbero non essere quindi biechi evasori ma persone che pur avendo perso in tutto o in parte la propria fonte di reddito, continuano a consumare (non sono ancora alla fame ma ci stanno arrivando...) attingendo ai propri risparmi e/o grazie alla rendita del proprio patrimonio;
4) il direttore dovrebbe capire che una situazione come questa è certamente transitoria: ancora qualche anno di crisi nera (e di aumenti delle imposte) e anche quel milione di famiglie diventerà "coerente": zero redditi e zero consumi!
Condoglianze all'Italia.
Il samurai.

Lettera 7
Caro Dago, dalle foto delle Pussy Riot imprigionate. Le donne nostrane possono, se lo vogliono, ricordare con gusto le due giovani cantanti, indossando con stile tutto italico, copie della giacca verde che le ragazze vestono in carcere. Le italiane farebbero passerella davanti alle sedi diplomatiche della Russia. Una forma elegante di vicinanza,in estetico silenzio. Una sfilata di moda, ma soprattutto con bei modi.
Saluti, Labond

Lettera 8
Caro Dago, oggi, ore 11.42, Matteo Renzi commenta: ''Credo che Monti possa fare molto per il Paese in tante posizioni"......missionario, pecorina, smorzacandela e poi...fumo una sigaretta! Saluti
Gino Celoria

Lettera 9
Gentil Dago,
Nel pasticciaccio brutto del sequestro del rag.Spinelli, il cassiere del Cav.che pagava le orgettine., torna d'attualità la frase, che ha reso famoso il "furbetto del quartierino", Stefano Ricucci, ex marito di Anna Falchi. Ghedini : " Non credete alla paura di Spinelli per le minacce dei banditi a lui e alla moglie ? E' facile fare i froci con i culi degli altri !". Ossequi.
Pietro Mancini

p.s. Fini che ironizza sul suo presunto piano con un magistrato per distruggere Silvio ? Tutti ricordano il "fuori onda" registrato di Gianfry che, nelle pause di un convegno, parlava, malissimo, del Cavaliere, allora suo alleato, con il Capo della Procura di Pescara, quello che arrestò Del Turco e distrusse la carriera politica di Ottaviano, craxiano e poi Pd.

Lettera 10
Caro Dago,
Grazie al premio assegnatole al Festival di Roma, Isabella Ferrari entra di diritto nel Top of the "Topa" delle grandi attrici, al fianco di colleghe del calibro di Sarah Bernarda, Vagina Lollobrigida e Tina Fica!
Ciao
Natalino Russo Seminara

Lettera 11
Senti Dago, non sarebbe ora di tacitare questo Luciano redivivo Savonarola con la fissa dei gay contra natura, delle femministe troie e di tutto il ciarpame cattolico che secondo lui viene vilipeso quotidianamente? Ma si metta un saio stracciato e percorra la penisola predicando e fustigandosi e supplicando che il suo Dio tanto amorevole disintegri questi peccatori impenitenti ma lasci liberi i salottieri di Dogospia di gozzovigliare come vogliono. Un giorno sì e l'altro pure ci sta ammorbando con le sue tiritere fanatico-oscurantiste-medioevali di cui non frega una mazza a nessuno! Vuole scacciare i nostri diavoli per importunarci con i suoi pseudo angeli....

Lettera 12
Egregio Direttore,
il fatto è talmente bello che devo sottolinearlo spersonalizzandolo! Allora, due signori, potremmo essere noi due, entrano in rotta di collisione ed il tribunale decide che A deve a B la somma X e questo incassa come per legge ( o è pronto ad incassare). Un bel giorno, non lontano dai fatti, qualcuno, delinquente o santo, non è questo il punto, fa sapere ad A che può riprendere la somma versata, ma deve le spese: quanto? Una cifra cento volte più piccola e così recupera il malloppo. In pratica dai 5 e sarai in grado di riavere 500!

A questo punto la logica è per tutti di fare subito l'operazione, ma c'è un ma! Non si può! E perché? Perché A non può fare niente : né agire, né parlare, ne dare, né viaggiare, ne difendersi, né attaccare, solo respirare senza morire. Ma allora vuol morire, almeno questo. No, troppo comodo, poi gli altri di che campano! Deve soffrire, zitto ed a cuccia. E noi? Con questa logica si aspetta ...o il Messia o Babbo Natale.
Grazie per l'attenzione e buon lavoro
Leopoldo Chiappini Guerrieri
Roseto Degli Abruzzi (Te)

Lettera 13
Che scopo ha il Giorno della Memoria della Shoah? Il Giorno della Memoria della Shoah serve a non dimenticare. Ma serve anche a ricordare a tutti gli uomini di buona volontà, che non bisogna esagerare. Non possiamo programmare freddamente strutture per eliminare uomini che riteniamo diversi da noi e che riteniamo inferiori o pericolosi; possiamo fare leggi a loro sfavore, possiamo farli lavorare come schiavi, ma non possiamo esagerare al punto da bruciarli nei forni crematori.

Possiamo lasciar morire di fame e di malattie milioni di bambini, possiamo lasciare che siano sfruttati e maltrattati, ma non dobbiamo esagerare al punto da farne cavie per esperimenti. Possiamo uccidere innocenti lanciando bombe su una città, ma non possiamo far morire innocenti di fame e di freddo in un campo di concentramento. Tanti sono gli esempi, ma il succo è questo: il Giorno della Memoria della Shoah serve anche a ricordarci che possiamo essere crudeli, crudelissimi, spietati, ma fino ad un certo punto.

Crudeli, crudelissimi e spietati come coloro che governano Israele, i quali stanno compiendo l'ennesima infamia a Gaza, però non costruiscono forni crematori. Questo è importante, non costruire forni crematori, programmare l'eliminazione di un popolo, tutto il resto possiamo farlo, con l'approvazione dei potenti della terra e dei servi dei potenti, tra i quali giornalisti della televisione e della carta stampata.
Renato Pierri

Lettera 14
Caro Dago,
seguiamo con interesse il dibattito circa la necessità da un lato di mettere i famosi numeri identificativi sui caschi degli agenti in servizio d'ordine per garantire il cittadino che tutti si comportino in modo legale, e dall'altro le critiche di chi pensa che così gli agenti sarebbero troppo esposti a ritorsioni vendette et similia. Ci viene da pensare che questa discussione sia oziosa in quanto i facinorosi e gli agenti in servizio d'ordine normalmente si conoscono fin troppo bene visto che fra manifestazioni, stadi e altro si guardano negli occhi molte volte all'anno. Ma sia come dicono i critici!

Allora la nostra proposta è la seguente: perché non mettere numeri identificativi diversi ogni volta da giornata a giornata? Funzionerebbe con un semplice adesivo da applicare sul casco o sulla pettorina secondo una sequenza totalmente casuale e gestita dalla logistica dei vari reparti, con una lista che sarebbe allegata all'ordine di servizio del giorno, ovviamente da custodire in modo riservato e accessibile su richiesta dell'eventuale magistrato che si trovasse ad indagare su fatti "sospetti".

Un po' di burocrazia e fastidio in più, ma riservatezza a tutta prova.
Che dici, ci possiamo candidare a ministri dell'interno nel prossimo governo? Si accettano anche primarie.
I maghi del Tuscolano

 

 

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