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“BRAVE HART” - IL PORTIERONE DEL TORINO MESSO ALLA PORTA DA GUARDIOLA SALVA L'INGHILTERRA IN SLOVENIA MA LA SQUADRA E' A PEZZI - LA NUOVA GENERAZIONE DI "FENOMENI" (ALLI, RASHFORD E DIER) STENTA A DECOLLARE, ROONEY E’ IN CRISI, IL CT SOUTGHATE È A TEMPO: PER IL FUTURO SI PUNTA SU MANCINI

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Daniele Sparisci per il Corriere della Sera

 

Un allenatore precario, un altro licenziato dopo una sola partita, un capitano sul viale del tramonto e un eroe ritrovato. Quattro personaggi per una saga d' Oltremanica. Perché dopo essere stata travolta dal «geyser sound» islandese agli Europei, l' Inghilterra pensava di aver toccato il fondo. Si sbagliava.

 

Silurato Roy Hodgson, il successore Sam Allardyce ha fatto molto peggio: suggeriva come aggirare le regole del calciomercato. Dalle macerie la Federazione ha estratto la figurina di Gareth Southgate: guida dell' Under 21, faccia pulita, sembrava il profilo giusto per ripartire. Fino a quando i giornali non hanno scavato nel suo passato e scovato magagne con il fisco. La sua «panchina a scadenza» non fa altro che destabilizzare un gruppo pieno di giovani dai piedi buoni ma dalle teste ancora fragili.

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La conferma è arrivata a Lubiana, quando i «leoni» hanno subìto la prima battuta d' arresto contro la modesta Slovenia (67ª nel ranking Fifa) dopo una striscia positiva che durava dal 2013 di 14 vittorie negli incontri di qualificazione.

 

Prestazione inguardabile, gli inglesi ringraziano i guantoni di Joe Hart che ha evitato il tracollo prendendo l' impossibile. Il portiere che nessuno voleva, il collezionista di papere pagate a caro prezzo anche dalla Nazionale (vedi Euro 2016), quello subito scartato da Guardiola al Manchester City, ritorna «Brave Hart». In fuga dagli invadenti tabloid, dalle etichette facili, il ventinovenne di Shrewsbury ha raccontato di aver scelto il Torino per provare a rinascere. Per adesso la «cura italiana» sembra funzionare.

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Anche se all' Inghilterra Joe Hart da solo non può bastare.

 

La nuova generazione di «fenomeni» - Alli, Lingard, Rashford e Dier - stenta a decollare quando indossa la divisa bianca. E la vecchia guardia è più un problema che un sostegno, come dimostra il caso Rooney. Southgate, imitando Josè Mourinho a Manchester, lo ha escluso dai titolari. È la prima bocciatura tecnica in Nazionale per il centravanti dei Red Devils - anche lui nei guai per una vicenda di tasse evase - ma la scelta fa discutere: perché appena entrato ha sfiorato il gol.

 

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Dietro al caos tiene banco la successione alla panchina che fu di Fabio Capello: l' invito di Roberto Mancini a Wembley ad assistere alla sfida vinta contro Malta è servito alla Federazione a tastare gli umori.

 

Se sia l' ex interista il candidato definitivo è presto per dirlo, di certo il prossimo c.t. dovrà fare i conti con certi numeri poco entusiasmanti della Premier. Secondo l' osservatorio svizzero «Cies», la percentuale di minuti giocati da calciatori british è fra le più basse d' Europa: addirittura fra Chelsea e City gli inglesi sono stati impiegati per il 16% del minutaggio complessivo. È l' altra faccia della globalizzazione.

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