DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Andrea Biondi per “Il Sole 24 Ore”
Il calcolo riportato nel comunicato con il quale Cairo Communication rende noto l’accordo con Google-YouTube è in fondo fin troppo eloquente. I siti di La7 hanno 8 milioni di contatti pubblicitari al mese relativi a formati video. Ebbene, grazie all’intesa stretta con Big G, per i suoi canali ufficiali La7 potrà mettere sul piatto davanti agli investitori pubblicitari altri 8 milioni di contatti video al mese, derivanti appunto dalla trasmissione dei contenuti video di La7 su YouTube.
Urbano Cairo ha scelto la strada dell’accordo con il colosso di Mountain View, proprietario dall’ottobre 2006 della piattaforma YouTube. Non una scelta scontata, visto che la Rai, per esempio, ha optato per una direzione contraria (tornando indietro rispetto a un accordo siglato nel 2007) e Mediaset ha addirittura trascinato in tribunale YouTube chiedendo 500 milioni di risarcimento, poi raddoppiati nel corso del procedimento, chiedendole i danni per alcuni spezzoni di filmati riportati in rete.
Cairo Pubblicità invece da questo mese di giugno ha iniziato a vendere la pubblicità dei canali ufficiali di La7 (La7, La7d, Tg La7, La7 attualità, La7 intrattenimento, Food Maniac) su YouTube. In parole povere, la controllata di Cairo Communication ha fatto un accordo con Google per vendere direttamente la pubblicità relativa ai video di La7 pubblicati su YouTube. Un’attività quest’ultima che si affianca a quelle già svolte fino ad oggi dalla stessa Google-YouTube che continuerà a vendere dal canto suo i pre-roll prima dei video di La7.
«Alcuni nostri programmi, come per esempio Maurizio Crozza - dice al Sole 24 Ore Uberto Fornara, amministratore delegato del Gruppo Cairo Communication e di Cairo Pubblicità - sono tra i contenuti più popolari di YouTube in Italia. La novità è che da adesso venderemo pubblicità anche sui nostri canali di questa piattaforma, aumentando così in maniera consistente gli spazi a disposizione sul web. Con Google potremo inoltre studiare progetti di comunicazione integrata». Bocche cucite per ora invece sull’apporto in termini economici dell’operazione per le casse di Cairo Pubblicità: «È presto per fare previsioni, ma ci aspettiamo risultati interessanti», ha replicato Fornara.
Piazza Affari sembra aver gradito visto che la controllante Cairo Communication ieri ha chiuso in aumento del 2,87% con azioni a quota 4,80 euro. Del resto, ci sono molti numeri che confermano la forza commerciale di YouTube, a partire dalla crescita del consumo di video in generale sul web: ogni giorno lo fa un terzo degli italiani secondo una recente indagine di Consumer Barometer. Più nello specifico riguardo a YouTube, ogni minuto nel mondo vengono caricate più di 300 ore di video e nel 2013 è stata superata la soglia del miliardo di visitatori mensili nel mondo.
Con questo accordo Cairo punta a presentarsi ai propri clienti investitori con una proposta in più: i siti di La7 (40 milioni di contatti al mese), su cui vanno video, display, sponsorizzazioni e progetti speciali), ma anche la pianificazione nei canali ufficiali La7 sulla piattaforma YouTube .
Nel 2014 la raccolta pubblicitaria lorda sui canali La7 e La7d è stata pari a complessivi 152,9 milioni (157,5 milioni nel 2013). Stando alle ultime stime Nielsen, nei primi 4 mesi dell’anno la pubblicità su La7 sarebbe arrivata a quota 49,9 milioni di euro, in calo del 9,6% su base annua.
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