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Alessandra Comazzi per “la Stampa”
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I rapporti ufficiali, compresi quelli Istat, parlano chiaro: il mercato legato ai prodotti per animali da compagnia è aumentato pure nel 2014, non c’è crisi che tenga. Un giro d’affari che si valuta intorno ai 54 miliardi di euro nel mondo, 15 milioni in Italia. Gli italiani non rinunciano a garantire ai loro animali cure e attenzioni che passano anche attraverso la scelta di un’alimentazione sana e sicura.
Vanno molto dal veterinario, acquistano cappottini e giochi, anche elettronici. E questo capita agli animali fortunati. Poi ci sono i randagi, i senza tetto, i cani nei canili e i gatti nei gattili. Le consuete contraddizioni di una società che spinge a mangiare continuamente e ad esser sempre a dieta.
cat black and white photography 7
LE APP
Mentre su YouTube impazzano i video più strambi e cliccati, con gatti che saltano dalle finestre e cani che fanno la pipì camminando su due zampe, e tutti che parlano, secondo i loro amici bipedi, la tecnologia è sempre più animal friendly: applicazioni svariate per telefoni e tablet, condivisioni sui social network, siti dedicati (uno dei primi nati, nel 2006, è proprio quello della Stampa, lazampa.it). Volete tracciare le passeggiate con il cane e condividerle con gli amici?
C’è Tractive Pet Manager Lite, che funziona anche con il dispositivo Tractive GPS pet tracking per mostrare la posizione attuale dell’animale. Volete aiuto per trovare il veterinario più vicino a casa, apprendere informazioni veterinarie, persino trovare i numeri di pronto soccorso e per segnalare casi di maltrattamenti?
Ecco The Pet’s Diary. Se siete tipi da social network c’è il sito-community online Petpassion.tv tramite cui scambiarsi contenuti, caricare foto, trovare l’allevamento giusto ecc. Poi c’è Pet Age per calcolare l’età del proprio animale. O ancora, un software che aiuta le famiglie tramite un quiz a scegliere l’animale giusto e che si chiama Missione Cuccioli. E Animal’s World, cataloga tutte le specie animali sulla Terra con foto, descrizioni fisiche e comportamentali, habitat e persino i versi registrati.
LA TV
La televisione, che della società è lo specchio più lampante e riflettente, non è da meno. E lo spirito educativo torna ad aleggiare, naturalmente nell’aria dei tempi. Prendiamo i cuccioli. Vuoi un cagnolino, caro bambino? Allora preparati a rimanergli vicino anche quando darà dei problemi, non sarà più adorabile, starà male.
Missione cuccioli, DeaKids, è condotto da Simone Dalla Valle, laurea in filosofia morale, ma di professione addestratore. I bambini vanno con lui al canile per scegliere il loro compagno, imparano a non considerarlo un giocattolo, a stabilire regole per il cibo, i bisogni, le passeggiate, i giochi.
Si considera un successo l’aver convinto molti bambini a rinunciare. Anche gli adulti che vogliono un cane dovrebbero fare un corso prima di decidersi. Dice Dalla Valle: «Missione cuccioli è una cosa reale, non televisiva». Lui segue i suoi alunni in tutte le fasi dell’accudimento: dalla preparazione della pappa alle frequenti uscite per le necessità fisiologiche. Senza dimenticare che se i cani di città sono tanto detestati, è pure perché hanno padroni maleducati che non raccolgono ciò che essi depositano. Dalla Valle insegna a giocare con il cane, a farlo socializzare con i suoi simili e con gli umani. Missione cuccioli ha il sostegno della Lega Nazionale per la difesa del cane. Dice Daniela Bellon: «Allontaniamoci dall’idea di un peluche che cammina, corre, mangia e abbaia, e avviciniamoci, invece, all’animale vero, che ci dà tanto amore, ma che non possiamo mettere in un angolo quando siamo stanchi».
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D’altronde, la tv è piena di cani, e i migliori sono quelli veri. Lo sostiene anche la simpatica pubblicità dei telefilm con Rex, il pastore tedesco poliziotto, tanti si sono succeduti in questi anni. Quando Italia 1 realizzò I love my dog, dedicato alla combinazione cane-padrone, o meglio, cane-umano, rapporto fondamentale per l’equilibrio di entrambe le bestie, a due e a quattro zampe, oltre duecento coppie si presentarono ai casting di Roma e Milano, pronte a dimostrare affetto, senso di responsabilità e rispetto reciproco.
Oltre che un classico, il cane in tv è sempre una risorsa, come ben sa Antonio Ricci, che volentieri ne mette uno sul bancone di Striscia a Canale 5, e che già metteva il cocker Asfidanchen a Drive in con Gianfranco D’Angelo. Ma ci sono anche i problemi, ed ad essi è dedicato Basta! Io o il cane, Animal Planet. Telecamere nascoste e l’addestratrice Victoria impegnata a risolvere paure, aggressività, errori pregressi. Pieno di consigli utili.
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