a pale view of hills la mort n'existe pas

LA CANNES DEI GIUSTI - FINALMENTE SI PIANGE. GRANDI APPLAUSI COMMOSSI ALLA FINE DI "A PALE VIEW OF HILLS" DI KEI ISHIKAWA, TRATTO DAL ROMANZO DEL CELEBRATO PREMIO NOBEL KAZUO ISHIGURO - IL FILM DEVE A KEI ISHIKAWA UNA ESTREMA ATTENZIONE NON SOLO AL TESTO DI ISHIGURA, MA UNA SOLIDA REGIA - HO VISTO ANCHE UNO DEI RARI FILM DI ANIMAZIONE PRESENTI A CANNES, IL CANADESE "LA MORT N'EXISTE PAS". A PARTE IL GRAN LAVORO SULL'IMMAGINE, COLPISCE LA STORIA, SULLA SVOLTA VERSO LA LOTTA ARMATA DEL FRONTE DI LIBERAZIONE DEL QUEBEC NEGLI ANNI 70. CREDO DI NON AVER MAI VISTO QUALCOSA DI ANIMATO SU UN TEMA DEL GENERE… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

a pale view of hills

Cannes. Finalmente si piange. Grandi applausi commossi hanno salutato alla fine della proiezione di "A Pale View of Hills", il regista, sceneggiatore e montatore Kei Ishikawa e il celebrato premio Nobel Kazuo Ishiguro, autore del romanzo da cui è stato tratto il film. A rischio polpettone, attenzione, sia per l'intricata trama del romanzo, sia per gli argomenti trattati.

 

Al punto che Kazuo Ishigura dal palco ha subito messo le mani avanti dichiarando il suo un brutto romanzo, ma visto che spesso dai brutti romanzi si fanno nuovi film, questo è appunto il caso del buon film. Non so perché Ishigura abbia così presentato il suo romanzo, che, uscito nel 1982, da noi lo ha pubblicato Einaudi, è il suo vero e proprio romanzo di esordio, che tratta inoltre una storia a ben vedere parecchio personale, cioè il dopoguerra a Nagasaki dopo la bomba e i rapporti tra giapponesi e inglesi.

a pale view of hills

 

La storia del film, identica a quella del libro, vede la anglo-giapponese Niki, interpretata da Camilla Aiko, tornare a casa della mamma, Etsuko, Yoh Yoshida, in campagna, con l'idea di farle raccontare di quando stava a Nagasaki per farci un libro. Seguiamo così i racconti di Etsuko, da giovane interpretata da Suzu Hirose, che si accomoda a suo modo la verità. Perché deve affrontare un passato pesante.

a pale view of hills

 

La figlia Keiko, pianista, che non ha retto la società inglese e si è uccisa. Gli abitanti di Nagasaki stessi, scioccati dalla bomba e dal senso di colpa che hanno rispetto al futuro dei propri figli. Lo stesso marito giapponese di Etsuko odia il padre, patriottico convinto, che lo ha mandato in guerra al grido di Banzai. Etsuka racconta di una bambina, Martina, sua vicina di casa, e di sua madre, Sachiko, Fumi Nikaido, che ha una storia con un soldato inglese e si prepara a partire.

a pale view of hills

 

Costruito come un giallo, il film deve a Kei Ishikawa una estrema attenzione non solo al testo di Ishigura, ma una solida regia che non mostra sbavature melodrammatiche che avrebbero potuto appesantire il tutto. Ishikawa fa di Etsuko una sorta di eroina che deve sopportare tutto, dai sensi di colpi di Nagasaki alla morte della figlia, mantenendo grazia e leggerezza. La Nagasaki degli anni 50 è ricostruita come un acquerello da film a colori di Ozu e in generale il film è sempre sotto controllo per arrivare alle rivelazioni finali. Da rileggere assolutamente il romanzo di Ishiguro.

 

la morte n'existe pas

Stamane ho visto anche, alla Quinzaine des realisateurs, uno dei rari film di animazione presenti a Cannes, il canadese "La mort n'existe pas" ideato e diretto da Felix Dufour Laperriére, coprodotto dalla potente società di animazione francese Miyu. A parte il gran lavoro sull'immagine, sono stati tre anni, tra Canada e Francia, a completare le animazioni e a lavorare ossessivamente sui colori, colpisce la storia. Una sorta di fantasia sulla svolta verso la lotta armata del fronte di liberazione del Quebec negli anni 70, noto come "la crisi di ottobre".

 

la mort n'existe pas

La protagonista Hèlène, già col fucile in mano, non ce la fa a sparare e si dissocia dalla sanguinosa azione terroristi a che costerà la vita a troppe persone e a tutti o quasi i suoi compagni. Sulla scelta di Hèlène e sulla sua possibile seconda scelta, o sei con noi o non lo sei, è costruito tutto il film. Credo di non aver mai visto qualcosa di animato su un tema del genere. Un tema importante, abbiamo capito, per il Quebec. Pensate se qualcuno lo facesse in Italia...

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