
DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI…
Paola Zanca per "Il Fatto Quotidiano"
Il primo stipendio arriva il 27. E cade pure di sabato. "Speriamo che lo accreditino venerdì". Non è questione di un giorno, ormai. I parlamentari grillini hanno anticipato talmente tanti soldi che ventiquattr'ore non fanno la differenza. La resa dei conti (è il caso di dirlo) però sta per arrivare. E se ne vedranno delle belle.
Ieri, dopo le consultazioni, i Cinque Stelle si sono incontrati per discutere di "emolumenti". Non sono arrivati alla quadra: stavano talmente litigando, che hanno deciso di ripensarci a sangue freddo. Troppe divisioni tra chi ha famiglie a carico e chi si fa bello solo perché è single. Troppa acrimonia tra chi vuole patenti di integrità e chi non ha intenzione di rimetterci nemmeno un euro.
Il codice di comportamento sottoscritto dagli eletti dice che vanno restituiti 2500 euro dell'indennità . Il primo scoglio è dove metterli, per evitare che finiscano "buttati" nelle casse dello Stato: si sta pensando di aprire un conto in Banca Etica e destinare i fondi al microcredito.
Ma il vero problema riguarda la diaria: 3500 euro con cui i parlamentari dovrebbero pagare vitto e alloggio. Grillo ha stabilito che vada tutto rendicontato, ma è stato lui stesso a dire agli eletti "non voglio che facciate la fame".
Ed è qui che lo scontro si fa feroce. C'è chi crede che conservare gli scontrini di ogni caffè che si beve sia una follia e dunque chiede che si stabilisca un forfait. Qualcuno ha già stimato che il necessario per vivere nella Capitale è al massimo la metà . Come fare, però, con le tasse che verranno calcolate sul reddito totale?
Altri ancora ricordano i soldi che hanno già speso in campagna elettorale (i fondi raccolti dal sito di Grillo hanno coperto solo le uscite dello Tsunami tour) e credono che sia un loro diritto rientrare con i crediti: la diaria, dicono, teniamocela tutta. Per non parlare di chi ha figli, un mutuo e magari, per venire in Parlamento, ha rinunciato a un lavoro dove al netto delle spese era pagato anche di più. La guerra contro i giovani single (magari già di casa a Roma) è ufficialmente aperta: "Questi ci vogliono levare tutto, non passerà ".
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