DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Lady Coratella per Dagospia
Su Radiodeejay Valerio M. Visintin, il critico gastronomico mascherato del Corriere della Sera che da più di vent'anni recensisce ristoranti, sempre attento a non farsi riconoscere, ha fatto tutti neri. Un mazzo bestiale a chef, foodblogger (ribattezzati fuff blogger, poco preparati e un po' scrocconi) e guide premianti. Non risparmia la star Crik-Crok Cracco, dal quale ha sempre speso un sacco di soldi senza uscire soddisfatto.
Non salva nemmeno il maestro di Cracco, Gualtiero Marchesi. Ne ha rispetto, ma considera anacronistico il servizio nel suo locale ed è difficile dargli torto. In realtà Visintin non se la prende mai con lo chef ma con il piatto. Solo che dal punto di vista dello chef la faccenda cambia di poco e, di solito, se il piatto non funziona lo chef si incazza.
Lo star system degli chef lo indispone perché il cibo è più importante del cuoco e su questo siamo d'accordo, ma allora come si spiega il successo dei talent come Masterchef? Quella kermesse di cuochi dilettanti allo sbaraglio vittime di giudici carnefici e pubblico sado feticista arrapato di cucchiarelle e frustini da zabaione, cos'ha a che fare col cibo? Poco anche con gli chef a dire il vero.
Poi ci sono le stelle Michelin. Per sognare una stella, riceverla e mantenerla, i ristoratori devono essere in grado di affrontare grossi investimenti che alla fine si riflettono sul conto. Quindi non è detto che in un ristorante senza stella si mangi peggio che in uno stellato e va ricordato che i giudici Michelin in Europa sono circa 80, un numero decisamente esiguo, insufficiente a giudicare decine di migliaia di ristoranti.
E non crediate che possedere un ristorante stellato faccia diventare ricchi. I costi per mantenere i riconoscimenti sono elevati quindi le stelle costano molto sia al titolare del ristorante che ai suoi clienti. Però lo chef di solito, subito dopo il premio, riceve tante proposte di collaborazione ed è con le consulenze che il suo giro di affari diventa realmente interessante.
valerio m. visintin 0valerio m. visintin GUIDA MICHELIN CRACCOGUIDA MICHELIN
Gualtiero Marchesi Carlo Cracco e Gualteri MarchesiCracco - Crippa - Lopriore - Gualterio Marchesivalerio m. visintin
L'investimento del cliente invece non è ripagato in alcun modo, a meno che quest'ultimo non si trasformi in food blogger (non servono requisiti così difficili da reperire) e da lì in poi senza faticare troppo può sperare di svoltare più di un conto di qua e di là.
Se si pensa che Visintin ha ricevuto varie minacce fisiche e legali per aver scritto, argomentando, che un piatto non gli piaceva, si può facilmente concludere che quello gastronomico non sia un ambiente sano, con tutto il rispetto per l'affidabilità e l'influenza che una testata come il Corriere della sera possa avere sui suoi lettori.
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