follemente

CIAK, MI GIRA! - “FOLLEMENTE” SUPERA ANCHE LA PROVA DEL LUNEDÌ, DI SOLITO UNA TRAGEDIA CON LE SALE DEL TUTTO VUOTE, GRAZIE A UN INCASSO DI 282 MILA EURO. POSSIAMO SCERVELLARCI TUTTI SUI MOTIVI DI QUESTO SUCCESSO, DOVUTO SIA AL GRANDE MARKETING SANREMESE, ALLA PRESENZA DI ATTORI MOLTO AMATI, MA SOPRATTUTTO ALLA LINEA AL FEMMINILE DELL’ULTIMO CINEMA ITALIANO. NON È PIÙ TEMPO PER LE STORIE GAY, FORSE PERCHÉ DI FATTO TEMATICHE MASCHILI. È COME SE IN UN MONDO POST-WOKE, LA SESSUALITÀ, LA NARRATIVA AL FEMMINILE FOSSE L'UNICO TEMA CHE VOGLIAMO VEDERE AL CINEMA E IN TV… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

FOLLEMENTE DI PAOLO GENOVESE

“FolleMente” la commedia diretta da Paolo Genovese con mezzo cinema italiano supera anche la prova del lunedì, di solito una tragedia con le sale del tutto vuote, grazie a un incasso di 282 mila euro, 42 mila spettatori per un totale di 4 milioni 360 mila euro. Possiamo scervellarci tutti sui motivi di questo successo, dovuto sia al grande marketing sanremese, alla presenza di attori molto amati, ma soprattutto alla linea al femminile dell’ultimo cinema italiano che unisce film come “C’è ancora domani” a “Diamanti”.

 

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C’è anche una linea di cinema internazionale al femminile internazionale, come abbiamo visto già a Cannes e in generale nei film ora in corsa per l’Oscar. Così si spiegano i successi di “Anora” di Sean Baker con la sua sex-worker Mikey Madison, di “The Substance” di Coralie Fargeat con la protagonista sdoppiata in due donne in lotta fra loro, di “Emilia Pérez” di Jacques Audiard, con l’unico maschio macho che si femminilizza e diventa un’eroina al femminile. Hanno avuto meno successo ma andavano nella stessa direzione anche “Babygirl”, “Maria”, “La stanza accanto”.

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Non è più tempo, lo si vedeva anche ai festival, per le storie gay, forse perché di fatto tematiche maschili, e perfino Ferzan Ozpetek ha fatto di “Diamanti” un film solo di donne con qualche maschio oggetto. E’ come se in un mondo post-woke, la sessualità, la narrativa al femminile fosse gli unici temi che vogliamo vedere al cinema e in tv.

Captain America. Brave New World

Secondo posto per il poro “Captain America:  Brave New World” con Anthony Mackie che vuole salvare il mondo da Red Hulk, giocattolone da 180 milioni di dollari, che da noi viene sbeffeggiato dalla commedia di Genovese, 77 mila euro, 10 mila spettatori e un totale di 4 milioni 867 mila euro. “Paddington in Perù” di Douglas Wilson è terzo con 37 mila euro, 6 mila spettatori e un totale di 1 milione.

 

the brutalist 2

 “The Brutalist” di Brady Corbet con Adrien Brody che, reo di aver ricostruito con l’AI la voce ungherese dei protagonisti vincerà poco e niente agli Oscar, che ieri incassa 20 mila euro con 3 mila spettatori e un totale di 1 milione 647 mila euro. Non è tanto, è vero, ma dura pure 4 ore… Quinto posto per l’anime “I colori dell’anima” con 20 mila euro. Sesto il recupero del musical-biopic “Better Man” con 12 mila euro e un totale di 631 mila euro.

Il seme del fico sacro

 

“Il seme del fico sacro” dell’iraniano dissidente Mohammad Rasoulof è settimo con 11 mila euro, e un totale di 161 mila euro. “Anora” di Sean Baker con Mikey Madison, già in profumo di Oscar come miglior film e miglior attrice, è ottavo con 10 mila euro e un totale di 753 mila euro. Il documentario musicale “Blur: To The End” è nono con 9 mila eurio e 1.024 spettatori.

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