IL CINEMA DEI GIUSTI - È TORNATO MACHETE, L’EROE PIÙ MORTIFERO, CAFONE E DIVERTENTE DEGLI ULTIMI ANNI. È UNA CAZZATONA, MA NON SI PUÒ NON AMARLO

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Marco Giusti per Dagospia

Machete Kills di Robert Rodriguez.

E' tornato Machete, l'eroe più mortifero, cafone e divertente che sia girato ultimamente per gli schermi internazionali. E' anche interpretato dall'attore più di, anzi de legno che si possa immaginare, il messicano baffuto Danny Trejo, monoespressivo, alto un cazzo e un barattolo, incapace di qualsiasi ironia e di pronunciare una frase più lunga della pur geniale "Machete non twitta" o "Machete non muore" o "Machete le ama tutte" (le donne). Per questo non possiamo non amarlo anche noi.

Ma fa benissimo il suo ideatore e regista, Robert Rodriguez, ha limitarne per questa sua seconda avventura, Machete Kills, le possibilità amatorie (ne tromba una solo con effetto grafico) e soprattutto recitative.

Non ne ha, è una figurina, un toy da mettere sull'armadietto dei ragazzacci che adorano Tarantino, Rodriguez e il cinema di genere. Meglio quindi utilizzarlo per quello che è dentro storie sempre più deliranti con incredibili guest, da Lady Gaga al suo primo film a Mel Gibson, da Antonio Banderas a Cuba Gooding jr, da Tom Savini a Charlie Sheen, che qui si fa chiamare col suo vero nome, Carlos Estevez, e riempirlo di bellissime attrici a suo fianco come Michelle Rodriguez in versione monocola, la bionda Amber Heard, Sofia Vergara che lo vuole morto e spara da un wonderbra metallico e con cazzetto-pistola con tanto di palle, Jessica Alba, che si prende subito un colpo in fronte, Alexa Vega, l'eroina della saga Spy Kids. Manca all'appello solo Lindsay Lohan.

Peccato. La storia è ormai più simile a un folle 007 anni '60 che al vecchio Machete, nato, ricordiamo, da un trailer demenziale all'interno del fallimentare progetto Grindhouse nato dalle menti malate di Tarantino e Rodriguez. Machete, dopo aver tentato di sventare una situazione di narcotraffico e aver visto la sua socia Jessica Alba eliminata da un cattivo con maschera da luchador, è arrestato dal rozzo sceriffo Doakes, William Sadler che ci fa molto rimpiangere lo sceriffo texano Earl McGraw di Michael Parks, e messo subito con un cappio al collo, tanto "Machete non muore", quando lo chiama al telefono il presidente americano in persona, cioè Charlie Sheen in versione puttaniere.

Ovviamente gli chiede di risolvere una missione impossibile. Salvare gli Stati Uniti d'America da un pazzo in Messico che ha un missiluccio a testata nucleare puntato su Washington. Machete opererà da solo, avendo come base certa Miss San Antonio, la biondissima tuttacurve Amber Heard in quel del Texas. Machete va, e scopre che la bomba, come nei film di Franco e Ciccio, la tiene a casa sua un pazzo megalomane, Demian Bichir, dalla doppia se non tripla personalità. Ma è meglio non ucciderlo, visto che attaccato al cuore ha un timer pronto a esplodere se lui morirà.

Per facilitare le cose, il pazzo tira una linguetta che darà a Machete solo 24 ore di tempo per disinnescare la bomba. Bel casino. Mettiamoci anche, sulle sue tracce, Desdemona, cioè Sofia Vergara, maitresse topona che odia i maschi, e si diverte a ucciderli, che lo vuole morto perché per colpa sua Bichir ha fatto uccidere sua figlia Cereza, cioè Vanessa Hudgens. E una specie di cacciatore di taglie, detto El Camaleon, che parlando in maniera troppo forbita semina morte sul confine con ben quattro sembianze diverse, quelle di Walt Goggins, Cuba Gooding jr, Antonio Banderas e Lady Gaga.

Dopo aver passato carambolescamente il confine assieme a Bichir, Machete scopre che non è lui il capo della folle impresa, ma un delirante guru, Luther Vox, un Mel Gibson ormai decrepito e pronto per i film di Stallone, che è addirittura pronto a partire per lo spazio dopo aver sterminato le massime potenze della terra. Un delirio come nei vecchi film di Matt Helm o di Flint.

Anche perché, come era stato preannunciato nel grandioso trailer finto che apriva il film, Machete Kills Again... In Space!, proprio lì stiamo puntando, a un finale, cioè, che lancerà il nostro eroe nello spazio per la prossima avventura. Massacrato dalla critica americana, è in realtà un gran divertimento per tutti, basta vederlo per quello che è, cioè un gioco sul cinema di genere pieno di invenzioni e battute. Una cazzatona, certo. Cosa vogliamo di più? In uscita il 7 novembre.

 

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