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IL CINEMA DEI GIUSTI – “SALI SUL TAVOLO, CHE TI LECCO LE PALLE E SI VIENE DURO NON TI SCOPO”. CI VOLEVA QUESTO SOFISTICATO, EROTICO, VIOLENTO “DREAMS”, ULTIMO FILM DEL MESSICANO MICHEL FRANCO, PER SPIEGARCI BENE I RAPPORTI TRA USA E MESSICO, TRA CAPITALISMO AMERICANO E DESIDERIO DI PASSARE LA FRONTIERA DEI RAGAZZI AL DI LÀ DEL CONFINE – E’ VERO AMORE TRA LA RICCA RAMPOLLA DI UNA FAMIGLIA MILIARDARIA, LA JENNIFER DI JESSICA CHASTAIN, E IL BEL RAGAZZO MESSICANO VENTENNE E CLANDESTINO, IL FERNANDO DI ISAAC HERNANDEZ, CHE LEI SI TROMBA CHIUSA DENTRO CASA IN QUEL DI SAN FRANCISCO?
Marco Giusti per Dagospia
“Sali sul tavolo, che ti lecco le palle e si viene duro non ti scopo”. Ci voleva questo sofisticato, erotico, violento “Dreams”, ultimo film del messicano Michel Franco, ancora in sala ma lo dovete cercare, passato in concorso a Berlino, con una strepitosa e audace Jessica Chastain e il bellissimo ballerino Isaac Hernandez sempre nudo, per spiegarci bene i rapporti tra Usa e Messico, tra capitalismo americano e desiderio di passare la frontiera dei ragazzi al di là del confine.
E’ vero amore tra la ricca rampolla non più giovanissima di una famiglia miliardaria, la Jennifer di Jessica Chastain, e il bel ragazzo messicano ventenne e clandestino, il Fernando di Isaac Hernandez, che lei si tromba chiusa dentro casa in quel di San Francisco? Di sicuro lui la fa impazzire, perché lei non lo fa nemmeno arrivare su un divano per stare più comodi.
No. Basta il tavolo di cucina. O la tromba delle scale, nella scena più scatenata del film. E pericolosa, perché le scale sono di ferro. Ma al di là del sesso, il rapporto che Jennifer, con fratello orribile e razzista, Rupert Friend e padre padrone, Marshall Bell, che elargiscono carità pelosa in Messico per scalarsela dalle tasse, e sovvenzionano i balletti a San Francisco, ha con il bel Fernando, non è altro che una chiara metafora dei rapporti che ha l’America con il Messico.
Come sappiamo dai metodi di Trump con gli immigrati, basterà chiamare l’Ice per risolvere qualsiasi questione. Che sono ben presenti anche qui in un paese non ancora trumpiano (ma quasi…). Quando, per caso, il suo rapporto con Fernando è scoperto dalla famiglia, non ci sono mezzi termini o ambiguità per risolvere la questione. Va risolta e basta.
I Dreams del titolo sono forse i sogni di rapporti civili di classe col mondo degli americani ricchi. Fernando non è neanche un povero e la mamma orgogliosamente glielo dice subito a Jennifer pazza d’amore che è andata a recuperarlo in Messico, “trovatene uno della tua età”.
O i sogni di gloria di un ballerino che vede per un attimo la fortuna nel mondo occidentale in quel di San Francisco. Ma dov’è la Green Card? La verità è che, al di là del sesso, le Jennifer americane non hanno alcuna intenzione di sporcarsi oltre che tanto con i giovani messicani che non sanno tenerselo nelle mutande.
Benissimo strutturato, diretto e interpretato, in sala in Italia in poche sale, ma merita che vi spostiate dal divano per una volta, mi ha fatto venire voglia di rivedere su Amazon lo strepitoso “Memory”, diretto l’anno prima da Michel Franco, ancora con Jessica Chastain, scombinata, con problemi di alcolismo e di una violenza subita da ragazzina, teneramente innamorata di Peter Sarsgaard, malato di demenza, che non ricorda il passato più recente, e forse proprio per questo diventa il suo uomo ideale, dolce e a sua volta innamorato.
Stavolta Jessica Chastain non è una miliardaria stronza di San Francisco, ma una donna con pesanti problemi di dipendenza, che tenta di ricostruirsi una vita con una persona ancora più scombinata di lei.
“Dreams” e “Memory”, che venne premiato a Venezia con la Coppa Volpi come miglior attore a Peter Sarsgaard, che per giunta si innamorò davvero di Jessica Chastain e lasciò per lei la moglie, Maggie Gyllenhaal, formano una coppia formidabile di film che fanno di Michel Franco un autore che sa usare il cinema sentimentale per arrivare alla critica sociale e politica e viceversa.
Apparentemente semplice, il suo è un cinema che evita qualsiasi ridondanza e effetto facile. Ma offre ai suoi bravissimi attori la possibilità di costruire personaggi memorabili quasi senza battute. “Dreams” lo trovate nelle sale d’essai italiane.
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