FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE…
MORALE DELLA FAVA: CALTAGIRONE E MILLERI RISCHIANO DI DOVER APRIRE IL PORTAFOGLI – LA CONSOB POTREBBE OBBLIGARE I DUE “CONCERTISTI” A VERSARE UN "CONGUAGLIO" TRA IL PREZZO DI UN'OPA CASH E IL VALORE DELLE AZIONI MPS OFFERTE IN CAMBIO PER LA SCALATA A MEDIOBANCA. ANCORA PIÙ ESOSA SAREBBE LA RICHIESTA DI LANCIARE UN'OPA SULL'INTERO CAPITALE DI GENERALI (DOVREBBERO SGANCIARE PIÙ DI 35 MILIARDI) – LA BCE POTREBBE IMPORRE A DELFIN E “CALTA” GLI OBBLIGHI DI CAPITALE DELLE HOLDING BANCARIE, MOLTO PIÙ STRINGENTI DI QUELLI ATTUALI – L’IPOTESI DEL CONGELAMENTO DEL DIRITTO DI VOTO IN GENERALI…
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FRANCESCO MILLERI
INDAGINI, RISCHIO OPA E LITI TRA I DEL VECCHIO. PERCHÉ LA PARTITA SU GENERALI SI È RIAPERTA
Estratto dell’articolo di Vittorio Malagutti per “Domani”
[…] adesso prende consistenza anche l’ipotesi che la Consob […] potrebbe obbligare Caltagirone e soci a lanciare un’opa sull’intero capitale di Generali. Al momento, sommando la quota del costruttore ed editore romano a quelle di Mps-Mediobanca e di Delfin, si arriva al 29,5 per cento. E visto che le Generali valgono in Borsa 52 miliardi, in caso di offerta obbligatoria l’esborso per i presunti concertisti potrebbe superare i 35 miliardi. […]
L’OBBLIGO DI UN’OPA IN CONTANTI E LE VALUTAZIONI DELLA BCE. LA BORSA SPAVENTATA DALL’INCHIESTA
Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
[…] tutti nella comunità finanziaria si domandano cosa potrà succedere di concreto adesso, come conseguenza dell'iniziativa della procura. In particolare i fari sono accesi in direzione della Consob e della Bce, destinatarie al pari della procura di Milano degli esposti effettuati in primavera da Mediobanca per cercare di stimolare un intervento contro l'Ops lanciata da Luigi Lovaglio.
La domanda è: Consob e Bce potrebbero muoversi adesso a valle dell'inchiesta della procura che peraltro è ancora in corso? La risposta è sì perché potrebbero raggiungere delle determinazioni autonome dall'andamento del procedimento penale.
Se la Commissione dovesse riscontrare, come fa la procura nel suo decreto di perquisizione, che «è stato violato l'obbligo di Opa totalitaria stabilito dall'art. 196 Tuf per il superamento della soglia del 25% in una società quotata, da parte di più soggetti che operano in concerto», potrebbe obbligare i concertisti a lanciare un'Opa obbligatoria in contanti.
paolo savona foto di bacco (3)
Poiché Mps l'ha già lanciata ottenendo in cambio l'86% delle azioni Mediobanca, si dovrebbe andare a calcolare la differenza tra il prezzo dell'Opa cash e il valore delle azioni Mps offerte in cambio. E procedere a un eventuale conguaglio.
Inoltre l'Opa cash dovrebbe essere lanciata sul restante 14% di azioni Mediobanca ancora presenti sul mercato. L'Opa dovrebbero lanciarla in solido i concertisti Delfin e Caltagirone dal momento in cui insieme hanno superato la soglia del 25% del capitale Mediobanca.
Il 25% è la soglia che fa testo anche se tra poco potrebbe essere modificato il Tuf (testo unico della finanza) per portarla al 30%.
L'8 marzo scadrà il mandato settennale di Paolo Savona a presidente della Consob, quindi bisognerà vedere se l'authority vorrà imbarcarsi in una delibera così delicata con il proprio presidente in scadenza.
[…] La seconda potenziale conseguenza per gli scalatori di Mediobanca […] riguarda il loro rapporto con la Bce. Sia Delfin che Caltagirone sono stati autorizzati dall'autorità di Vigilanza ad arrivare al 20% di Mps senza però prenderne il controllo, in quanto non hanno i requisiti di capitale per essere considerati holding bancaria.
christine lagarde al mercato sant ambrogio a firenze 8
Ma se la Bce ritenesse, alla luce delle carte della procura, che i due soggetti controllano Mps, potrebbe imporre gli obblighi di capitale tipici delle holding bancarie. Che sono molto più stringenti di quelli previsti per le imprese non bancarie.
Altre fattispecie di potenziali conseguenze riguardano il congelamento del diritto di voto, come auspicato dal responsabile politico di Azione Osvaldo Napoli, per il 13% delle azioni Generali che Mediobanca ha in portafoglio, visto che la compagnia di Trieste è considerata dai pm l'obbiettivo ultimo del disegno messo in atto dai concertisti.
Lovaglio, Nagel, Caltagirone, Milleri
GIANCARLO GIORGETTI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE
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