
DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI…
S.N. per "La Stampa"
George Clooney si toglie i sassolini dalla scarpa. E sono macigni. Basta buonismi e basta c'eravamo tanto amati. Ora il divo noto per la sua diplomazia, esce allo scoperto e sono mazzate. Si scopre così che ha antipatia forte per Russell Crowe e che DiCaprio gli dà sui nervi. A uscirne indenne è solo il suo amico del cuore, Brad Pitt, per il quale continua ad avere parole di elogio.
Dunque, svestiti i panni del bravo ragazzo, il divo che ama contornarsi di colleghi e che tra le star hollywoodiane sembrava il più condiscendente, indossa i panni del guastatore. Il cinquantaduenne attore, infatti, in un'intervista a "Esquire", ha detto la sua su alcuni colleghi, a cominciare da Russell Crowe. Quest'ultimo però se l'è cercata perché tempo addietro sempre in un'intervista, aveva definito Clooney con il non simpatico epiteto di "venduto".
«La verità - ribatte piccato Clooney - è che Crowe mi ha spedito un libro di poesia in segno di pace, dicendo che il suo discorso era stato travisato. Resta che è stato lui ad attaccarmi per primo. Ma chi pensa di essere? à un aspirante Frank Sinatra. Mi ha davvero scocciato». Clooney si è inoltre preso gioco delle velleità musicali del collega che canta nella band 30 Odd Foot of Grunts.
Ma non è finita qui, George ha parole taglienti anche per Leonardo DiCaprio: «Non ho mai avuto un buon rapporto con lui - spiega, raccontando poi un aneddoto curioso -. Durante una partita di basket era assurda la discrepanza che c'era tra la qualità del suo gioco e i commenti fieri dei suoi amici. Questo episodio mi ha ricordato quanto è importante avere qualcuno nella vita che ti dice la verità . E lui intorno a sé ha poche persone sincere». Va detto che quella partita fu vinta dalla squadra di Clooney per 11 a 0.
E appunto, l'unico a salvarsi dal «gioco della torre» di Clooney sembra il suo amico Brad Pitt: «à senza dubbio l'attore di maggior successo al mondo, anche se cerca sempre di essere modesto. Ho una grande ammirazione per lui».
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