COLDIRETTI: IL MALTEMPO CAMBIA LE VACANZE DI UN ITALIANO SU 4 - IL 16% NON È PROPRIO PARTITO, IL 5% SI È LIMITATO A CAMBIARE DESTINAZIONE, IL 3% HA ACCORCIATO O RITARDATO LE VACANZE

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Ansa.it

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Il maltempo ha cambiato il programma delle vacanze estive di piu' di un italiano su quattro (27 per cento). E' quanto emerge da un sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it dal quale si evidenzia il pesante impatto sulle partenze di una stagione del tutto anomala al punto di vista climatico. Dalle indicazioni che vengono dall'indagine on line - sottolinea la Coldiretti - "il 16 per cento non è proprio partito per colpa di fulmini e saette che hanno funestato i mesi di giugno e luglio, il 5 per cento si è limitato a cambiare destinazione, il 3 per cento ha tagliato la durata delle ferie ed una analoga percentuale ha invece semplicemente rimandato la partenza".

 

Un comportamento che ha avuto "un impatto devastante dal punto di vista economico ed occupazionale che - sottolinea la Coldiretti - ha coinvolto tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture turistiche come cuochi, camerieri, addetti all'accoglienza, all'informazione, ai servizi e all'assistenza alla clientela". A causa dell'impatto sui consumi è stata colpita anche la filiera agroalimentare dalla tavola al campo dove a rischio sono i lavoratori stagionali impegnati nella raccolta della frutta, con perdite complessive stimate già pari al miliardo.

 

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L'impatto delle mancate partenze ha pesato soprattutto - continua la Coldiretti - sul turismo balneare facendo registrare, specialmente a luglio, un calo di presenze di oltre il 30 per cento sulle spiagge mentre quello della montagna ha resistito meglio con punte negative pero' del 15/20 per cento. A dare un po' di ossigeno in questo caso - precisa la Coldiretti - è stato il flusso di vacanzieri appassionati nella raccolta dei funghi che quest'anno registra una impennata proprio grazie alla pioggia con raccolti abbondanti e anticipati.

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L'indagine Coldiretti/Ixè indica che circa 13 milioni di italiani hanno deciso di partire ad agosto che tradizionalmente rappresenta il mese preferito dagli italiani in vacanza ma buone speranze si hanno anche per settembre, scelto invece da chi ama la tranquillità soprattutto nelle campagne dove si stima un aumento rispetto allo scorso anno.

 

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Il 27/o luglio più piovoso dal 1800 ad oggi  
Il luglio 2014 segna un +73% rispetto alle precipitazioni medie di luglio sul periodo 1971-2000 - che viene convenzionalmente assunto quale periodo di riferimento - il 27/o più piovoso dal 1800 ad oggi. Lo attestano i dati dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Bologna, la cui Banca dati climatologici omologa le serie storiche degli ultimi duecento anni. La lunga sequenza di perturbazioni che ha colpito il nostro paese, spiega il Cnr, ha fatto registrare nel mese scorso precipitazioni di gran lunga superiori alla norma e temperature inferiori alla media.

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A livello nazionale, maggiormente colpita risulta l'Italia centro-settentrionale: dalla Toscana in su, infatti, le precipitazioni cadute a luglio 2014 sono risultate essere oltre il doppio del normale (localmente, tra alta Toscana, levante ligure ed Emilia occidentale, anche il triplo), risultando per questa zona il 13/o mese di luglio più piovoso dal 1800 ad oggi: era dal 1932 che non pioveva tanto (allora le precipitazioni furono 2 volte e mezzo il normale).

 

Oltre alle abbondanti precipitazioni, il mese appena concluso ha fatto registrare anche temperature piuttosto fresche, chiudendo con un'anomalia di circa mezzo grado sotto la media del periodo 1971-2000 (88 mesi di luglio sono risultati più caldi dal 1800 ad oggi). Per trovare anomalie più basse a luglio - conclude il Consiglio nazionale delle ricerche - occorre andare indietro agli anni '90: i mesi di luglio del 1996 e del 1993 furono infatti più freddi di quello di quest'anno