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Pierluigi Panza su “Corriere Veneto”
Settimana scorsa alla Calcografia Nazionale di Roma, e a settembre all'Accademia Reale di Stoccolma, gli esperti di Giovan Battista Piranesi si sono dati appuntamento per presentare nuovi studi in vista del 2020, terzo centenario dalla nascita dell’artista. In attesa che anche Venezia si attivi per quella data – la Fondazione Cini ha realizzato importanti mostre negli anni Settanta con Alessandro Bettagno e tre anni fa con Adam Lowe e John Wilton Ely, - c’è un compito che la futura amministrazione di Ca’ Farsetti potrebbe darsi: conferire la cittadinanza veneziana al “Mozart delle rovine”, che si può dire nato a Venezia e non a Mogliano.
La tradizione secondo la quale Giovan Battista Piranesi sarebbe nato a Mogliano Veneto non si basa su documenti, ma principalmente sulla biografia scritta dall’architetto francese Jacques-Guillaume Legrande (“Notice historique sur la vie et les ouvrages de J.B.Piranesi”) intorno al 1801 sulla base di confidenze del figlio dell’incisore, Francesco, esule a Parigi. Ma la memoria di Francesco, anche per altri aspetti, è sempre stata piuttosto ballerina. La tesi della nascita a Mogliano, tuttavia, è sempre stata accettata e accompagnata da argomentazioni poco verificabili (la famiglia si trovava “di passaggio” a Mogliano; addirittura “in villeggiatura”).
Ma i documenti dicono un’altra cosa.
Piranesi era figlio del tagliapietre Anzolo detto l’“orbo celega” (1683–1755), ovvero il “passerotto cieco”, il quale, a sua volta, era figlio di un barcarolo, Giacomo, sempre veneziano. Ovviamente, come dice il nome, erano originari di Pirano nell’Istria. Sua madre, Laura Lucchesi, era sorella di un noto architetto, Matteo, pure lui veneziano, che lavorava per la magistratura alle acque. Anzolo e Laura si sposarono il 12 luglio 1711 a Venezia.
autoritratto come bacco di caravaggio
Oltre a Giovan Battista, ebbero altri undici figli, quasi tutti morti in fasce o giovani. Valentina e Regina furono le uniche femmine che raggiunsero un’età adulta e si sposarono, Valentino Domenico divenne certosino con il nome di don Luigi. Una famiglia abbastanza povera, basti pensare che, alla morte, il padre aveva in casa giusto un tavolino, due “stramazzi” per dormire, tre “cussini di pagliazo”, scaldaletti, candelieri, tovagliate e poco altro.
Una famiglia che viveva a Ca’ Barozzi, di fianco al campo dove c’è l’hotel Europa & Regina e dove ancora oggi non c’è targa o traccia di questa presenza. Campo e Calle Barozzi sono nella parrocchia di San Moisé. Infatti, il primo documento che abbiamo sulla vita di Piranesi è l’atto di battesimo (scoperto da Luigi Moretti) , sacramento celebrato nella chiesa di San Moisé. L’atto dice questo: l’8 novembre “anno Domini 1720”, nella parrocchia di San Moisé di Venezia, da don Carlo Offreddi viene battezzato Giovanni Battista “di quattro dì”, ovvero nato quattro giorni prima, il 4 novembre. Suo padrino è un nobil uomo veneziano di nome Giovanni Vidman. La madrina tale Maddalena della parrocchia di San Zobenigo, la levatrice.
L’ambito famigliare in cui nasce Giovan Battista è dunque compreso in pochi metri: calle Barozzi e la chiesa di San Moisé (di fianco all’hotel Bauer). Com’è pensabile che un tagliapietre veneziano, di famiglia veneziana, abitante a pochi metri dalla chiesa dove i figli vengono battezzati appena nati abbia fatto nascere un figlio a Mogliano? In nessun scritto di Giovan Battista adulto compare citata la città di Mogliano né in alcun documento legato alla sua morte. Anche Venezia, a dire il vero, è poco presente e citata con amarezza: dopo il suo primo soggiorno romano nel 1740, Piranesi tornò solo due volte a Venezia.
giovanni battista piranesi river nile
Roma ha posto una targa su Palazzo Tomati in via Sistina, dove il grande veneziano avviò una delle botteghe d’arte più famose dei suoi tempi e morì nel 1778. Venezia nulla. Eppure, nell’Europa cristiana è l’atto di battesimo il documento che fissa il luogo di nascita di un individuo, poiché altra traccia non c’è di conferma. E il battesimo di Giovan Battista avviene a Venezia. Quando è stato trovato l’atto di Battesimo di Caravaggio¸ avvenuto a Milano il 30 settembre del 1571 nella chiesa di Santo Stefano in Brolo, il luogo di nascita del grande pittore è stato “spostato” da Caravaggio – dove pure la famiglia Merisi dimorò – a Milano. Farlo anche per Piranesi?
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