RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Articoli correlati
LA RAI HA DECISO DI NON COMPRARE PIU I DIRITTI DELLE PARTITE DI SERIE A PER \'90ESIMO MINUTO\'
Estratto dell’articolo di Luigi Panella per “la Repubblica”
L’era della pay tv, del calcio spalmato in giorni e orari diversi, lo aveva già fatto diventare un pianerottolo, sia pur suggestivo, dell’immenso edificio del pianeta calcio e tv. Da oggi Novantesimo minuto vivrà solo di ricordi. La Rai lo terrà in piedi sabato e lunedì sera, ma della trasmissione che ha segnato un’epoca di sport e società, quella della domenica pomeriggio, non resterà nulla.
Un highlander che ci lascia dopo essere sopravvissuto ai diritti tv passati a Mediaset, quando fu capace di rigenerarsi anche con la sola Serie B al punto da farla sembrare il campionato più bello del mondo. In onda, persino quando i tecnici, scioperanti inamovibili, non avevano fatto arrivare in redazione nemmeno un’immagine.
Successe due volte, nel 1975 e nel 1987, eppure andò in onda, con le partite raccontate come una favola illustrata da qualche foto presa qua e là. Alla fine però Novantesimo si è arreso. Piegato dalla mancanza del suo carburante, il calcio. Una partita dalle 12,30, una o due alle 15, e spesso neanche di primo livello. E con l’aggravante di un’altra, quella delle 18, a fare concorrenza sleale.
Cala il sipario dopo 54 anni. Si era alzato nel settembre del 1970 da una idea di Maurizio Barendson e Paolo Valenti. La sigla più famosa, con la tipica musichetta, mostrava una curva dello stadio Olimpico che si riempiva gradualmente.
[…] La forza di Novantesimo era nelle immagini in anteprima, ma anche nella personalità dei giornalisti, identificati fatalmente con le squadre che seguivano. Perché se Paolo Valenti era stato straordinario a non far mai trapelare la sua fede calcistica […], per gli altri si era creata una simbiosi. Quando c’era da commentare l’Ascoli di Carlo Mazzone e Costantino Rozzi, il presidente dagli scaramantici calzini rossi, il volto era Tonino Carino con il suo aspetto timido e gentile e forse per questo diventato star assoluta.
Se Antognoni segnava su punizione il cantore era Marcello Giannini, mentre dall’Olimpico illustrava Giampiero Galeazzi (che poi sarebbe diventato il conduttore). Infinite schegge della memoria. […]
daniele adani a 90esimo minutopaolo valenti 90 minuto paolo valenti 90 minuto
Ultimi Dagoreport
FLASH! - LA GIORNALISTA E CONDUTTRICE DI CANALE5 SIMONA BRANCHETTI, STIMATA PROFESSIONALMENTE DA…
DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
FLASH! - AVVISATE CASTAGNA, GIORGETTI, FAZZOLARI, MILLERI E CALTAGIRONE: UNICREDIT PASSA ALL'AZIONE …
DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E…
DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO,…