
DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO…
GIORGIA MELONI NON HA VOTATO PER URSULA PUR DI NON SGANCIARSI DAI SOVRANISTI CHE PUNTANO SUL RITORNO DI TRUMP ALLA CASA BIANCA - IL “CORRIERE”: “È UNA SCELTA IDENTITARIA PIENA DI RISCHI. IL PROBLEMA VERO È CHE IN QUESTO MODO L’ITALIA SI TAGLIA FUORI DALLA CABINA DI REGIA, DOVE LA FRAGILITÀ POLITICA DI MOLTI GOVERNI, DALLA GERMANIA ALLA FRANCIA, CI OFFRIVA SPAZIO DI MANOVRA. SI TRATTAVA DI INCIDERE SU UN PROGRAMMA CHE VON DER LEYEN APPARE INTENZIONATA A REALIZZARE, CON O SENZA TRUMP. IL QUALE FORSE VINCERÀ. MA COME DICE L’ADAGIO, STAI ATTENTO A CIÒ CHE DESIDERI, PERCHÉ POTRESTI OTTENERLO…”
Estratto dell’articolo di Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”
Cosa c’entrano le fucilate di Butler contro Donald Trump con il voto contrario a Ursula von der Leyen dei deputati di Giorgia Meloni a Strasburgo? Molto, probabilmente tutto. […] la presidente del Consiglio ha deciso di tenersi fuori. «Messa di fronte a un bivio, Meloni ha deciso di non varcare il Rubicone», dice un’autorevole fonte europea. Ha scelto, cioè di non entrare definitiva-mente nel mainstream europeo, pur di non sganciarsi dal fronte sovranista che ha puntato tutto sull’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca.
ursula von der leyen giorgia meloni g7 borgo egnazia
Detto altrimenti, nel momento in cui l’attentato della Pennsylvania sembra rendere inevitabile questo scenario, Meloni «non ha voluto lasciare Trump a Orbán e Kaczynski».
È una scelta identitaria piena di rischi e incognite. Non solo e non tanto nella partita dei commissari: l’Italia resta l’Italia e comunque alla persona designata da Roma von der Leyen affiderà un portafoglio significativo, anche se non c’è più spazio per una vicepresidenza esecutiva.
Il problema vero è che in questo modo l’Italia si taglia fuori dalla cabina di regia, dove invece la fragilità politica di molti governi europei, dalla Germania alla Francia, ci offriva spazio di manovra. E non è solo una questione di prestigio, ma di capacità di incidere su un programma che von der Leyen appare intenzionata a realizzare, con o senza Trump. Il quale forse vincerà. Ma come dice l’adagio, stai attento a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo.
DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO…
A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE…
DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È…
DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E…
DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO…
DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È…