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Stefano Landi per il “Corriere della Sera”
La dolce vita del nuovo millennio: a colori e in alta definizione. Fuori dal mito, nessuna pietà. La dura febbre hollywoodiana da remake colpirà ancora. Anche il capolavoro di Federico Fellini avrà una seconda vita cinematografica. Pallida imitazione o restyling generazionale di mitologia formato grande schermo? Dopo varie proposte considerate indecenti in passato, la famiglia Fellini ha dato lo storico via libera.
ANITA EKBERG NE LA DOLCE VITA DA CHI
«Perché sarebbe interessante rivedere il film oggi, ambientato nella società contemporanea», ha commentato Francesca Fabbri Fellini, nipote e ultima discendente del regista. Così è nato un primo accordo con la società Ldm dell’italiano Daniele Di Lorenzo, che ha poi sottoscritto la co-produzione con la casa italo-americana Ambi, che si occuperà anche della distribuzione mondiale del film.
«Considerando l’eredità culturale italiana in comune, il profondo apprezzamento e la comprensione delle opere di mio zio Federico, non ci potrebbe essere un allineamento migliore per questo progetto per valutare proposte di remake, prequel, sequel o reinterpretazioni varie.
Ma noi della famiglia Fellini avevamo bisogno di produttori davvero speciali e delle circostanze giuste per convincerci a cedere i diritti», ha spiegato la nipote del regista riminese, tranquillizzata dagli elementi artistici messi sul banco dalla squadra di produttori. «La nostra visione è quella di una storia contemporanea, altrettanto commerciale, iconica e degna di riconoscimenti artistici come l’originale. Tutti gli elementi che hanno reso La dolce vita un classico rimarranno ingredienti anche del nuovo film», ha spiegato Monika Bacardi di Ambi.
La notizia, battuta dai siti web hollywoodiani, Variety e Hollywood Reporter (sorprendendo per i tempi anche Ldm) ha scatenato centinaia di reazioni in Rete. Di chi teme la dolce morte di uno dei ricordi cinematografici più indelebili. Di vedere colorata la propria pellicola in bianco e nero e magari vederla esportata a Dubai o in altri posti dove la vita negli anni si è fatta più dolce.
scene del film \"La Dolce vita\"
Sarà dura trovare un nuovo Mastroianni e una novella diva Ekberg. La poltrona di regista è momentaneamente libera e sul cast si fanno solo supposizioni. ma i produttori garantiscono che i casting si stanno svolgendo nel gotha hollywoodiano. Il film di Fellini fu un’icona che incantò il mondo, ispirando generazioni di imitatori dietro la macchina da presa. Secondo gli accordi la pellicola sarà girata Roma. Gli autori troveranno una città diversamente corrotta ma comunque persa nei suoi stessi vizi. Troveranno pure la Fontana di Trevi parecchio acciaccata, sotto restauri fino a autunno inoltrato. Per tuffarsi bisognerà aspettare. Anche se il primo ciak è in calendario molto presto.
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