cristina plevani

“FACCIO LA CASSIERA. E ALLORA?” - CRISTINA PLEVANI SI CONFESSA E ATTACCA TUTTI: “QUESTO CLAMORE, MI FA SORRIDERE: NON ANDARE IN TV NON FA DI ME UNA PERSONA DI SERIE B - I SOLDI? A DIFFERENZA DEGLI ALTRI, SON STATA LA MENO FURBA DI TUTTI AVENDO RIFIUTATO TUTTE LE SAGRE E FESTE DI PIAZZA IN CIRCOLAZIONE. LA POPOLARITA’ PUO’ ESSERE PERICOLOSA SE NON HAI BASI SOLIDE E UN CARATTERE FORTE. ROCCO CASALINO? E’ UNO CHE…” - VIDEO!

 

 

Alessio Poeta per http://www.gay.it

 

cristina plevani

Non ama ricordare Taricone, detesta il contatto fisico, non sopporta i selfie e non ama essere riconosciuta. Sono passati ben diciassette anni dalla sua partecipazione al primo Grande Fratello e oggi, Cristina Plevani torna nuovamente a far parlare di sé per una scelta, a detta di molti, insolita. Abbandonato il mondo dei lustrini e delle paillettes, la prima vincitrice di un reality in Italia, diventa cassiera di un supermercato.

 

E mentre sui social qualcuno parte con il solito gioco al massacro, l’ex bagnina di Iseo parla, per la prima volta, della sua nuova vita, dei suoi detrattori, dei soldi vinti, della popolarità persa, di quella ritrovata e di quel mondo televisivo che oggi, tutto sommato, non le manca proprio più.

 

Dal Grande Fratello alla Grande Distribuzione…

La verità? Tutto questo clamore, a me, fa sorridere, ma allo stesso momento mi lusinga molto. Il fatto di non essere più in video e di avere ancora così tanta attenzione mi fa sentire, bonariamente parlando, importante. Non andare in Tv non fa di me una persona di Serie B come in molti stanno cercando di farmi passare.

 

Di chi stiamo parlando?

cristina plevani e il cast del primo grande fratello

Dei giornalisti che creano titoli ad effetto per sminuirmi, e dell’utente medio che, sui social, dice la qualunque. C’è gente che mi critica, così, tanto per e poi c’è gente che mi elogia, ma che poi critica, a sua volta, tutti quelli che stanno in Tv. Ho lavorato come bagnina, come istruttrice di fitness e ho gestito anche un campeggio, ma quello a quanto pare non ha mai fatto notizia. Quest’estate, ad esempio, scrissero: “Cristina Plevani: dalle Stelle, alle Stalle!”

 

Ma perché tutta questa polemica intorno alla tua nuova professione?

Tutto è partito dal mio Facebook. Avevo scritto un post dove raccontavo che molta gente, mentre lavoro, non fa altro che bisbigliare. Ho sentito qualcuno che ha detto: “Guarda che fine che ha fatto quella lì” come se svolgere la mansione di cassiera sia un lavoro da sfigati, o da persone alla canna del gas. È come se la gente godesse nel vederti non più in Tv.

cristina plevani

 

E come vivi questo cambiamento radicale: da star del piccolo schermo, a cassiera?

Io non sto vivendo affatto male. Non avrò uno status sociale, ma non ho neanche un codice a barre che mi identifica in qualcosa. Ho fatto e faccio tante cose, se poi la Tv chiama, rispondo, ma se non chiama, non mi ammazzo di sicuro.

 

Non rimpiangi neanche per un secondo il mondo dello spettacolo?

Non rimpiango nulla, ma se mi chiamassero, anche per fare delle televendite, come feci già nel 2004, le rifarei tranquillamente. Farei anche entrambe le cose, se solo me ne venisse data la possibilità.

 

Che ricordo hai di quel periodo lì?

Oggi parlo con diciassette anni in più e di conseguenza con un’altra maturità, ma posso dirti tranquillamente che non mi son goduta a pieno quel periodo lì. Ricordo solamente che non ero pronta ad affrontare quel caos mediatico che mi ha accompagnato per tanto tempo e che ho perso tanti treni. Se avessi già fatto la seconda edizione, sarei arrivata più preparata anche una volta uscita.

cristina plevani

 

In che senso?

Beh, in termini di agenzie, sponsor, piuttosto che di serate una volta uscita. Io non ne sapevo nulla, venendo da tutt’altro mondo.

 

Che cifre giravano, ai tempi, intorno ad una tua apparizione?

La gente crede che abbia guadagnato i miliardi, ma non è così. Io, a differenza degli altri, son stata la meno furba di tutti avendo rifiutato tutte le sagre e feste di piazza in circolazione. Le serate nei locali non le gestivo io e, sicuramente, mi avranno fregato alla grande. Ai tempi vinsi duecentocinquanta milioni delle vecchie lire che, con l’anno nuovo e l’arrivo dell’euro, son diventati la metà. Qualcuno mi chiede, ogni tanto, il motivo per il quale non abbia aperto qualcosa di mio, ma in Italia, con tutte le tasse che ci sono, è impensabile.

cristina plevani

 

Marina La Rosa, in un’intervista al sottoscritto, disse: “Tutti erano pazzi di me, ma mai nessuno si chiedeva chi diavolo fosse quella ragazzina lì”. Potresti tranquillamente affermarlo anche tu?

La gente, a distanza di anni, ha ancora la presunzione di conoscermi perfettamente. C’è ancora gente che crede di sapere come son fatta io, solo perché sono stata per cento giorni, h24, davanti le telecamere. Diciamo che di me nessuno si chiedeva chi fossi, perché credeva già di saperlo, ecco.

 

E chi era, invece, Cristina Plevani?

Quella che è oggi, con la differenza che oggi sono più consapevole di quella che sono.

 

È stata una tua scelta quella di sparire dalla scatola nera?

Non del tutto. Sono stata concreta, più che altro.

 

taricone cristina plevani primo grande fratello

Prego?

Non arrivando più grandi proposte lavorative mi sono rimboccata le maniche. E visto che sono un bagnina, ho sfruttato quel brevetto per diventare insegnante. Vivo ad Iseo, dove due estati fa ci fu l’installazione ‘The Floating Piers’ di Christo, e in quella zona tra lago e piscine, lavoro tantissimo. In fondo, non guadagnerò tanto, ma ho la fortuna di lavorare in costume, ciabatte, sotto al sole e sempre con una bella vista.

 

Possibile che non ti abbiano più offerto altri reality?

No.

 

CRISTINA PLEVANI

Visto il successo di quest’ultima edizione, parteciperesti oggi al Grande Fratello Vip?

In verità, mi son proposta per la prima edizione. Mi presentai per il provino, ma poi mi dissero di non voler inserire altri personaggi del mondo del GF, perché già consci di quel meccanismo lì.

 

Si parla sempre più di molestie. Tu, nel tuo momento di massima esposizione, ne hai mai ricevute?

No! O sono un cesso di donna, o più semplicemente sono stata molto fortunata.

 

Quando qualcuno ti riconosce, a distanza di ben diciassette anni, come reagisci?

Male, malissimo, perché sono molto chiusa. Al supermercato, quando mi chiedono se son io quella vista in Tv, posso non rispondere perché sto lavorando, ma quando giro per la strada e mi sento molto osservata, cambio strada. Gli occhi addosso, oggi, mi danno ansia. Sono una che mette un muro, con gli altri, se non ho confidenza. Per gli altri sarò una stronza, ma son fatta così.

 

CRISTINA PLEVANI

Anche ai tempi lo eri?

Sì! Odiavo, ed odio ancora oggi, l’invadenza e non amo il contatto fisico.

 

Ti sei mai negata ad un fan?

Se mi chiedi se ho rifiutato una foto, o un autografo, posso tranquillamente dirti che sarà sicuramente capitato. Io non ho mai chiesto autografi e foto a nessuno e non capivo perché gli altri dovessero farlo con me. Non ho mai capito, non essendomi mai sentita un personaggio, del perché la gente si affezionasse così tanto a qualcuno, senza aver fatto nulla di artistico.

 

La popolarità, soprattutto quel tipo di popolarità che tu e pochi altri avete avuto, può essere pericolosa?

Sì, soprattutto se non hai delle basi solide e un carattere forte. Se non si stava attenti, si rischiava il delirio di onnipotenza e frasi del tipo: “lei non sa chi sono io!”.

 

Tu quel delirio l’hai mai avuto?

CRISTINA PLEVANI

Spero di no, e laddove l’avessi avuto con qualcuno, chiedo scusa sin da ora. Non era facile avere i piedi per terra, soprattutto perché erano gli altri a non volere che tu ce li mettessi. Io sono stata fortunata perché, mentre in giro per l’Italia ero osannata ovunque, ad Iseo mai nessuno mi ha mai dato troppe attenzioni.

 

Oggi senti ancora qualcuno dei tuoi ex coinquilini?

Qualche scambio di messaggi con Lorenzo Battistello, Marina La Rosa e Salvo Veneziano, ma niente di così morboso.

 

Rocco Casalino e Roberta Beta hanno tentato la carta della politica. Tu ci hai mai pensato?

No, anche perché non ne sarei in grado e poi, a dirla tutta, non mi è stato nemmeno mai proposto. Rocco è un ragazzo molto intelligente che, dove vuole, arriva. Roberta, invece, so che è stata meno fortunata a Roma. La verità è che noi di quel reality lì, non abbiamo credibilità. C’è poco da fare. Pagheremo a vita lo scotto di aver partecipato al primo Grande Fratello.

 

CRISTINA PLEVANI

Quando ti chiedono un ricordo di Pietro Taricone, come ci si sente?

Mi lascia indifferente, ma solo perché ci sono abituata. Non mi piace parlarne perché Pietro è in cielo e le uniche persone che devono ricordarlo sono la sua famiglia.

CRISTINA PLEVANI