DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA…
1. CAINANI AMARI...
Sul Colle più alto Re Giorgio è tornato a travestirsi da Morfeo. E ora, con l'aiuto di 10 piccoli saggi pifferai, guiderà i partiti fuori dalla crisi e dove vuole lui: verso un governino del presidente, con tanto di programma predigerito (dai piccoli saggi stessi).
E se i partiti dovessero continuare a fare i capricci, tra 15 giorni Morfeo potrà puntare l'arma finale: il passaggio della faccenda al successore, il quale ha il potere di minacciare lo scioglimento delle Camere (Napo no, perché è nel semestre bianco). I partiti per altro, hanno tutto l'interesse di lasciar lavorare i 10 piccoli saggi (al di là delle schermaglie di ieri) per potersi concentrare sulla scelta del futuro presidente della Repubblica. Che ormai conta più dei premier, visto come Re Giorgio ne ha dilatato i poteri.
"Oggi Napolitano convoca i saggi. âTimori infondati, tempi limitati'. La road map del presidente per arrivare al nuovo incarico. Venti giorni in modo da trovare la quadra su un programma di governo condiviso. In caso contrario la palla passerà al suo successore" (Messaggero, pp. 2-3). Come Dagoriportato ieri, il lavoro dei 10 Grandi Puffi rischia di far scadere la tregua giudiziaria ottenuta dal Banana e brucia i tempi di un eventuale voto a giugno.
Sul Corriere, non a caso, "Ma il Pdl vuole dimezzare i tempi. Berlusconi: una trappola. Alfano: consultazioni subito o voto a giugno. âIl Pd potrebbe approfittarne per tentare un accordo con i grillini su Prodi al Quirinale" (p. 5). Il retroscena di Repubblica, "Berlusconi pronto a rovesciare il tavolo per paura di perdere la battaglia del Colle" (p. 3). Sulla Stampa, "Berlusconi teme l'inganno e pensa alle urne. Si agita lo spauracchio di un governo tecnico controllato da Pd e Grillo" (p. 5)
2. RE GIORGIO SLURP SLURP...
"Ma le cancellerie plaudono ai saggi e al governo Monti. âRoma rischiava la deriva'. Le mosse di Napolitano apprezzate oltreconfine. Una conferma che l'Italia intende cercare soluzioni alla crisi nell'ambito delle logiche comunitarie" (Repubblica, p. 11). Indovini poi il lettore, con strumenti propri, quali siano le "logiche comunitarie".
3. QUIRINAL PARTY...
Giornale in massima allerta: "Il Pd e Grillo vogliono rifilarci Prodi. L'elezione al Senato ha sancito che tra democratici e Cinque Stelle può esserci feeling: possibile l'inciucio per il Colle" (p. 1). Anche il Corriere sente odore di Mortadella: "Bersani, la carta di Prodi per evitare le larghe intese. Il segretario cerca di uscire dall'angolo e punta sull'ex premier per il nuovo Quirinale. Si discute anche sui nomi di Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky" (p.6).
Il Cetriolo quotidiano (p. 6) ragiona sui possibili accordi. Centrosinistra da solo: Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà e Salvatore Settis. Centrosinistra-Pdl: Franco Marini e Giuliano Amato. Centrosinistra-Monti: Ignazio Visco o Frabrizio Saccomanni.
4. AGENZIA MASTIKAZZI...
"I giorni amari di Napolitano" (Corriere, p. 1).
5. FREE MARCHETT...
Imperdibile intervista del Corrierone a Mario Orfeo, direttore del Tg1. "Senza partiti di riferimento il Tg1 lavora meglio'. Orfeo: due telefonate da Berlusconi, zero da Bersani. E gli ascolti sono cresciuti" (p. 8). Splendido questo scambio. Domanda: Dicono che il Pdl si senta sottodimensionato nell'equilibrio degli incarichi al Tg1. Si parla di mal di pancia, come si dice alla Rai. Risposta dell'Orfeo: "Ignoro questi mal di pancia. Sicuramente le sensibilità vicine al Pdl non sono sottovalutate, negli incarichi...". Capito? Basta lottizzazione e partiti di riferimento. Adesso ci sono le "sensibilità ".
6. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
"Allarme Tares: servono 2 miliardi. Si lavora sul rinvio al 2014, ma bisogna recuperare il gettito mancante. Debiti dello Stato, decreto in arrivo. Nella nuova imposta confluiscono tutti i tributi relativi allo smaltimento rifiuti. In arrivo le scadenze d'estate: prima tranche Imu, addizionale Irpef e aumento dell'Iva" (Stampa, p. 8). A trovare i due miliardi ci pensa ancora Rigor Montis, quindi che Dio ce la mandi buona.
7. TOCCA ANCHE ALLE BANCHE...
Protette, salvate e rifinanziate in ogni modo, le principali banche italiane pagano comunque dazio alla crisi della quale sono grandi protagoniste. Lo dicono i bilanci, per quel che i bilanci possono dire. "Banche in rosso per 1,75 miliardi nel 2012. Perdite su crediti e accantonamenti rovinano i bilanci. E nel 2013 torna il rischio Btp. Cinque istituti italiani su 11 senza cedole. Buone notizie in arrivo solo sui costi" (Repubblica, p. 24). La notizia va letta in combinata con questa ricerca di Unioncamere: "Credito alle imprese, mancano 25 miliardi" (Stampa, p. 25).
8. TOGA PARTY...
Il Cetriolo Quotidiano va a fare i conti in tasca al sinedrio delle toghe e scopre un non-bilancio tutto da incorniciare. "Csm, 35 milioni di costi e bilancio inaccessibile. Tante lacune nel rendiconto annuale. Settimana di 4 giorni con indennità di missione e di presenza per i consiglieri. La pianta organica conta 243 unità tra cui 53 funzionari, 30 addetti ai servizi ausiliari, 8 dattilografi, 40 tra uscieri e autisti" (p. 8). Un funzionario ogni cinque addetti non è male davvero.
bersani napolitanogiorgio napolitano Beppe Grillo Giorgio Napolitano con la bandiera italiana BEPPE GRILLO E ROMANO PRODI Giorgio Napolitano BERLUSCONI E ALFANO bersani luigi casaleggio grillo MARIO ORFEO PRESENTA IL NUOVO MESSAGGERO jpegMichele Vietti
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