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IL CONCERTONE DI ROMA VIA DAL CIRCO MASSIMO TONY EFFE: CHE CE FREGA
Marina De Ghantuz Cubbe per “la Repubblica” - Estratti
Dal concertone al concertino: per il Capodanno del Comune di Roma si fa sempre più concreta la possibilità di un cambio di location. Non più il Circo Massimo, con i suoi 80mila posti in piedi, ma piazza del Popolo, decisamente più raccolta e in parte occupata dall’albero di Natale. Una scelta quasi obbligata, dopo che il cartellone originale, quello con il trapper Tony Effe, Mahmood e Mara Sattei che dovevano esibirsi al Circo Massimo è saltato: una volta scoppiate le polemiche per i testi sessisti e violenti del repertorio di Tony Effe, al trapper è stato chiesto un passo indietro, gli altri due artisti hanno rinunciato per solidarietà.
MEME SUL CONCERTO DI CAPODANNO BY GUALTIERI
Al loro posto, dovrebbero salire sul palco la Pfm, l’Orchestraccia e gli Earth Wind&Fire. Altro giro, altro tipo di pubblico. Completamente diverso dal primo. Se il cartellone originale era rivolto ai giovanissimi, l’alternativa su cui lavora il Comune guarda a un’altra generazione, decisamente più adulta. Perché le band con cui si cerca di chiudere il prima possibile tutti i dettagli sono soprattutto glorie anni Settanta: dalla Pfm che ha fatto la storia del progressive italiano agli statunitensi Earth Wind & Fire, il cui repertorio sebbene cinquantenne, è ancora vivo e vegeto con canzoni senza tempo come September e Boogie wonderland .
Più recente è sicuramente l’Orchestraccia, band rock-folk nata nel 2010.
Manca ancora l’annuncio ufficiale da parte del Comune che doveva arrivare ieri pomeriggio.
Niente da fare. Nelle stesse ore in cui si attendeva il via libera del sindaco Roberto Gualtieri al nuovo cartellone con cambio di location, è andato in scena il firma copie di Tony Effe, ospite della Discoteca laziale che si trova di fronte alla stazione Termini.
«Che ce frega del concertone, lo faccio da un’altra parte», ha risposto il trapper a chi, dopo ore di fila per avere un suo autografo sul nuovo disco, ha detto al cantante di essere dispiaciuto per la sua esclusione dall’evento al Circo Massimo. Tony Effe canterà infatti al Palaeur, il palazzetto dello sport di Eur spa che è partecipata anche dal Comune di Roma. Un modo per far decadere definitivamente l’accusa di censura.
(...) C’è anche chi lo emula, complice una notevole somiglianza, nel look e anche nel modo di esprimersi per cui le donne sono le “bitch”. In pubblico, durante il firma copie, Tony Effe le ha chiamate in tutt’altro modo: “tesoro”. Come farebbe chiunque vive tra palco e realtà.
TONY EFFE IN VERSIONE BUONISTA ASSEDIATO DAI PICCOLI FAN: «TRATTATE BENE PAPÀ E STUDIATE»
Maria Egizia Fiaschetti per il "Corriere della Sera" - Estratti
Seduto su una poltrona, in una stanza blindatissima della Discoteca Laziale dove possono entrare soltanto tre persone alla volta, Tony Effe somiglia più a un Babbo Natale tatuato in felpa bianca firmata e jeans strappati che al trapper dai modi ruvidi e sprezzanti escluso dal concerto di Capodanno al Circo Massimo per le polemiche sui testi «sessisti» delle sue canzoni. I bambini, i più numerosi tra le centinaia di fan che ieri, sfidando la pioggia, si sono messi in fila per ore per incontrarlo, lo abbracciano come se fosse un fratello maggiore. Il messaggio più ricorrente è: «Fate i bravi», ripetuto in un inedito sfoggio di soft power.
Le più elettrizzate all’idea del faccia a faccia con il guascone di Sesso e samba , che nel video promozionale della nuova stagione della serie Emily in Paris incarna lo stereotipo del latin lover, sono le madri.
Eloquente lo scambio di battute con una di loro che ha portato con sé i tre figli. «Sono venuti tutti? Non c’avevano niente da fa’...», ironizza Tony Effe. Risposta: «È vero, gli ho detto io di venire». Altre sono da sole in missione e per conto dei piccoli fan. «Ciao Sofia, Mirella, Saverio — scandisce il trapper in presa diretta — .
Fate i bravi e studiate».
(...)
Simone, 18 anni, studente del liceo Tozzi in via del Casaletto, ammette che alcuni testi sono «molto crudi», ma ritiene che sia una caratteristica del genere trap: «Altri cantanti, penso al Lazza degli inizi, si esprimono così non soltanto nei confronti delle donne, ma anche su alcol e droghe... Fa parte del personaggio». Simona, 33 anni, psicologa, non si sente offesa in quanto donna e insiste: «Un conto è l’artista, un conto la persona. Tony ha fatto bene a organizzare il suo show di Capodanno, alle critiche ha risposto con i fatti».
Nel frattempo, sembra ormai scontato lo spostamento dell’evento del Comune dal Circo Massimo a piazza del Popolo. Della questione si sta occupando il sindaco, Roberto Gualtieri, che oltre ai possibili ospiti da schierare sul palco di cui si è parlato in queste ore (Orchestraccia, Pfm, Earth, Wind & Fire) starebbe cercando artisti di richiamo per i giovanissimi. Ieri il primo cittadino ha ribadito nuovamente di non essere pentito per aver rinunciato a Tony Effe: «Una scelta di principio che rivendico, l’errore è non averla fatta prima».
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