david gilmour

“UNA REUNION CON ROGER WATERS? NO, MAI. MAGARI SI PUÒ FARE CON L’IA” – DAVID GILMOUR NON VUOLE SOTTERRARE L’ASCIA DA GUERRA CON L’EX PINK FLOYD: “NON SUONO CON CHI SOSTIENE I DITTATORI” – “IL CONCERTO A VENEZIA DEL 1989? SONO ANCORA ARRABBIATO CON IL COMUNE. 100 MILA PERSONE SENZA BAGNI, ABBANDONATE A SÉ STESSE. E POI QUELLE ASSURDE POLEMICHE SUL FATTO CHE AVREMMO ROVINATO I MONUMENTI CON LE VIBRAZIONI” – “SYD BARRETT? QUANDO SI PRESENTÒ PER LE REGISTRAZIONI DI ‘WISH YOU WERE HERE’ ERA CAMBIATO. POI REALIZZAMMO CHE ERA LUI, MA FU LUI A NON RICONOSCERE NOI, VIVEVA NEL SUO MONDO…” - VIDEO

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Estratto dell’articolo di Matteo Cruccu per il “Corriere della Sera”

 

david gilmour

Non è noto per essere uomo ciarliero, ha sempre preferito far parlare la sua chitarra. Ma David Gilmour, leggenda dei Pink Floyd, ha tutti i motivi per essere un (quasi) ottantenne felice, mentre accoglie i visitatori nei suoi splendidi studi «galleggianti» sul Tamigi. Il suo ultimo album da solista, il malinconico «Luck and strange», è arrivato primo in classifica in Gran Bretagna.

 

E ora è diventato un disco live, mentre gli epici concerti al Circo Massimo di Roma dell’anno scorso si sono trasformati in un film (dal 17 nei cinema italiani). Certo, come vedremo, rimangono delle questioni irrisolte (l’eterna spaccatura con Roger Waters non si è per nulla ricomposta), ma hanno il sapore più di un retrogusto amaro che di un trauma vero e proprio.

 

PINK FLOYD A POMPEI

[…] Ecco lei è anche nel film al Circo Massimo: com’è stato suonare lì?

«Magico. Pensare di esibirsi in questi luoghi vivi da 2.000 anni, mi dà un senso di pace, lo preferisco di gran lunga all’impersonalità degli stadi».

 

Non è una novità per lei. A Pompei ha suonato da solo e con i Pink Floyd...

«Con i Floyd eravamo senza pubblico, era il set di un film, sembrava ci fossero i fantasmi, come ha detto il mio amico Nick Mason. Da solo, nel teatro, avevo un pubblico pagante. E l’effetto era del tutto diverso».

pink floyd venezia

 

In Italia tutti si ricordano il vostro concerto a Venezia del 1989.

«E sono ancora arrabbiato con il Comune. Avevamo fatto degli accordi che non vennero rispettati, specie sull’accoglienza dei fan: 100 mila persone senza bagni, abbandonate a sé stesse. E poi quelle assurde polemiche sul fatto che avremmo rovinato i monumenti con le vibrazioni...».

 

syd barrett pink floyd 3

Perché assurde?

«Eravamo su piattaforme al largo della laguna: come potevamo danneggiarli?».

 

L’Italia è anche la vostra collaborazione con Antonioni per la colonna sonora di Zabriskie Point , nel 1970.

«Suonavamo solo di notte, perché si erano dimenticati di prenotare la sala di giorno. E Antonioni che lavorava sempre, a volte si addormentava accanto alla mia chitarra».

 

syd barrett

E ieri si sono festeggiati 50 anni di Wish You Were Here : si è sempre detto fosse tutto dedicato al genio matto (e scomparso) di Syd Barrett...

«Non è del tutto vero. Il pezzo che dà il titolo al disco ha a che fare con l’assenza in generale, wish you were here , vorrei che fossi qui è una frase con cui si chiudevano le cartoline dal mare in Inghilterra, negli anni ’70. Iniziai con le musiche, Roger (Waters, ndr ) continuò col testo che poi chiudemmo insieme. Sicuramente Shine on You Crazy Diamond è dedicata a lui».

 

Quel che è certo è che Syd comparve ad Abbey Road durante le registrazioni dopo anni che non vi vedevate...

«All’inizio non lo riconoscemmo, era completamente cambiato. Poi realizzammo che era lui, ma probabilmente fu lui a non riconoscere noi, viveva nel suo mondo».

 

Si sarebbe potuto salvare?

«Con le conoscenze della psichiatria di oggi, sì. Allora probabilmente no».

 

roger waters e david gilmour quando si volevano bene

[…] Su Roger Waters ha detto l’anno scorso: «Non suonerò mai più con chi sostiene i dittatori come Putin e Maduro».

«Confermo le stesse identiche parole anche ora».

 

Quindi nessuna reunion. Neanche virtuale come gli Abba?

«Perché no invece? Se fatta bene, con l’Intelligenza Artificiale, mi piacerebbe vedermi ai tempi dei Pink Floyd seduto tra il pubblico». […]

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