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“DECIDIAMO DI FARE QUELLO CHE VOGLIAMO DEL NOSTRO CORPO” – NICOLE BURSI, UNA DELLE MODELLE CHE HANNO POSATO PER IL CALENDARIO “MISS GRAND PRIX 2024”, (PAGATO DAL COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO, NELLE MARCHE) SFANCULA LE FEMMINISTE CHE STREPITANO SUL PATRIARCATO PER GLI SCATTI PICCANTI: “MI SEMBRA ESAGERATO PARLARE DI MERCIFICAZIONE FEMMINILE, HO FATTO IL CALENDARIO PER MIA LIBERA SCELTA” – “A ME FA PIACERE RICEVERE COMPLIMENTI PER IL MIO FISICO” – TUTTE LE POLEMICHE
Estratto dell’articolo di Gennaro Marco Duello per www.fanpage.it
CALENDARIO MISS GRAND PRIX 2024
San Benedetto del Tronto è al centro di un vortice polemico a causa del calendario "Miss Grand Prix 2024", presentato ufficialmente dal Comune che ha stanziato un contributo di settemila euro per la realizzazione. Questa iniziativa è stata etichettata come sessista dall'opposizione, scatenando una forte contestazione anche da parte delle associazioni femministe nazionali.
Il calendario è stato difeso non solo dal Comune, sostenendo che rappresenti una vetrina per la città, ma anche da parte delle partecipanti al progetto., una delle modelle che ha partecipato al calendario "Miss Grand Prix 2024", è intervenuta ai microfoni de La Zanzara per difendersi: "Io studio psicopedagogia all'università e ho fatto il calendario per mia libera scelta. È un lavoro come un altro, ho un contratto regolare perché oltre a studiare io faccio anche la modella".
La modella ha proseguito il suo sfogo: "Parlare di mercificazione femminile per un calendario mi sembra esagerato. Non abbiamo mai fatto male a nessuno e abbiamo scelto di prendere il potere di decidere di fare del nostro corpo quello che vogliamo". Poi ha proseguito: "A me fa piacere ricevere i complimenti per il mio fisico, non dobbiamo essere ipocriti. Parlando da donna, a tutte piace riceverli soprattutto se nei modi corretti".
CALENDARIO MISS GRAND PRIX 2024
"Questo calendario è una follia", ha sostenuto Caterina Collovati in replica, "sono una donna che ama rispettare il genere femminile. Perché dobbiamo presentare la donna sempre in costume? Non ce l'ho con la ragazza, che è giustamente iscritta a un'agenzia e accetta di partecipare al calendario, ma perché non mettere in foto delle ragazze che studiano in una biblioteca? Perché dobbiamo continuare a pensare che la donna vale solo se deve stuzzicare l'idea sessuale dei maschi?". […]
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