1- “TOTTI NON è UNA BANDIERA. LE BANDIERE NEL NOSTRO CALCIO NON ESISTONO” 2- “FACILE FARE LA BANDIERA CON 10 MILIONI € ALL’ANNO. SEI IL SIMBOLO DI UNA SQUADRA SE GIOCHI GRATIS. QUANDO CI SONO DI MEZZO I SOLDI, NON HA SENSO PARLARE D'ALTRO” 3- ALLA VIGILIA DIELLA PARTITA CONTRO LA ROMA, IL FANTASISTA DEL BOLOGNA DIAMANTI STRONCA L’IMMAGINE DEL PUPONE, 20 STAGIONI IN GIALLOROSSO E RECORD DI GOL 4- DOPO IL KO CON LA JUVE, SUBITO POLEMICHE: NOTTE BRAVA PER I GIOCATORI IN DISCOTECA A VIA VENETO, E IL GIORNO DOPO AVREBBERO SOFFERTO I POSTUMI IN ALLENAMENTO 5- ENRIQUE E LA SQUADRA PLACANO I TIFOSI: "NESSUN INTOPPO". E SE ARRIVA L’AUMENTO DI CAPITALE DA 50 MLN, ARRIVA ANCHE IL RINNOVO DI DE ROSSI (ANCORA INFORTUNATO)

 

1- DIAMANTI: "TOTTI UNA BANDIERA? FACILE, CON DIECI MILIONI DI EURO"...

Luca Baccolini per "la Repubblica - Bologna"


"Totti è un campione, non una bandiera. Perché le bandiere nel nostro calcio non esistono". Secco come un dribbling dei suoi, a 48 ore da Roma-Bologna, Diamanti lacera le 20 stagioni del Pupone in giallorosso e abbatte ogni incanto: "Bandiere? Non ha senso parlare di bandiere quando ci sono di mezzo i soldi. Facile fare la bandiera con 10 milioni di euro, la faccio anche io così. Bandiera si diventa quando si gioca gratis per qualcuno. Chi fa volontariato è una bandiera, non altri".

Radicale, senza timore di provocare incidenti diplomatici (proprio nella settimana in cui Totti con la sua doppietta al Cesena è diventato il calciatore ad aver segnato più gol con la stessa squadra) Diamanti incorona un altro modello: "Io apprezzo Luis Enrique, uno che segue i propri ideali, come me. È venuto in Italia senza paura, ha imposto le sue regole, il suo calcio e ora lo seguono tutti. Io amo quel tipo di idealisti".


E pensare che Diamanti, a Roma, è ricordato soprattutto per quella punizione all'Olimpico, con la maglia del Livorno nell'aprile del 2008, decisiva nel frenare la rincorsa scudetto sull'Inter: "Mi accusano di aver scippato loro lo scudetto, ma se lo sono mangiati da soli, non certo per colpa mia. Tornare all'Olimpico è sempre stimolante, ma servirà una partita molto diversa da quella di un mese fa, prima di Natale". Nel recupero della prima giornata, infatti, non ci fu nemmeno battaglia: "Sbagliammo l'approccio - ricorda Diamanti


-, domenica dovremo essere più compatti e si dovrà correre tutti insieme per 95 minuti". E sulla trequarti, accanto ad Alino, di nuovo Taider, come a Napoli: "Posso giocare con chiunque, non ho problemi di convivenza. L'importante è che si sacrifichino tutti".


2- ORE PICCOLE E STRIGLIATA - IL CLUB: NULLA DI VERO...

Da "Repubblica.it"

Neppure la brillante serie positiva in campionato è bastata a riportare serenità in casa giallorossa. Mentre si avvicina il match casalingo con il Bologna, a suscitare non poche polemiche dalle parti di Trigoria è ora l'uscita organizzata da Totti e compagni il giorno seguente l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Juventus. Una cena che ha finito poi per andare di traverso a squadra e club.

SOCIETA': "NESSUNA STRIGLIATA ALLA SQUADRA IERI" - Secondo le indiscrezioni riportate da alcuni organi di stampa e riprese da siti internet ed emittenti radiofoniche che quotidianamente si occupano della Roma, alcuni giocatori sarebbero stati ripresi da dirigenza e staff tecnico per non aver dato il massimo nell'allenamento di ieri dopo aver fatto le ore piccole la sera prima.

Un comportamento seccamente smentito, però, dalla società attraverso un comunicato diffuso nel pomeriggio, dopo che la polemica era scoppiata tra radio e social network. Il club capitolino, in particolare, ha sottolineato come "le vicende che riguardano l'attività della squadra, dello staff tecnico o dei dirigenti vengano spesso strumentalizzate, ingigantite o, come in questo caso, totalmente inventate". Le indiscrezioni riguardanti il confronto con la squadra all'indomani della serata (cena fuori e discoteca), riportate questa mattina da alcuni organi di stampa e riprese da siti internet e emittenti radiofoniche, sono state quindi etichettate come "del tutto destituite di fondamento".

IL COMUNICATO DEL CLUB GIALLOROSSO - "In particolare - si legge nella nota della Roma -, non risponde al vero che alcuni calciatori si siano presentati in ritardo a Trigoria; che alcuni fossero in condizioni tali da non poter sostenere la seduta di allenamento; che allenatore e dirigenti abbiano stigmatizzato il comportamento dei calciatori; che Luis Enrique abbia strigliato la squadra; che fosse "imbufalito", "furioso", "inferocito", "indispettito", "su tutte le furie"; che la seduta di allenamento sia stata modificata per le condizioni non ottimali dei calciatori; che la metà dei giocatori presenti sia stata esentata dal lavoro per le condizioni inadeguate".

"IL LAVORO DI LUIS ENRIQUE SENZA INTOPPI" - Insomma, nessun problema né per il tecnico spagnolo - che però poche settimane fa aveva dichiarato che "i calciatori devono fare una vita quasi monacale. So che è difficile perché sono giovani, ma devono vivere ogni momento con professionalità" -, né per la dirigenza che ha voluto "difendere la verità ", e far sapere ai propri tifosi che "l'allenatore è stato soddisfatto del lavoro svolto ieri e di ogni iniziativa che fortifichi la solidità del gruppo, che tutti i giocatori si sono allenati secondo il programma prestabilito e che la preparazione per la gara con il Bologna prosegue senza intoppi" (il comunicato cita anche le immagini di Roma Channel).

DE ROSSI, NIENTE BOLOGNA MA RINNOVO IN ARRIVO - In realtà un intoppo c'è visto che De Rossi non potrà scendere in campo neanche contro i rossoblù. Il centrocampista di Ostia, alle prese con un'infiammazione all'adduttore della coscia destra, continua a svolgere lavoro differenziato e proverà a rientrare per la gara contro l'Inter in programma il 4 febbraio all'Olimpico.

Per allora dovrebbe essere risolta anche la questione del rinnovo di contratto. Il via libera all'accordo tra il dg Baldini e l'agente del giocatore, Berti, potrebbe arrivare nel Cda in programma lunedì poco prima dell'assemblea degli azionisti convocata per approvare la prima tranche da 50 milioni di euro dell'aumento di capitale sociale che sarà avviato non prima di marzo. In questo clima sta ora a Totti e compagni dimostrare domenica contro il Bologna di non essersi lasciati turbare da tale situazione. In quel caso sarà più facile chiudere il presunto caso e guardare con ritrovata fiducia all'intero girone di ritorno ancora davanti.

 

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