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Francesco Semprini per âLa Stampa'
Un diluvio di biglietti ai botteghini per un totale di circa 44 milioni di dollari incassati nel fine settimana. Dopo aver sollevato una marea di critiche, Noah sbarca nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti, rendendosi protagonista di un debutto in grande stile. Il film biblico sulla storia di Noè, diretto da Darren Aronofsky e interpretato da Russel Crowe, brucia la concorrenza e conquista la vetta dei box office a stelle e strisce. Distanziati di gran lunga i rivali Divergent, che incassa 26,5 milioni, per un totale di 95 mln in due settimane, e Muppets Most Wanted, il sequel dei Muppet con 16,5 milioni.
L'attenzione che la storia dell'Arca biblica aveva polarizzato intorno a sé, e finanche le critiche rivolte alla pellicola della Paramount, hanno avuto un effetto virtuoso, almeno per quanto riguarda gli incassi. Non accenna tuttavia a sgonfiarsi la polemica che aveva preceduto l'uscita nelle sale, quella proveniente in particolare da diversi ambienti religiosi, secondo cui il film diretto dal regista di Black Swan, è una rappresentazione fuorviante di quanto scritto nei testi sacri. Critiche reiterate a tal punto che la stessa casa di produzione hollywoodiana ha dovuto dichiarare esplicitamente in una nota che nel racconto si è fatto ricorso a «licenze artistiche».
Al di là delle polemiche, «a quanto sembra la pellicola ha fatto breccia su coloro che avevano voglia di godersi un film sofisticato e interessante, e chi voleva vedere uno spettacolo che onorasse la propria fede religiosa», spiega Rob Moore, vicepresidente di Paramount. Un binomio quello tra cinema e fede che sembra riscuotere un certo successo, non solo nel caso di Noè e della sua Arca, ma anche per God's not dead di Harold Cronk, produzione «low cost», senza star e bocciato dalla critica specializzata, ma che ha già incassato in due settimane circa 20 milioni di dollari. Un film che ha stimolato l'interesse degli spettatori interessati al messaggio insito nella pellicola e non tanto alla sua estetica.
«I temi biblici sono la nuova frontiera hollywoodiana, le attese sono elevate per questo genere», racconta Paul Dergarabedian, esperto cinematografico di Rentrak. La conferma giunge dagli altri film pronti a invadere le sale cinematografiche prossimamente tra cui Heaven is for real di Randall Wallace e prodotto da Joe Roth, in arrivo il 16 aprile poco prima di Pasqua. E ancora il thriller apocalittico Left behind di Vic Armstrong con Nicolas Cage, o infine Exodus: Gods and Kings di Ridley Scott, con Christian Bale nei panni di Mosè, il cui debutto è atteso a dicembre, in vista del Natale.
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