UN DIPENDENTE ALITALIA SI “SFOGA” CON DAGOSPIA: “SIAMO COSTRETTI A USARE DIVISE INVERNALI ANCHE AD AGOSTO E NON POSSIAMO DIRE NULLA. L’EQUIPAGGIO DELLA LINEA ROMA-MALTA HA PRESO IL CAZZIATONE DAL CAPO SETTORE PERCHE’ L’ARIA CONDIZIONATA AVEVA CREATO FASTIDIO A UN AMICO DI MONTEZEMOLO...”

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Lettera a Dagospia

 

Carissimo Dago,

LE NUOVE DIVISE DI ALITALIALE NUOVE DIVISE DI ALITALIA

possiamo cominciare la serie di rivelazioni, cominciando da quanto occorso all'equipaggio della Roma Malta di ferragosto. Fatti salvi i periodi di regolare manutenzione, ogni aeromobile non si arresta mai: rimane in servizio lungo le rotte previste. Di conseguenza, gli equipaggi, compiono una o più tratte con lo stesso aeromobile, prima delle soste o dei "cambi macchina". E parliamo proprio dell'equipaggio in servizio sulla Roma Malta, sotto ferragosto. Sbarcati i passeggeri sull'Isola, l'equipaggio stesso si sarebbe dovuto dirigere presso altra destinazione, se non fosse stato raggiunto da una raggelante comunicazione: “Top urgent! fare immediatamente rientro a Fiumicino; l'intero equipaggio è convocato d'urgenza presso l'Ufficio di XXXXXXX”.

LOUNGE ALITALIALOUNGE ALITALIA

 

Dando per scontato che a bordo la serenità è tutto; e visto che nella comunicazione proveniente da Roma non era stata offerta alcuna indicazione; ti lascio immaginare come i colleghi abbiano effettuata la tratta di rientro: cosa sarà mai successo di così grave? La causa di quel perentorio ordine di rientro - attenzione attenzione - è stata l'aria condizionata!

 

Si dà il caso che sulla precedente tratta (cioè quella effettuata prima di volare su Malta) avesse volato un amico di Montezemolo. Appena giunto a Fiumicino, costui ha telefonato al Presidente, lamentandosi per l'eccessiva bassa temperatura! E, per tutta risposta, Montezemolo ha imposto al capo settore la convocazione dell'intero equipaggio affinché ricevesse una severa "sgrullata" per aver fatto venire i brividi al suo amico, al quale sarebbe bastato alzare il ditino e dire: "Ho freddo", per ottenere qualche grado in più.

 

RENZI E MONTEZEMOLO TRA LE HOSTESS ALITALIARENZI E MONTEZEMOLO TRA LE HOSTESS ALITALIA

Siamo costretti a lavorare in piena estate indossando divise invernali di lana. Ad ogni turno sudiamo l'impossibile, anche restando immobili si suda. Abbiamo per “lui” un pantalone di lana; camicia a manica lunga di cotone spessa un dito, cravatta, panciotto, giacca invernale di lana. Per "lei", abbiamo in aggiunta un cappellino di lana, calze 40 denari ed un bel paio di guanti di pelle che stingono sulle mani sudate che è una bellezza.

 

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A tali parametri, ci può stare che un equipaggio, per non sentirsi male mentre è in servizio, porti la temperatura qualche grado più in basso. In tutti gli uffici del mondo, in estate si notano camicie sottili a manica corta, abiti di cotone, lino...non in Alitalia! Il cui personale di volo e di terra deve schiattare, sentirsi male e tacere, pena il licenziamento.

 

Se ti azzardi a sedere al bar parte il richiamo, se osi sederti in punti visibili dal pubblico, parte il richiamo. E guai giungere sul posto di lavoro con la camicia sbottonata! O la cravatta allentata! C'è una comunicazione interna che ci obbliga a partire dall'albergo o da casa già completamente vestiti di tutto punto.

 

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Guai ad entrare in un esercizio commerciale quando si è in divisa. Nemmeno a turno esaurito! Prima si deve tornare a casa, ci si cambia e solo dopo si può uscire a comperare il latte per la colazione dell'indomani! Sembra di vivere nel romanzo di Orwell... chissà se non ci imporranno l'educazione fisica in pista prossimamente...

Un saluto